State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

lunedì 30 gennaio 2017

Silence




LA VITTORIA SUL PECCATO E LA MORTE DI CRISTO CROCIFISSO NEI SUOI MARTIRI E’ LA PAROLA CHE, SEMINATA NEL “SILENZIO” DELLA PALUDE, LA TRASFORMA IN UN GIARDINO FECONDO DI FRUTTI PER LA VITA ETERNA.




Silence: il veleno dell’apostasia come atto d’amore


Don Antonello Iapicca  ha scritto e ci ha mandato un saggio su SILENCE l’ultimo  film di Martin Scorsese. Per chi non lo conoscesse SILENCE narra la storia di due padri gesuiti portoghesi che vengono a conoscenza dell’atto di abiura fatta dal loro mentore, padre Fereira, in Giappone. Decidono quindi di partire per il paese asiatico per ritrovarlo. Giunti in Giappone, incontrano le comunità cattoliche che professano la loro fede di nascosto e si uniscono a loro svolgendo il proprio ministero. Verranno presto a conoscenza, e ne saranno vittime, delle tremende persecuzioni che lo shogunato applica ai danni dei convertiti al cristianesimo.(fonte Wikipedia). 
Il Saggio era troppo lungo per essere pubblicato come post ma è disponibile in PDF cliccando QUI.  Pubblichiamo quindi un’introduzione che ci ha mandato don Antonello seguita da un piccolo estratto del saggio.
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di don Antonello Iapicca
Anche se “Silenzio” non racconta fedelmente l’autentica storia della Chiesa in… 

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SILENCE di Martin Scorsese - Trailer italiano ufficiale
 Risultati immagini per SILENCE l'ultimo film di Martin Scorsese.

sabato 28 gennaio 2017

Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.



by leggoerifletto

La storia del re folle - Paolo Coelho

Un potente stregone, con l'intento di distruggere un regno, versò una pozione magica nel pozzo dove bevevano tutti i sudditi. Chiunque avesse toccato quell'acqua, sarebbe diventato matto.Il mattino seguente l'intera popolazione andò al pozzo per bere. Tutti impazzirono, tranne il re, che possedeva un pozzo privato per sé e per la famiglia, al quale lo stregone non era riuscito ad arrivare. Preoccupato, il sovrano tentò di esercitare la propria autorità sulla popolazione, promulgando una serie di leggi per la sicurezza e la salute pubblica. I poliziotti e gli ispettori, che avevano bevuto l'acqua avvelenata, trovarono assurde le decisioni reali e decisero di non rispettarle.Quando gli abitanti del regno appresero il testo del decreto, si convinsero che il sovrano fosse impazzito, e che pertanto ordinasse cose prive di senso. Urlando si recarono al castello chiedendo l'abdicazione. Disperato, il re si dichiarò pronto a lasciare il trono, ma la regina glielo impedì, suggerendogli: - Andiamo alla fonte, e beviamo quell'acqua. In tal modo saremo uguali a loro - E così fecero: il re e la regina bevvero l'acqua della follia e presero immediatamente a dire cose prive di senso. Nel frattempo, i sudditi si pentirono: adesso che il re dimostrava tanta saggezza, perché non consentirgli di continuare a governare?La calma regnò nuovamente nel paese, anche se i suoi abitanti si comportavano in maniera del tutto diversa dai loro vicini. E così il re poté governare sino alla fine dei suoi giorni.Vuoi essere un re tra i folli o preferisci inseguire i tuoi sogni?Questa storia trasmette due messaggi:- Il fatto che tu sia l'unico a pensarla così non fa necessariamente di te un pazzo.- Arrenderci o inseguire i nostri sogni è una nostra scelta.
- Paulo Coelho -



Sogna ciò che ti va, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.

- Paulo Coelho -

Sesso, rilassamento e tensione - Paulo Coelho


Uomini e donne ne discutono tra loro perché hanno trasformato un gesto sacro in un atto peccaminoso.
Questo è il mondo nel quale viviamo. E mentre rubare al presente il momento della sua realtà può essere pericoloso, la disobbedienza può anche essere una virtù, quando sappiamo come usarla.
Se due corpi si limitano a congiungersi, quello non è sesso, è semplicemente piacere.Il sesso è qualcosa che va oltre il piacere.Nel sesso, rilassamento e tensione procedono mano nella mano, così come dolore e piacere, timidezza e coraggio di andare oltre i propri limiti.Come possono tali condizioni esistere in armonia assieme? Esiste solo un modo: l’abbandono.Perché l’atto di abbandono significa: “Ho fiducia in te”.Non sarebbe abbastanza immaginare qualcosa che potrebbe accadere se consentissimo a noi stessi di congiungere i nostri corpi senza la nostra anima.Tuffiamoci insieme, allora, lungo il pericoloso sentiero dell’arresa.Potrebbe essere pericoloso, ma è il solo sentiero degno di essere seguito.Dimentichiamoci tutto quello che ci hanno insegnato su quanto sia nobile dare e umiliante ricevere.Perché per molte persone, la generosità consiste solo nel donare, ma anche ricevere è un atto di amore.Permettere a qualcun altro di farci felici renderà felici anche loro.

