State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

venerdì 24 novembre 2017

domenica 19 novembre 2017

Amore, speranza, vita🔆🌻🍀🙏🏻 🦋

Promemoria ... da qualche settimana sono senza PC🙃Vita<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Quale opera buona debbo fare per essere gradito a Dio?”

“Come posso saperlo” disse il maestro. “La tua bibbia dice che Abramo praticava l’ospitalità e Dio era con lui. Elia amava pregare e Dio era con lui. Davide governava un regno e Dio era con lui”

“C'è un modo per scoprire il lavoro che mi è stato assegnato?”

“Si, cerca l'inclinazione più profonda del tuo cuore e seguila.”

A tutti è consegnato da Dio in persona qualche dono: intellettuale, di cuore, di bellezza interiore… e ci viene chiesto di metterci in gioco, non di salvare il mondo ma di mettere amore in quello che sai fare.

Oggi è il giorno giusto per mettere a fuoco e provare a dare vita a questo dono.

Albert Swaitzer diceva che “Ciò che io posso fare è solo una goccia nell’oceano, ma è questa goccia che da significato alla mia vita”.

Fra Giorgio
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Anche se Il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli sempre la speranza.
Lucio Anneo Seneca
< em>L'AMORE “Il Profeta del Vento"Stefano Biavaschi< em>

L'AMORE

("Il Profeta del Vento"

Stefano Biavaschi)

Nessuno è creato dalla Vita come sostegno per i vostri sogni, perché due occhi non sono fatti per guardare l’uno verso l’altro, ma entrambi verso la stessa direzione; diventando così ognuno luce per l’altro. Crescete comprendendo questo, e troverete, assieme a ciò che cercavate, anche ciò che non cercavate.

Ma dopo questo, non dubitate più.

Se dubitate che sia Amore, infatti, già non è Amore. E non calcolate.

Se calcolate i vostri passi, infatti, già non è Amore. Non appoggiatevi all’altro con tutto il vostro peso. Ma posatevi come un raggio di Sole su una foglia. E come una foglia accogliete l’altro raggio di Sole. Asciugate le vostre lacrime e senza timore concedete al vostro cuore questa luce e al vostro animo questo calore.

Ma state attenti agli incanti! Perché i raggi di Sole non sono il Sole.

Non riversate sull’altro tutta la vostra nostalgia di cielo: egli non è in grado di contenerlo, né mai voi potreste contenere il suo.

Non valutate l’altro per ciò che non potrebbe mai avere, o finirete per svalutare voi. E tutto questo non è Amore. Non precipitate l’uno dentro l’altro, ma tenendovi per mano camminate insieme.

Portate l’amato non al centro del vostro cuore, ma del suo, perché lì troverà anche il vostro, e insieme troverete il cuore al centro del cosmo.

Sarete sottoposti a molte prove, e spesso l’orgoglio vi chiederà di scegliere sé al posto dell’Amore. Ma non ritiratevi da queste battaglie, perché altre non ve ne sono di più utili per voi. Se vincerete, avrete vinto. Se perderete combattendo e affilando il cuore, avrete vinto. E quando il tempo vi avrà condotto fino a farvi decidere di fondere per sempre le vostre due vite, conoscerete quote più alte, ma anche la durezza di cadute mai pensate.

E vedrete spesso andare in frantumi tutti i vostri sogni.

Ma sarà allora, solo allora, che potrete dischiudere davvero le vostre ali.

www.facebook.com/Fraternit%C3%A0-di-Romena-a-Padova

venerdì 17 novembre 2017

Siamo Noi - TV2000 - 14/11/20 don Gigi Verdi - Via della Resurrezione "Fiducia"

www.facebook.com/siamonoitv2000

Otto parole considerate otto parole di rinascita. Otto parole intorno alle quali è stata realizzata, accanto all’antica Pieve di Romena, la Via della Resurrezione. Una volta al mese, a Siamo Noi Don Gigi Verdi, fondatore della fraternità di Romena, ci accompagna in questo viaggio per la Via della Resurrezione.

giovedì 16 novembre 2017

Ma un’ora di pace non è semplice da conquistare. Bisogna costruirla cancellando nel nostro intimo tutti i guazzabugli e le meschinità

“immergermi in me stessa”





Il resto verrà da sè ...Etty Hillesum


un’ora di pace non è semplice da conquistare.


