State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

venerdì 30 settembre 2016

Vedere altrimenti... «Hanno occhi per vedere e non vedono»

vedere
Presentazione del tema 2016-2017
Il vedere è associato da sempre alla conoscenza della verità, di noi stessi, del nostro tragitto di vita.
Ma noi sappiamo vedere? Siamo consapevoli di che cosa voglia dire davvero vedere o ci illudiamo, senza andare oltre la superficie delle cose?
«Hanno occhi per vedere e non vedono», dice Ezechiele. Spesso siamo circondati da ombre, incertezze, pregiudizi, false idee, bugie che tolgono limpidezza al nostro sguardo. Vorremmo vedere, ma ci sentiamo brancolare nel buio.
In un cammino spirituale, di cura della vita interiore, lo sguardo si affina e impariamo a “vedere oltre”, più lontano. Con occhi nuovi, cambia il nostro rapporto con il mondo, con gli altri, con Dio; le situazioni che affrontiamo e le scelte che compiamo appaiono sotto una luce migliore.
Dopo il giubileo dedicato alla misericordia, le proposte di quest’anno vogliono aiutarci, in un cammino di crescita umana e di fede, a “vedere altrimenti” alcune realtà e vissuti oggi urgenti e decisivi.
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 Il Centro di Spiritualità della Diocesi di Crema mette a disposizione delle persone spazi, tempi e proposte per la loro ricerca spirituale.E’ un luogo di silenzio e di preghiera nel cuore della città, animato dalle Figlie di S. Angela Merici e da un’équipe che ne cura il programma di proposte. Coordinatore dell’èquipe: Christian Albini.Il Centro Diocesano di Spiritualità è a Crema (CR), in via Medaglie d’Oro 8.

«Era in preda a una di quelle crisi in cui l’anima mostra tutto ciò che contiene, come l’oceano che nelle tempeste si spalanca dalle alghe della riva alle sabbie degli abissi».


www.Leggoeriflletto.blogspot.it

da: Madame Bovary - Gustave Flaubert

“L’amava; ma non era felice, non era mai stata felice. Ma donde, ma perché quella insufficienza della vita, quella putrefazione istantanea di tutte le cose su cui s’appoggiava?... Se in qualche luogo esisteva un essere forte e bello, un’anima valorosa, accesa e delicata al tempo stesso, un cuor di poeta in forme d’angelo, una lira dalle cui corde di bronzo s’esprimessero verso il cielo epitalami elegiaci, perché dunque non dovrebbe ella incontrarlo? Oh! Trovarlo non era possibile! Nulla nulla, del resto, valeva la fatica d’una ricerca: tutto mentiva! Ogni sorriso nascondeva uno sbadiglio di noia, ogni gioia una maledizione, ogni piacere il disgusto, e i baci migliori non lasciavan sulle labbra che il desiderio vano d’una voluttà più alta”

- Gustave Flaubert -

Madame Bovary




“Eh, no! Perché declamare contro le passioni? Non sono forse la sola cosa bella che ci sia sulla terra, la fonte dell’eroismo, dell’entusiasmo, della poesia, della musica, delle arti, di tutto infine?”

- Gustave Flaubert -
Madame Bovary


«Era in preda a una di quelle crisi in cui l’anima mostra tutto ciò che contiene, come l’oceano che nelle tempeste si spalanca dalle alghe della riva alle sabbie degli abissi».

- Gustave Flaubert -
Madame Bovary




“Eh, non sapete che ci sono anime in perenne tormento? Aspirano via via al sogno e all’azione, alle passioni più pure, ai godimenti più furibondi, e così sprofondano in ogni sorta di fantasie, di follie.”

- Gustave Flaubert -
Madame Bovary





Madame Bovary  di Gustave Flaubert - Riassunto


Emma Rouault, unica figlia di un agiato proprietario terriero, sposa Carlo Bovary, un modesto medico di campagna alle sue seconde nozze. 
Emma, natura romantica e sognante, è presto delusa dalla mediocrità del marito e di una vita priva di passione e fantasia e comincia a intristire e deperire. A Yonville dove Carlo si trasferisce nella speranza che il cambiamento d'aria giovi alla moglie, Emma si lascia corteggiare dal giovane Leon, sostituto notaio, che non osa dichiararsi e che parte per Parigi. 
Emma, ancora più infelice nonostante la nascita d'una figlia, si lascia sedurre da Rodolfo Boulanger, un bellimbusto di provincia, che spaventato dalla proposta di una fuga a due, l'abbandona. 
L'ansia di rivalsa spinge Emma tra le braccia di Leon quando lo ritrova a Rouen, è un amore passionale che non ha nulla di romantico e vive su mille sotterfugi. Travolta dai debiti contratti con un usuraio, dopo aver chiesto inutilmente aiuto a Rodolfo e Leon, Emma disperata s'uccide col veleno. Carlo, venuto a conoscenza dei tradimenti della moglie, la perdona e dopo pochi mesi muore.