Tratto da “Il Manoscritto ritrovato ad Accra”.





E' necessario correre dei rischi ...
riusciamo a comprendere il miracolo della vita
solo quando lasciamo che l'inatteso accada.

Dal libro “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto"


Sto andando alla ricerca dell’avventura di essere viva.
Ed è complicato: perché non sto cercando la felicità quando tutti mi hanno insegnato che la felicità è il solo obiettivo meritevole di essere perseguito.Perché sto cercando di prendere un sentiero che nessun altro ha preso?Dopo tutto, cosa è la felicità?Amare, mi dicono. Ma l’amore non porta e non ha mai portato la felicità.Al contrario, è un costante stato di ansia, un campo di battaglia; le sue notti insonni ci domandano per tutto il tempo se stiamo facendo la cosa giusta. Il vero amore è composto di estasi e agonia. Tutto bene, allora la pace.Pace? Se guardiamo la natura non esiste la pace.L’inverno fa la guerra con l’estate, il sole e la luna non si incontrano mai, la tigre insegue l’uomo, che è spaventato dal cane, che insegue il gatto, che insegue il topo, che spaventa l’uomo.Il denaro porta la felicità. Bene.In quel caso, chiunque guadagni abbastanza da avere uno standard di vita elevato dovrebbe essere in grado di smettere di lavorare.Ma poi sono più preoccupati che mai, come se avessero timore di perdere tutto.I soldi attraggono soldi, è vero. La povertà potrebbe portare l’infelicità, ma il denaro non porterà necessariamente la felicità. Ho speso molto della mia vita cercando la felicità, adesso quello che voglio è la gioia.La gioia è come il sesso – comincia e finisce. Voglio soddisfazione. Voglio essere contesa, ma la felicità?Non cadrò più in quella trappola”.

Athena, la protagonista de  “La Strega di Portobello”.


“Certe persone vivono in lotta con altre, con se stesse, con la vita. Allora si inventano opere teatrali immaginarie e adattano il copione alle proprie frustrazioni.”
“Ne conosco molte così. Ho capito di cosa stai parlando.”“La cosa peggiore, però, è che non possono rappresentare quest’opera da soli,” ha continuato lui.“Allora cominciano a convocare altri attori. È quanto ha fatto quel tipo là fuori. Voleva vendicarsi di qualcosa e ha scelto noi. Se avessimo accettato la sua proibizione, ce ne saremmo pentiti. Gli avremmo permesso di includerci nella sua vita meschina e nelle sue frustrazioni.L’aggressività di quell’uomo era visibile: è stato facile evitare di ‘controinscenare’. Altri, invece, ci ‘convocano’ quando cominciano a comportarsi da vittime, lamentandosi per le ingiustizie della vita, chiedendoci di essere d’accordo, di dare consigli, di partecipare.”Mi ha guardato negli occhi.“Attenzione,” ha detto. “Quando si entra in questo gioco, se ne esce sempre sconfitti.”- Paulo Coelho - Dal libro “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”


venerdì 27 gennaio 2017

Cogli la rosa quando è il momento, ché il tempo lo sai che vola… e lo stesso fiore che oggi sboccia domani appassirà.


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Dai che domani è sabato…

… rassettiamo giusto il dovuto poi prendiamo la macchina fotografica e si va via a catturare l’ attimo fuggente…
Un raggio di sole, un riflesso, una smorfia di Argo o una papera che dondola sull’ acqua.
Fissare le immagini, i colori e le luci.
Concentrare il tempo dell’ eternità in un clic.
“Cogli la rosa quando è il momento,
ché il tempo lo sai che vola…
e lo stesso fiore che oggi sboccia
domani appassirà.”
(Walt Whitman)
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Ci sono esistenze vissute al buio, tutto il tempo. Accendere la propria consapevolezza può illuminare non solo il proprio spazio ma anche tutto intorno. Può salvare vite.

