State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

giovedì 21 aprile 2016

Vi spiego perché mio marito verrà sempre prima dei miei figli..Don't get me wrong; I love my kids and would do anything for them. But I love my husband more.


family hanging out outside
Don't get me wrong; I love my kids and would do anything for them. But I love my husband more.


by aspiranterunner

Amore coniugale vs Amore genitoriale


©fotografia di Robert Doisneau

Ci vuole una riflessione generale.
Quante coppie scoppiano a causa dei figli? Quante donne, quando diventano madri, dimenticano di essere anche mogli e compagne?

L’amore genitoriale è un amore incondizionato. Nel momento in cui per la prima volta i nostri occhi incrociano quelli di nostro figlio, abbiamo la certezza che una tacca si incide nel nostro cervello e qualunque cosa faremo nella vita, rimarrà lì e quella parte di cervello sarò sempre in ogni istante in continua connessione con il figlio.

L’amore verso il partner invece è un amore diverso. Il partner è stato scelto, è stato l’oggetto del nostro più totale e folle innamoramento. E’ stato scelto e non va mai dato per scontato. L’amore verso il partner va costantemente alimentato, come un fuoco che per continuare a sopravvivere ha bisogno costantemente di nuova legna da ardere. Basta una piccola dimenticanza nell’alimentarlo, che si spegne.

Due grandi tipi di amore a confronto.
Uno arriva e ci piomba addosso e sopravvive sempre, in ogni caso. L’altro invece ha bisogno di cure continue.
Entrambe le tipologie di amore rendano la nostra vita ricca e speciale.


Vi spiego perché mio marito verrà sempre prima dei miei figli.
Di Amber Doty
Meno di un mese dopo il mio matrimonio, ancora prima di spedire i ringraziamenti per i regali, mi sono ritrovata tra le mani un test di gravidanza positivo.
Otto mesi e mezzo dopo, mentre ancora ci stavamo abituando ai nostri ruoli di marito e moglie, siamo diventati mamma e papà. Non posso certo dire che non fosse nei nostri piani, non vedevamo l’ora di costruire una famiglia, ma col senno di poi, ammetto che diventare madre nello stesso anno in cui sei diventata moglie non è per tutte.
Il primo anno di vita di nostro figlio è stato anche il più difficile del matrimonio ed è allora che ho imparato un’importante lezione: mio marito deve sempre avere la priorità sui figli.
Non mi fraintendete, amo i miei ragazzi e farei qualunque cosa per loro. Ma amo di più mio marito.
Quando lo dico alle altre mamme, spesso le reazioni sono di sdegno e stupore. In fin dei conti, questa mia decisione non rispetta la regola aurea della maternità, secondo la quale essere un buon genitore significa sacrificare tutto per la felicità ed il benessere dei figli.
Mettere da parte i nostri bisogni per soddisfare i loro è un requisito indispensabile ma, perdonatemi, non fa per me.
Per alcune persone l’idea che i figli possano passare in secondo piano è assurda. In un’indagine condotta da YourTango, metà degli esperti intervistati suggeriva che le donne dovrebbero dare la priorità al marito, piuttosto che ai figli. Come potete immaginare, i commenti non sono stati entusiasti.
Lo capisco. Non si discute sul legame infrangibile che c’è tra madre e figlio. Ma io ritengo che l’impegno nella relazione con mio marito possa essere di beneficio per l’intera famiglia. Mettere al primo posto le sue necessità, farà diminuire le possibilità di divorzio, facendo in modo che i nostri bambini crescano con entrambi i genitori.
Credo che dare l’esempio di una relazione sana ai nostri figli possa aiutarli nei loro rapporti futuri. Io e mio marito possiamo essere considerati un modello di felicità matrimoniale. Così, i nostri ragazzi capiscono come trattare la loro futura metà (e cosa aspettarsi in cambio), semplicemente osservandoci.
Sono convinta che vivere in una casa dove i genitori si amano e si stimano sia la chiave per una crescita sana. Per me questo significa mettere mio marito al primo posto.
Salvo rare eccezioni, non troverete mai i nostri figli a letto con noi. Se possiamo permetterci solo una vacanza all’anno, ci andiamo da soli e non ci sentiamo in colpa nel chiedere l’aiuto della famiglia quando vogliamo una sera tutta per noi, dove parlare di tutto tranne che di bambini.
Nel giro di qualche anno, nostro figlio e nostra figlia se ne andranno di casa. Quando succederà voglio poter essere felice del lavoro che ho fatto con il mio partner e non restare in una casa silenziosa accanto ad una persona diventata estranea dopo anni passati ad allontanarci.
Questo post è apparso per la prima volta su YourTango ed è stato poi pubblicato suThe Huffington Post Usa e tradotto dall’inglese da Milena Sanfilippo.
  by aspiranterunner

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