“Credo che tutte le mattine, prima di mettermi al lavoro, dovrò rivolgermi al mio interno e rimanere una mezzora ad ascoltare quello che c’è in me: dovrò “immergermi in me stessa”, potrei anche dire meditare, ma ho ancora qualche difficoltà con questa parola. E perchè dovrei farlo?. 
Una mezzora di pace in se stessi.Muovo le braccia e le gambe e gli altri muscoli al mattino in bagno.Ma questo non è sufficiente.L’uomo è fatto di corpo e di spirito.Una mezzora di ginnastica e una mezzora di meditazione posso costituire un’ampia riserva di pace e di concentrazione, bastevole per tutta la giornata.Ma un’ora di pace non è semplice da conquistare.Bisogna costruirla cancellando nel nostro intimo tutti i guazzabugli e le meschinità”
Etty Hillesum

mercoledì 15 novembre 2017

A chi chiederemo perdono per tutto l’amore sprecato?



SII DOLCE CON ME. SII GENTILE. È BREVE IL TEMPO CHE RESTA. POI SAREMO SCIE LUMINOSISSIME. E QUANTA NOSTALGIA AVREMO DELL’UMANO. COME ORA NE ABBIAMO DELL’INFINITÀ…


Sii dolce con me. Sii gentile.
È breve il tempo che resta. 
Poi saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo dell’umano. 
Come ora ne abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani.
Non potremo fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso piú dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile.
 La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce con ogni corpo. 
Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi curadi ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci –
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni d’amore.
Mariangela Gualtieri
un grazie a  FB Grazia P.
Vincente Van Gogh, Notte stellata
Sii dolce con me." di Mariangela Gualtieri
Sii dolce con me. Sii gentile. 
È breve il tempo che resta. 
Poi saremo scie luminosissime.
– Mariangela Gualtieri, da Bestia di Gioia / Mio vero
“A chi chiederemo perdono per tutto l’amore sprecato?” 
Dante Maffia
Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951) è una poetessa e scrittrice italiana. Ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca negli anni Ottanta. Nella sua opera, sia poetica che di teatro, ha spesso accentuato l’aspetto della “inadeguatezza della parola”.

lunedì 13 novembre 2017

L'Avvento è come il semaforo blu. E' qualcosa che ti dice:

  "Fermati! Stai buttando via un tesoro!
Su una vecchia quercia stava un vecchio Gufo
Più sapeva e più taceva
Nessun testo alternativo automatico disponibile.
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 Una volta il semaforo che sta a Milano in piazza Duomo fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero di blu, e la gente non sapeva più come regolarsi. "Attraversiamo o non attraversiamo?" Stiamo o non stiamo? Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo diffondeva l'insolito segnale blu, di un blu che così blu il cielo di Milano non era mai stato. In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strepitavano e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo scappamento e i pedoni più prepotenti gridavano: Lei non sa chi sono io! Gli spiritosi facevano battute sarcastiche: "Il verde se lo sarà mangiato il commendatore, per fare una villetta in campagna! il rosso lo hanno adoperato per tingere i pesci ai giardini pubblici! Con il giallo sapete che ci fanno? Allungano l'olio d'oliva!" Finalmente arrivò un vigile e si mise in mezzo all'incrocio a districare il traffico. Un altro vigile cerco la cassetta dei comandi per riparare il guasto, e tolse la corrente. Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare: "Poveretti! Io avevo dato il via "libera" per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare..." Gli uomini sono abituati, come gli automobilisti, a vivere con la testa china sul volante, badando alla strada, ciascuno chiuso nella sua scatola di ferro, preoccupati del lavoro, del denaro, delle mille "grane" quotidiane.


L'Avvento è come il semaforo blu. E' qualcosa che ti dice:
 "Fermati! Stai buttando via un tesoro!
Non c'è solo la terra! Guarda su! C'è anche il cielo!"
Ma è una voce esile e molti, spesso, la ignorano ...

venerdì 10 novembre 2017

L’amore combacia con il significato di tutte le cose: la felicità.