Buona giornata a tutti :-)

panta rei”, “tutto scorre”… e anche le cose più terribili che ci sembrano più terribili passano e possono trasformarsi in benedizione.”


Si compie e termina un mese, e come si fa per ogni giorno od ogni anno, anche oggi posso vagliare, posso distinguere il grano dalla pula e avventurarmi nuovo nel mese che arriva.
Posso scegliere cosa portare nello zaino della vita, con quale spirito iniziare un tempo inedito, un tempo donato.
“I nostri progetti vengono a volte rovesciati e stravolti così come la nostra realtà attuale e abituale.
Non tutto ciò che oggi appare in un modo, resterà sempre tale, come il campo di battaglia, con il suo sangue e il suo orrore, che si trasformerà in un campo di grano.
Alla pioggia segue il sereno, e da un inverno rigido viene abbondanza di acqua per la primavera ventura.
Questi ultimi giorni sono stati così pieni di cambiamenti e di fatti emozionanti, che mi han fatto pensare a quanto siano vere le parole dei filosofi greci imparate sui banchi del Liceo “panta rei”, “tutto scorre”… e anche le cose più terribili che ci sembrano più terribili passano e possono trasformarsi in benedizione.”
Mi sono così vicine queste parole di Elio Moncelsi, non posso tenerle per me, sento di doverle condividere con ognuno di voi. Ho imparato che nella vita le cose passano sempre, come in un fiume. Anche le più difficili che sembra impossibile superare le superi, e un giorno te le trovi dietro alle spalle e vai avanti. Voglio che sia il futuro a chiamarmi, so che mi aspettano cose nuove, e spesso sono li, ad un palmo dal naso ad attendermi.
Ottobre, preparati, arrivo!
Giorgio Bonati

mercoledì 28 settembre 2016

Bisogna essere se stessi, al meglio di ciò che si è....” Vanità di vanità

VANITA' DI VANITA' - AngeloBranduardi

Divagazioni

E’ la vanità la causa di tutti i mali


di 
Vi siete mai sentiti chiedere:

“Come mai non ci hai detto questa cosa? E’ bellissima, e tu taci?”

Già, come mai?

Sono convinta che nulla di ciò che è, abbia bisogno di essere raccontato, perchè la qualità è nell’essenza, e l’essenza è sfacciatamente visibile, come la bellezza non necessita di spiegazioni.

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Il sole sorge a Bari
Invece, sempre più spesso, si cerca di creare delle false verità, con imbrogli, truffe, solo per apparire. Si fanno carte false per sembrare ciò che non si è. E’ quello il male, è questa la radice di tutti gli altri mali.
Ultimamente sto spesso usando la metafora della natura, dei fiori, per spiegare che non è voler sembrare come l’altro che ammiriamo, ma essere se stessi, alla base del successo. Sono i sacrifici che facciamo a produrre dolci frutti, col tempo.
Non serve invidiare, millantare.
Bisogna essere se stessi, al meglio di ciò che si è.

Omelia di Papa Francesco del 22 settembre 2016 – “Vanità è truccare la propria vita”

martedì 27 settembre 2016

“Quando mi alzo, la mattina, non mi lascio assalire dal pensiero delle incombenze che mi attendono. Levo invece le mani e benedico il giorno appena iniziato. E poi lo affronto pieno di fiducia, non con la preoccupazione per ciò che potrà succedere, ma nella fede che tutto ciò che farò è benedetto.”