Divagazioni

L’intelligenza è una cosa semplice

Bisogna essere capaci di esperienze dirette per arrivare alla verità e questo comporta assenza di pregiudizio, mente pulita, capacità di sintesi, riduzione all’essenziale, eliminazione di orpelli e di sovrastrutture derivate dal proprio vissuto.
Quando l’inutile supera il limite, e questo accade spesso nelle persone complesse (non necessariamente intelligenti), le verità vengono obnubilate. Serve molta presenza per avere memoria di quella forma originale perduta, serve sincerità e silenzio.Solo così si può capire la vita, la gente.Maria Antonietta BS 
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Ci sono esistenze vissute al buio, tutto il tempo. 
Accendere la propria consapevolezza 
può illuminare non solo il proprio spazio
 ma anche tutto intorno.
 Può salvare vite.

Look at the Star

giovedì 26 gennaio 2017

“HO BISOGNO DI TE PER VIVERE LA MIA FEDE”


 



Chiesa luterana stracolma, di donne e uomini, insieme ai loro sacerdoti e pastori, uniti da un desiderio comune.Musica scesa direttamente dal cielo, con 6 archi ad accarezzare i cuori. Canti del coro che salgono dalla terra al cielo. E Dio sceso tra noi sotto forma di una farfallina che durante tutta la celebrazione ha girovagato sopra le teste come lo Spirito a Pentecoste.12 celebranti, uomini e donne, emozionati ambasciatori di pace, capaci di camminare nell’ascolto reciproco e tessitori pazienti di armonia.Una frase mi è arrivata e si è fermata lì, incastonandosi come una perla nel suo gioiello: “ho bisogno di te per vivere la mia fede”. Ho bisogno di te, della tua esperienza diversa, del tuo cammino altro, della bellezza del tuo modo di guardare Dio. Ne ho davvero bisogno!Troppe volte noi come bambini rinchiusi tra quattro mura abbiamo avuto paura ad uscire dal nostro piccolo mondo, dalle nostre chiese, continuando ad essere il cemento che teneva insieme i mattoni del muro della storia passata.Ma davvero le cose vecchie sono passate, e Dio ci riveste ogni giorno, nuovi. Non dimenticarlo!Io non dimenticherò l’arcobaleno delle nostre vesti celebrative, pur sapendo che l’arcobaleno non dura molto. Ognuno continuerà la sua strada, ma con gli occhi pieni di colori la vita appare diversa, nuova, e questo ponte ormai è tracciato, l’abbiamo visto, e sta a noi, solo a noi scegliere ogni giorno di essere ambasciatori di riconciliazione. Me lo vedo, Dio, contemplare la sua tavolozza di colori e dipingere il suo nuovo capolavoro. Felice!Fra Giorgio BonatiPubblicato da 
                                  Cercatori di Luce

Gesù sali sul monte... e insegnava dicendo: "Beati i poveri .. Mt. 5, 1-12

Poveri ma ricchi...

EremitaXcaso.
Videoconferenza sul Vangelo domenicale.
Veduta della Pieve di romena Agosto 2016
Gesù sali sul monte... e insegnava dicendo: 
"Beati i poveri ...
Da Mt. 5, 1-12
                         Mt 5,1-12 Poveri ma ricchi
                        Con Luca Buccheri

MARTEDÌ 24 GENNAIO 2017 alle ore 21.00 il VANGELO DOMENICALE IN DIRETTA streaming su: "Poveri ma ricchi" (Mt 5,1-12). Non c'è segreto più alto e arricchente di libertà e di gioia che spogliarsi volontariamente di risentimento e attaccamenti, benedicendo la propria fragilità e piccolezza. A cura della Parrocchia dell'Invisibile.
Consigliato il brano di Angelo Branduardi "Audite Poverelle", a cura di Sauro Secci. Come vedere la diretta. Collegati al sitowww.terradelsanto.it e clicca in alto su "VIDEO CONFERENZE" dalle ore 21 del martedì, poi clicca sulla freccia play del video e inizia a seguire la diretta. Se vuoi durante la diretta puoi iscriverti anche alla chat per condividere le tue impressioni e porre le tue domande. In ogni caso potrai rivedere la videoconfernza in differita o scaricarla nei giorni successivi come audio o come testo scritto.
Consigli tecnici. Utilizzate un navigatore internet tipo Explorer o Chrome; per chi non vede la chat, scaricare il programma Flash Player. Consigliata la linea adsl. In caso di problemi di linea (connessione internet o altro) e di interruzione involontaria del collegamento video, uscire dalla trasmissione e dopo qualche minuto rientrare. Stesso dicasi per la chat.
Per chi non può seguire la diretta. Abbiamo provveduto a rendere fruibili tutte le videoconferenze del vangelo domenicale e del vangelo di Marco in file audio MP3 (scaricabili) o in formato WORD (cioè come testo scritto). Si possono rivedere o scaricare andando su "Media Gallery>archivio video" e selezionando la conferenza interessata.
Adesso c'è anche una nuova rubrica  "COMMENTO AI VANGELI" e "LA TENDA E LA VELA" (dal sito di Romena) a cui si accede dalla pagina "Parole che nutrono" che trovate nella pagina iniziale del sito.Consigliamo di seguire la DIRETTA in piccoli gruppi per condividere insieme una serata di ascolto e riflessione sulla Parola che vuole far crescere la Vita.
Shemà Israel, buon ascolto e buona visione!
www.terradelsanto.it