** L’AMORE È IL SIGNIFICATO DI TUTTE LE COSE **


Risultati immagini per L’AMORE È IL SIGNIFICATO DI TUTTE LE COSE
“Si ricapitola, si riassume in questa parola: amarsi; peró c’è una cosa da dire: che il tempo passa, e il problema fondamentale dell’umanità da 2000 anni è rimasto lo stesso.. amarsi. Solo che ora e diventato piú urgente, molto piú urgente, e quando oggi sentiamo ancora ripetere che dobbiamo amarci l’un l’altro, sappiamo che ormai non ci rimane molto tempo. Ci dobbiamo affrettare, affrettiamoci ad amare, noi amiamo sempre troppo poco e troppo tardi, affrettiamoci ad amare, perchè al tramonto della vita saremo giudicati sull’amore, perchè non esiste amore sprecato e perchè non esiste un’emozione piú grande di sentire quando siamo innamorati che la nostra vita dipende totalmente da un’altra persona, che non bastiamo a noi stessi, e che tutte le cose, ma anche quelle inanimate come le montagne, i mari, le strade, il cielo, il vento, le stelle, le citta, i fiumi, le pietre, i palazzi… tutte queste cose, che di per sè sono vuote, indifferenti, improvvisamente quando le guardiamo si caricano di significato umano e ci affascinano, ci commuovono, e perchè? Perchè contengono un presentimento d’amore, anche le cose inanimate, perchè il fasciame di tutta la creazione è amore e perchè l’amore combacia con il significato di tutte le cose: la felicità. Si, la felicità.. e a proposito di felicità, cercatela, tutti i giorni, continuamente e anzi, chiunque mi ascolti ora, si metta in cerca della felicitá ora, in questo momento stesso perchè è li, ce l’avete, ce l’abbiamo perche l’hanno data a tutti noi, ce l’hanno data in dono quando eravamo piccoli, ce l’hanno data in regalo, in dote, ed era un regalo cosí bello che l’abbiamo nascosto, come fanno i cani con l’osso, quando lo nascondono; e molti di noi l’hanno nascosto cosí bene che non si ricordano piú dove l’hanno messo, ma ce l’avete, ce l’abbiamo. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima, buttate tutto all’aria: i cassetti, i comodini che avete dentro.. vedrete che esce fuori, c’è la felicità. Provate a voltarvi di scatto, magari la pigliate di sorpresa ma è li, dobbiamo pensarci sempre alla felicità, e anche se lei qualche volta si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei, fino all’ultimo giorno della nostra vita. E non dobbiamo avere paura nemmeno della morte, guardate che è piú rischioso nascere che morire eh! Non bisogna avere paura di morire, ma di non cominciare mai a vivere davvero. Saltate dentro l’esistenza ora, qui, perchè se non trovate niente ora, non troverete niente mai piú, e allora dobbiamo dire “SI” alla vita, dobbiamo dire un SI talmente pieno alla vita che sia capace di arginare tutti i no, perchè alla fine di queste due serate insieme, abbiamo capito che non sappiamo niente e che non ci si capisce niente, ma si capisce solo che c’è un gran mistero che bisogna prenderlo come è e lasciarlo stare, e che la cosa che fa piu impressione al mondo è la vita che va avanti e non si capisce come faccia; “Ma come fa? Come fa a resistere? Ma come fa a durare cosí?”.. è un altro mistero, e nessuno lo ha mai capito, perchè la vita e molto piú di quello che possiamo capire noi, per questo devi resistere. Se la vita fosse solo quello che capiamo noi, sarebbe finita già da tanto, tanto tempo, e noi lo sentiamo, lo sentiamo che da un momento all’altro ci potrebbe capitare qualcosa di infinito, e allora ad ognuno di noi non rimane che una cosa da fare: inchianarsi.“

“L’amore combacia con il significato di tutte le cose: la felicità.”
Splendido monologo di Roberto Benigni sull’amore e sulla felicità, tratto da “I Dieci Comandamenti”.
“Non dobbiamo avere paura di morire, dobbiamo avere paura di non videre davvero… Cercate la felicità, quando eravamo piccoli ci è stata data in dono, dobbiamo ritrovarla!”
– Video di Benigni: l’amore e la felicità

"Amarsi. Però c’è una cosa da dire: 
che il tempo passa e il problema fondamentale dell’ umanità da duemila anni è rimasto lo stesso: amarsi. Solo che ora è diventato più urgente, molto più urgente e quando oggi sentiamo ancora ripetere che dobbiamo amarci l’ un l’altro sappiamo che ormai non ci rimane molto tempo, ci dobbiamo affrettare. Affrettiamoci ad amare. Noi amiamo sempre troppo poco e troppo tardi. Affrettiamoci ad amare perchè al tramonto della vita saremo giudicati sull’ amore. Perchè non esiste amore sprecato e perchè non esiste un’ emozione più grande di sentire quando siamo innamorati, che la nostra vita dipende totalmente da un’ altra persona, che non bastiamo a noi stessi e perchè tutte le cose ma anche quelle inanimate come le montagne, i mari, ma di più il cielo, il vento, di più le stelle, di più le città, i fiumi, le pietre, i palazzi, tutte queste cose che di per se sono vuote, indifferenti, improvvisamente quando le guardiamo si caricano di significato umano e ci affascinano, ci commuovono e perchè? Perchè contengono un presentimento d’amore anche le cose inanimate, perchè il fasciame di tutta la creazione è amore e perchè l’ amore combacia con il significato di tutte le cose, la felicità.Si, la felicità. A proposito di felicità: cercatela, tutti i giorni e continuamente; anzi chiunque mi ascolti ora si metta in cerca della felicità, ora, in questo momento stesso perchè è lì. Ce l’ avete, ce l’ abbiamo perchè l’anno data a tutti noi, ce l’ hanno data in dono quando eravamo piccoli, ce l’ hanno data in regalo, in dote ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto come fanno i cani con l’ osso quando lo nascondono e molti di noi l’ hanno nascosto così bene che non si ricordano dove l’ hanno messa ma ce l’abbiamo, ce l’ avete. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima, buttate tutto all’aria, i cassetti, i comodini che c’ avete dentro, vedrete che esce fuori. C’è la felicità. Provate a voltarvi di scatto magari la pigliate di sorpresa ma è lì. Dobbiamo pensarci sempre alla felicità e anche se lei qualche volta si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei fino all’ ultimo giorno della nostra vita."
– Roberto Benigni

lunedì 6 novembre 2017

Padre ...

Sergio Cammariere - Padre della notte

PADRE DELLA NOTTE 
(Parole di R. Kunstler
Musica di S. Cammariere)

Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e fammi ritornare
agli occhi di chi ho amato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Padre della notte
che le stelle fai brillare
tu che porti vento e sabbia
dalle onde del mare
Tu che accendi i nostri sogni
e li mandi più lontano
come barche nella notte
che da terra salutiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
quando è vana la speranza
che resta nel mio cuore
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
ovunque è il Tuo mistero
dentro ogni secondo
come in ogni giorno intero
Tu che hai dato a noi la fede
come agli uccellini il volo
Padre della terra
Padre di ogni uomo
Padre della notte
della musica e dei fiori
Padre dell’arcobaleno
dei fulmini e dei tuoni
Tu che ascolti i nostri cuori
quando soli poi restiamo
nel silenzio della notte
solo in Te noi confidiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
Fammi ritrovare un giorno
l’amore che ho aspettato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e quando un giorno sta finendo
quando scende giù la sera
Fa’ che questa mia canzone
diventi una preghiera.

                                          Padre - canzone

Padre Della Notte

che voli insieme al vento 
togli dal mio cuore 
la rabbia ed il tormento 
e fammi ritornare 
agli occhi di chi ho amato 
quando è poca la speranza 
che resta nel mio cuore 
Padre della notte 
che le stelle fai brillare 
tu che porti vento e sabbia 
dalle onde del mare 
Tu che accendi i nostri sogni 
e li mandi più lontano 
come barche nella notte 
che da terra salutiamo 

e fammi ritornare 
tra le braccia di chi ho amato 
quando è vana la speranza 
che resta nel mio cuore 
quando è poca la speranza 
che resta nel mio cuore 
dammi una pace limpida 
come un limpido amore 

Padre della notte 
ovunque è il Tuo mistero 
dentro ogni secondo 
come in ogni giorno intero 
Tu che hai dato a noi la fede 
come agli uccellini il volo 
Padre della terra 
Padre di ogni uomo 
Padre della notte 
della musica e dei fiori 
Padre dell'arcobaleno 
dei fulmini e dei tuoni 
Tu che ascolti i nostri cuori 
quando soli poi restiamo 
nel silenzio della notte 
solo in Te noi confidiamo 
e fammi ritornare 
tra le braccia di chi ho amato 
Fammi ritrovare un giorno 
l'amore che ho aspettato 
quando è poca la speranza 
che resta nel mio cuore 
Dammi una pace limpida 
come un limpido amore 

Padre della notte 
che voli insieme al vento 
togli dal mio cuore 
la rabbia ed il tormento 
e quando un giorno sta finendo 
quando scende giù la sera 
Fa' che questa mia canzone
diventi una preghiera.

Roberto_Kunstler

Dio_è un_bacio



sabato 4 novembre 2017

La tremula corda d'un arco teso…Fremente alla luce della Luna……il tuo animo.Lo splendore d'una lama affilata…Assai simile alla sua punta……il profilo tuo. ...

A Nippon Night
anipponnight.wordpress.com
BIOGRAFIA
Hayao Miyazaki nasce a Bunkyo, uno dei quartieri speciali di Tokyo, il 5 Gennaio 1941, secondo dei quattro figli dell’ingegnere aeronautico Katsuji Miyazaki (1915-1993) e di sua moglie Dola (1909-1980). Nonostante il conflitto bellico la sua infanzia trascorse tranquilla insieme ai fratelli Arita (1939), Yutaka (1944) e Shirou. Miyazaki visse infatti in condizioni agiate dal momento che suo padre Katsuji era direttore della Miyazaki Airplane, azienda di famiglia che produceva componenti di veicoli aeromobili. Tra queste produzioni figuravano anche i famosi e temutissimi caccia Zero, aerei centrali nella trama del suo ultimo film Si alza il vento. Nel dopoguerra il padre passò poi a lavorare, sempre in qualità di ingegnere, per conto della Toyo Radiator Company. Il lavoro del padre e l’azienda di famiglia contribuirono alla grande passione che Miyazaki sviluppò fin da piccolo per il volo e per le macchine volanti e che divenne in seguito uno degli elementi ricorrenti nella sua produzione artistica. Tra il 1947 e il 1955, quando Miyazaki aveva tra i 6 e i 14 anni, sua madre Dola fu ricoverata quasi ininterrottamente in ospedale per una tubercolosi spinale dalla quale non si riprese, fino alla morte avvenuta nel luglio 1980. A questo evento il regista fa esplicitamente riferimento nei film Il mio vicino Totoro e Si alza il vento...

Hayao-Miyazaki
Miyazaki riceve l’Oscar alla carriera nel 2014

fonte:anipponnight.wordpress.com 

Hayao Miyazaki – L’essenza dell’animazione


POST  DEDICATO A MIO FIGLIO GIOVANNI ... 
un appassionato estimatore del maestro Hayao Miyazaki 
La Principessa Mononoke, il film diretto da Hayao Miyazaki 

Trailer La Princesa Mononoke

 Principessa Mononoke, il film diretto da Hayao Miyazaki e uscito in Giappone nel 1997. Come per altre opere dello Studio Ghibli (tra cui “Si alza il vento”) anche in questo caso la colonna sonora è stata affidata a Joe Hisaishi, compositore e pianista giapponese. Quasi tutti i brani inseriti nel lungometraggio sono in versione strumentale, fanno eccezione solo “Tatara Fumu Onnatachi” e “Mononoke Hime”.
Il primo brano intitolato “Tatara Fumu Onnatachi” (cioè le donne che spingono il mantice) è il ritornello intonato dalle donne del villaggio di Tataraba durante il lavoro con il mantice appunto, apparecchio utilizzato dai popoli antichi nella metallurgia per raggiungere elevate temperature all’interno della fucina.



Uno, due, anche i bambini sanno spingere
Tre, quattro, anche un orco urlerebbe
L'amore dorato delle donne del mantice
Fonde e scorre, e si trasforma in una lama

www.studioghibli.it/la-colonna-sonora-di-principessa-mononoke/
“Mononoke Hime” (la principessa spettro), invece, è la canzone che viene suonata in sottofondo quando Ashitaka, ferito, si risveglia con San accanto e guarda il suo volto pensieroso. Subito dopo, uscito dalla grotta, avrà un colloquio con Moro della tribù dei Mononoke, che ha allevato la ragazza lupo

La tremula corda d'un arco teso…Fremente alla luce della Luna……il tuo animo.Lo splendore d'una lama affilata…Assai simile alla sua punta……il profilo tuo.Nella tristezza e nella rabbia…è celato un animo sincero…a conoscerlo sono gli spiriti del bosco…soltanto gli spettri……soltanto gli spettri


Joe Hisaishi / Princess Mononoke Symphonic Suite




Joe Hisaishi - Princess Mononoke Symphonic Suite





魔法公主主題曲 Theme of Princess Mononoke