Sono così dolci queste albe. Sembra che il buon Dio le dipinga col cuore, attento a non usare tonalità forti, a non imprimere forza sulla tela del cielo ma solo carezze, e quando la palla finalmente si mostra è sfuocata, così che potresti guardarla per ore nel suo lento cammino, innamorandotene.
Quanto c’è bisogno di lentezza, di tenerezza. 
Fatico ad alzarmi, si sta così bene nel letto tiepido, e il sonno sembra ancora così giovane quando è ormai il momento del cambio, quello del risveglio. E’ la curiosità del cielo che sprona ad abbandonare il letto, la sorpresa del mondo che insieme a me rinasce che mi fa decidere di lavare via il sonno dal viso e respirare il nuovo.
L’altro giorno ho incontrato questo pensiero di Anselm Grün: “Quando mi alzo, la mattina, non mi lascio assalire dal pensiero delle incombenze che mi attendono. Levo invece le mani e benedico il giorno appena iniziato. E poi lo affronto pieno di fiducia, non con la preoccupazione per ciò che potrà succedere, ma nella fede che tutto ciò che farò è benedetto.”
Benedire è una medicina, e oggi proverò a guarirmi l’anima benedicendo, per ogni piccola cosa, se riesco. Almeno ci provo!
Giorgio Bonati

domenica 25 settembre 2016

«Da forze buone, miracolosamente accolti/ qualunque cosa accada, attendiamo confidenti./ Dio è con noi alla sera e al mattino/ e stanne certa, in ogni nuovo giorno».

“… Più tardi ho appreso, e continuo ad apprenderlo anche ora, che si impara a credere solo nel pieno essere-aldiquà della vita. Quando si è completamente rinunciato a far qualcosa di noi stessi – un santo, un peccatore pentito o un uomo di chiesa(…) un giusto o un ingiusto, un malato o un sano – e questo si chiama essere aldiquà , cioè vivere nella pienezza degli impegni, dei problemi, dei successi e degli insuccessi, delle esperienze, delle perplessità  – allora ci si getta completamente nelle braccia di DIo, allora non si prendono più troppo sul serio le sofferenze proprie, ma le sofferenze di DIo nel mondo, allora si veglia con Cristo nel Getsemani e, io credo, questa è la fede, questa è conversione e così si diventa uomini, si diventa cristiani” 

Dietrich  Bonhoffer , Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere.

San. Paolo 1988 pp. 446

 [Berlino, Prinz-Albrecht-Straße]
19 dicembre 1944
Da forze buone avvolto in modo fedele e silenzioso
protetto e miracolosamente confidente
voglio queste giornate vivere con voi
ed entrare con voi nel nuovo anno.
Quello vecchio vuol tormentare ancora il nostro cuore
ancora ci opprime il duro peso dei miseri giorni:
oh, Signore, dona alle nostre anime impaurite
la salvezza, per cui ci hai creati.
E porgi tu il calice pesante, quello amaro
della sofferenza, pieno fino all’orlo estremo
e così noi lo prendiam da te, grati, senza tremare
dalla mano tua, buona e amata.
Ma certo: vuoi donarci ancora gioia,
per questo mondo e per il chiarore del suo sole
allora il passato vogliamo ripensare
e così l’intera vita nostra ti appartiene.
Oggi fa ardere calde e chiare le candele
che hai trasportato tu alla nostra oscurità;
conducici, se si può, di nuovoinsieme.
È ciò che noi sappiamo: arde di luce la notte tua.
Dietrich Bonhoffer
                                        «Da forze buone, miracolosamente accolti/
qualunque cosa accada, attendiamo confidenti./
Dio è con noi alla sera e al mattino/
e stanne certa, in ogni nuovo giorno». 
Bonhoeffer
Per approfondire: 

Dietrich Bonhoeffer, Lettere alla fidanzata, trad. it. di M.C. Murara, Queriniana 1994.
F. Rognon, Bonhoeffer, un cristiano autentico
D. Bonhoeffer, Memoria e fedeltà


Titolo: Bonhoeffer
Regia: Eric Till
Durata: 90’
Leggi la scheda del film (Editore Paoline)

giovedì 22 settembre 2016

🌻🍂🌻🍃🌻🍁🌻🎈❤️🌻 ♡ ♡ ♡ ♡ ♡




TORNI TERRA, E IL SEME CHE SEI PROVO A PIANTARLO NEI MIEI OCCHI: VEDO SOLO IL TUO SORRISO, E SOLO QUESTO TENGO DI TE.