                                                         Luca e L' Hang

domenica 22 gennaio 2017

Alcune volte vinci, tutte le altre volte impari...

cuscino il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni Eleanor Roosvelt

BY LEGGOERIFLETTO.BLOGSPOT.IT

LA GIOVINEZZA – GENERALE DOUGLAS MAC ARTHUR
La giovinezza non è un periodo della vitaessa è uno stato dello spirito,un effetto della volontà,una qualità dell’immaginazione,un’intensità emotiva,una vittoria del coraggio sulla timidezza,del gusto dell’avventura sull’amore del conforto.Non si diventa vecchi per aver vissuto un certo numero di anni,si diventa vecchi perché si è abbandonato il nostro ideale.Gli anni aggrinziscono la pelle,la rinuncia al nostro ideale aggrinzisce l’anima.Le preoccupazioni, le incertezze, i timori e i dispiacerisono i nemici che, lentamente, ci fanno piegare verso la terrae diventare polvere prima della morte.Giovane è colui che si stupisce e si meraviglia,che domanda come un ragazzo insaziabile: “E dopo?”che sfida gli avvenimenti e trova la gioia nel gioco della vita.Voi siete così giovani come la vostra fede,così vecchi come la vostra incertezza,così giovani come la vostra speranza,così vecchi come il vostro scoramento.Voi resterete giovani fino a quando resterete ricettivi,ricettivi a ciò che è bello, buono e grande,ricettivi ai messaggi della natura, dell’uomo, dell’infinito.Se un giorno il vostro cuore dovesse essere morso dal pessimismoe corroso dal cinismo,possa Dio aver pietà delle vostre anime di vecchi.– Generale Douglas Mac Arthur – Discorso ai cadetti di West Point – 1945

«Il futuro è di coloro che credono nella bellezza dei propri sogni».Il sogno, spesso screditato e deriso da coloro che si definiscono «realisti», haun potere straordinariamente trasformante e sollecitante. Il sogno è un acceleratore di emozioni e motivazioni, galvanizza le energie aprendo il campo delle possibilità e rendendoci capaci di cambiare il corso delle cose o di trasfigurare una realtà banale.Colui che sa sognare, che sa immaginare, eleva il suo entusiasmo così in alto da asservire la realtà ai propri sogni. Tutte le grandi scoperte, tutte le grandi azioni, tutto ciò che ha influenzato la storia dell’umanità non è stato compiuto sotto la spinta della necessità o degli obblighi della vita concreta, ma per inseguire un sogno. Gaston Bachelard aveva questo motto: «Immaginare è alzare la realtà di un tono».Realizzarsi è elevare i propri sogni fino all’età adulta della realtà e alla maturità del desiderio soddisfatto.
– Eleanor Roosevelt –
«Diventa ciò che sei». Questa famosa frase di Pindaro, uno dei più celebri poeti lirici greci, è stata ripresa e commentata da Nietzsche in questi termini: «Devi diventare l’uomo che sei. Fai ciò che soltanto tu puoi fare. Divieni costantemente colui che sei, il maestro e lo scultore di te stesso». Un’esortazione di questo genere non è priva di paradosso: ciò che siamo, dobbiamo diventarlo o lo siamo già? In realtà diventiamo davvero noi stessi nel momento in cui realizziamo i nostri desideri o quando rispondiamo a una chiamata. Il nostro equilibrio dipende dunque da questo adeguamento perpetuo tra l’immagine che abbiamo di noi stessi e la realtà che si concretizza nella nostra vita e alla quale ci sentiamo chiamati.
– Bernard Grasset –

Buona giornata a tutti. 🙂www.leggoerifletto.it
Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni