State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

venerdì 31 agosto 2012

Un anno dopo la GMG / Il racconto di Kiko Argüello / CANTI


GMG Rio 2013cnc

E' meraviglioso essere cristiano


LA RAZÓN
20  agosto del 2012
Come non rallegrarci pensando che il Cammino Neocatecumenale ha contribuito, insieme a Monsignor Cordes, alla nascita della GMG. Tuttavia ricordo i primi incontri, ai quali assistirono sempre tanti giovani del cammino. Mi ricordo sopratutto della GMG di Compostela nell' anno 1989 e di come i giovani portavano tanti manifesti. Del Cammino aderirono circa 50.000 e in totale sembrava che eravamo quasi mezzo milione. Qualcosa di enorme. Era tanta novità' vedere cosi tanti giovani. Dopo, nella  Piazza de Pilar, di Saragozza, abbiamo fatto un incontro vocazionale, dove moltissimi giovani si alzarono per entrare in seminario.
Vorremmo far presente, che i primi evangelizzatori della Spagna, quelli che si chiamano “Sette Uomini Apostolici” erano itineranti. Erano stanchi e sudati sulla riva del fiume Ebro, e quando arrivarono al limite delle loro forze pensarono di tornarsene, pero' la Vergine Maria le apparse per dargli animo e incoraggiarli a continuare. Ed e' cosi che la Vergine Maria sempre sostiene  l' evangelizzazione.

Una cosa sorprendente dell' ultima Giornata Mondiale della Gioventù' in Madrid, e' stata la grande quantità' di giovani. Uno si sorprende e si chiede: da dove sono usciti tutti questi giovani? Perché' il Cammino ne ha portati all'incirca 300.000, pero' penso che siamo arrivati a più di un milione. Questo ci porta a fare una riflessione: i giovani non stanno fuori dalla chiesa, anche se dentro le parrocchie non si vedono. E' stato un grande segno di speranza, che non tutto si e' perso in Europa.
É vero che il Demonio sta tentando di distruggere la famiglia cristiana, che é aperta alla vita e confida nell' amore di Dio.
San Girolamo diceva nella Vulgata che quando Tobia incontra Sara, dice, «Ti prendo in moglie non per desiderio di concupiscenza, ma per la speranza di una posterità' che dia gloria a Dio», riferendosi ai figli. Si vede la grande speranza che la chiesa ha nella famiglia.  Questi giovani che abbiamo visto nella GMG di Madrid sono senza dubbio il frutto di tante famiglie cristiane.  
Il Cammino ha celebrato nella Piazza di Cibeles nel giorno successivo dal ritorno del Papa a Roma un incontro vocazionale. Per noi e' stato qualcosa di meraviglioso, frutto della parola del Santo Padre e della sua affabilitá, perché i giovani del cammino sono molto legati al Papa. Molti giovani che si sono alzati e che oggi si trovano in seminario, quando gli abbiamo chiesto che cosa li ha mossi a rispondere al Signore, rispondono che e' stata la parola del Santo Padre. E' stato meraviglioso vedere all'incirca 300.000 giovani in Piazza di Cibeles tutta piena. 
Noi sentiamo molto la Nuova evangelizzazione in Asia, per questo ho detto che é necessario preparare i sacerdoti per la Cina, Thailandia, ecc. Ed e' stato sorprendente vedere tanti giovani, circa 5.000, che si sono alzati pieni di entusiasmo. Anche 3.000 ragazze all'incirca. Siamo commossi della opera dello Spirito Santo in una nuova gioventù che Dio sta preparando per una nuova evangelizzazione nel mondo. A questa Nuova evangelizzazione a fatto riferimento profeticamente Giovanni Paolo II dicendo che e' necessario ritornare con forza e animo, al primissimo modello apostolico, senza scoraggiarsi di portare  la meraviglia del Vangelo a tutti. Perché' Cristo ha donato la sua vita affinché' tutti gli uomini possano avere dentro di loro una vita immortale, vita eterna, e possono amare in una nuova dimensione, senza angosce.
 É meraviglioso poter vivere con lo Spirito Santo dentro, con lo Spirito del Signore nel nostro cuore, e avere speranza sapendo che la morte non e' la fine della nostra vita. É meraviglioso essere cristiano. Per questo non possiamo  rimanere in silenzio; dobbiamo uscire per le strade, dobbiamo andare nelle città' e dire agli uomini che ce' una Buona Notizia per loro e dargli animo.
 Chi non desidera ricevere questo Spirito, che Cristo gli da gratis seguirà' tenendo dentro la paura della morte e della sofferenza, Pensando sempre al denaro e tenendo dentro tanta amarezza. Pensate alla quantità' di persone che si suicidano in tutto il mondo. Speriamo che la chiesa possa alzarsi e partire piena di entusiasmo e di speranza ad annunciare una Nuova Evangelizzazione nel mondo. 