Non ce l’ho fatta a leggere, e il mio amico Paolo ha usato la sua voce per dar voce al mio cuore. Queste la mie parole alla fine del funerale
Ognuna di queste pietre ti ha conosciuto, Seba. 
Un giorno, la bellezza della fede nuda ha rapito il tuo cuore, tanto da farti lasciare un mondo per credere in questo, in questo sogno che vive, che batte.
Per qualche mese sei stato pure il guardiano di Romena, fedele quanto il tuo Tito, capace di starci come si sta in un porto, a nutrirsi del necessario ma sempre attento al vento.
Conosco poche persone leggere, di quella leggerezza bella, che sa sempre e solo guardare avanti, senza farsi fregare dalle pesantezze. L’unica pesantezza abitava il tuo cuore, ogni tanto, per poco o per tanto, attento a non farla pesare ad alcuno, signore capace di seppellire dietro ad un sorriso il male del mondo.
Seppellire. Oggi ci tocca seppellire il tuo corpo, ma scordati che ti lasciamo andare così, senza fare…un girotondo attorno a questo legno, piangendo di gioia.
Torni terra, e il seme che sei provo a piantarlo nei miei occhi: vedo solo il tuo sorriso, e solo questo tengo di te.
FB🌻Fra Giorgio Bonati

002 pieve esterno illuminata
www.romena.it


Un saltimbanco tra le nuvole



seb-colorato
Stamani Sebastian entrerà ancora una volta nella pieve. Lo aspetteranno i suoi tanti amici per stare ancora un po’ con lui, prima di salutarlo.

Sebastian Perret ha dedicato tempo e cuore a Romena in questi ultimi anni: aveva scoperto la nostra realtà grazie all’invito di un amico, fra Giorgio. Aveva deciso di rimanere. Gli sembrava che il Casentino fosse il posto giusto dove ambientare la sua vita e Romena lo spazio adatto cui offrirsi per collaborare, per fare esperienze, per crescere.

E’ durato tutto troppo poco. Oggi molti ci saranno, ma molti  non riusciranno ad andare a Romena. Per questo possiamo stare tutti  vicini solo unendo a distanza i nostri cuori. Maria Teresa Abignente ha scritto un pensiero profondo e delicato. Il giusto tessuto per tenerci tutti stretti. Nel ricordo di Sebastian.
                               Il nostro amico Sebastien

seb_e_tito
C’era il sole ieri, un cielo colorato come piaceva a te.Dopo giorni di nuvole e pioggia finalmente ieri un cielo azzurro con nuvole bianche a macchiarlo.Non era un cielo di morte, non faceva pensare alla morte; non c’erano gocce che potevano assomigliare alle lacrime.Te ne sei andato dopo averlo guardato. Come se ti avesse fatto male.O forse hai voluto saltare in quel blu: per te sarà stato come fare una capriola.E noi ora ti immaginiamo a fare giochi di prestigio e piroette: un saltimbanco tra le nuvole, colorato, sorridente e bello. Con il naso da pagliaccio e i vestiti a toppe e un sorriso largo.A far ridere Dio.Se puoi, come puoi, manda un sorriso anche a noi.

                                                                                                  Maria Teresa

mercoledì 21 settembre 2016

Poesie dal... ♡ ♡ ♡ ♡ ♡


Fiori di Poems

Alda Merini

ta-po
Ah, se t’amo,
lo grido ad ogni vento
gemmando fiori
da ogni stanco ramo
e fiorita son tutta
Alda Merini

Alda Merini

po-po
Il poeta
è una fiaba infinita
di un amore
interminabile
Alda Merini

Alda Merini

so-po
E tu hai un sogno per ogni estate
Alda Merini

Alda Merini

spa-po
Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.

Alda Merini

Fiori di Poems

Alda Merini

pe-po
E’ un petalo la tua memoria
che si adagia sul cuore
e lo sconvolge
Alda Merini

Fiori di Poems


Alda Merini

an-po
Poesia: “Fiore di poesia” Alda Merini
Ascolta, il passo breve delle cose
– assai piú breve delle tue finestre –
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato: la tua donna.
È fatta di ombre e ciclamini,
ti chiede il tuo mistero
e tu non lo sai dare.

Alda Merini

Fiori di Poems

Alda Merini

al-po
Non sono più quella di ieri
non so come sarò domani
ma posso dirti come sono oggi
con i miei ieri

Alda Merini

Fiori di Poems


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