Kiko Argüello
Iniziatore del Cammino Neocatecumenale



Ascolta i Canti del Cammino Neocatecumenale






http://www.cantidelcammino.info/


Maria, piccola Maria


Canto di Balaam. (Nm. 23, 7-24)


Shemà Israel (Dt. 6, 4-9)


Andate ed annunziate ai miei fratelli (Mt. 28, 16-20)


Quando dormivo. (Ct. 5, 2ss)



Altri CANTI da  Kairos


domenica 26 agosto 2012

The Way

 Per ricominciare il cammino ...

The Way poster

"The Way"


ROMA, sabato, 25 agosto 2012 (ZENIT.org).- Ogni estate migliaia di persone decidono di intraprendere un pellegrinaggio. C’è chi lo fa per fede, chi per curiosità e chi, pur dichiarandosi ateo, perché cerca qualcosa di più profondo. Tra le mete più percorse il Cammino di Santiago merita un posto d’onore. Il film “The Way”, uscito in Italia a giugno di quest’anno, illustra il pellegrinaggio verso Santiago di Compostela che ogni anno è intrapreso da circa 200 mila pellegrini provenienti da tutto il mondo.
La pellicola racconta la storia di Tom, oculista californiano troppo distratto dal lavoro, e del figlio Daniel, giovane desideroso di conoscere il mondo, con cui condivide un rapporto spesso burrascoso. La vita di Tom cambia nel momento in cui viene a conoscenza della morte di Daniel, avvenuta a causa di una tempesta sui Pirenei, all’inizio del Cammino verso Santiago. Arrivato in Francia, a St. Pied de Port, per recuperare la salma, Tom decide di intraprendere il Cammino e percorrere a piedi i 790 chilometri che lo separano da Santiago, portando con sè anche le ceneri del figlio. Chiuso nel dolore e nella solitudine, Tom inizia un vero e proprio "cammino" di discesa all'interno di se stesso e scopre nell'incontro con altri pellegrini la gratitudine e la riconoscenza. La storia illustra tutto ciò che circonda il pellegrinaggio: si dipana tra ostelli, pietanze tipiche, ma anche avventure e incontri casuali, come quello con i gitani di Burgos.
Il regista Emilio Estévez ha definito il film un remake de “Il Mago di Oz”. Joost l’olandese è il leone codardo, Jack scrittore irlandese è lo spaventapasseri e la canadese Sarah è l’omino di latta. Ognuno intraprende il Cammino per una propria ragione e mai per caso. Questo pellegrinaggio rappresenta un viaggio spirituale quanto fisico. Una vera discesa nel proprio essere, oltre che un viaggio faticoso. Scoprire se stessi, conoscendo il proprio cuore e avendo così gratitudine verso le persone e quanto ci circonda. E’ quello che sperimentano i quattro protagonisti lungo il Cammino, imparando a stare insieme, pur conoscendosi appena.
Il set del film è il Cammino stesso, in Galizia, nel nord della Spagna. E’ stato girato nel 2009 utilizzando la luce naturale, che rende tutto più reale. L’itinerario, insieme a Roma e Gerusalemme, è considerato una delle tre mete storiche di pellegrinaggio. Un luogo reso famoso per la tomba dell’apostolo San Giacomo, che fermò l’invasione dei mori nel Medioevo.
Ogni anno i pellegrini che raggiungono Santiago sono per la maggior parte spagnoli, seguiti da italiani e tedeschi. Per ottenere la “Compostela”, il documento religioso che certifica il pellegrinaggio, bisogna percorrere almeno 100 chilometri a piedi, o 200 se il percorso è fatto in bicicletta. Ad attestare i chilometri percorsi c’è la “credenziale” che riporta tutti i timbri degli ostelli in cui il pellegrino ha soggiornato lungo il Cammino.
Per la famiglia Estévez, il film rappresenta un ritorno al passato. Martin Sheen (che nel film interpreta Tom) è il padre del regista Emilio Estévez. Nel 1914 il padre di Martin emigra dalla Galizia in direzione di Cuba. Sheen ripercorre così a ritroso il viaggio intrapreso dal padre, avvicinandosi ai luoghi delle sue origini.
Un film che fa venire voglia di percorre questo viaggio, dichiarato nel 1987 dal Consiglio d’Europa “itinerario culturale europeo”. Buen Camino a tutti!

Da Zenit