State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

lunedì 30 novembre 2015

«La Fede è questo amore»

Originally posted on Giuliano Guzzo:
 

Il suo nome e il suo volto sono apparsi per qualche minuto sui telegiornali solamente ieri, quando è stata diffusa la notizia della sua tragica morte, ma storie come quella di Rita Fossaceca, la dottoressa uccisa in Africa da banditi che hanno fatto irruzione nell’abitazione dove si trovava con altri fra cui i genitori, meriterebbero di essere ricordate a lungo come esempio per tutti. Pur lavorando al Dipartimento di Scienze Radiologiche dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, infatti, la dottoressa Fossaceca – che da donna professionalmente realizzata avrebbe potuto coltivare ben altri interessi – ogni anno si recava in Africa («Hai fatto tanto bene in Kenya, Malindi, Watamu», ricorda sul suo profilo Facebook un’amica) e dove si trovava in questi giorni, a Mijomboni, un piccolo villaggio nell’entroterra alle spalle di Malindi, per conto della For Life Onlus, una associazione umanitaria internazionale, stava prestando aiuto all’orfanotrofio locale, che ospita una ventina di bambini.

Già questo basterebbe per comprendere lo spessore umano oltre che professionale della dottoressa Fossaceca, ma ci sono altri due aspetti che non si può fare a meno di ricordare e che aiutano ulteriormente a comprenderlo. Il primo riguarda la dinamica dello scontro con cui la donna ha purtroppo trovato la morte, vale a dire un’aggressione con un machete contro la madre: la dottoressa Fossaceca ha cercato eroicamente di proteggerla finendo ferita mortalmente da un colpo di pistola. Va poi detto – anche se nessun telegiornale, guarda caso, lo ha fatto – che la donna, oltre che da spirito di volontariato, era mossa anche da un’altra potentissima spinta: quella della fede; lo si apprende dalle testimonianze di chi l’ha conosciuta e lo attesta anche il suo profilo Facebook, nel quale è segnalato un solo libro ma assai significativo rispetto a quelle che erano le sue convinzioni: “La fede è..?” (Elledici, 2013), un testo contenente domande e risposte alle obiezioni più comuni sulla fede.

Toccanti, in proposito, sono le parole di don Angelo Sceppacerca, che conosceva la donna – la quale sul web teneva un diario e le cui ultime righe sono di gioia per una mucca acquistata in grado di assicurare latte ai piccoli keniani dell’orfanotrofio – e che ieri la ricordava così: «Oggi inizia l’Avvento, il tempo di attesa del Natale. In un’altra scuola di bambini – dove non manca il latte, perché nell’interland milanese, mancherà il presepe, i canti natalizi, il crocifisso. Vorrei suggerire a quelle famiglie di mettere almeno la foto sorridente di Rita e, sotto, la spiegazione: la Fede è questo amore. Solo che per capire come è possibile un amore che ti porta in quei luoghi a rischio della vita, ci serve proprio un crocifisso. Non lo possiamo rimuovere». E neppure l’esempio di Rita Fossaceca sarà rimosso. Anche perché testimonia come, mentre da noi sempre più spesso ci si azzarda a rimuovere il Crocifisso, in giro per il mondo vi sia ancora chi, operando nel silenzio e senza bramare notorietà, lo tiene al centro di tutto.


giulianoguzzo.com

"Cristalli di neve, dondolano sospesi, appesi, brillanti di ghiaccio incastonati tra i rami, sui vetri, a volte nel cuore"

Originally posted on Giuliana Campisi:

CRISTALLI DI NEVE

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immagine reperita nel web

sabato 28 novembre 2015

E quando arriva la notte e resto sola con me... la testa pate e va in giro, in cerca dei suoi perchè.

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Luce, mia luce! – Rabindranath Tagore

Luce, mia luce!
Luce che inondi la terra
luce che baci gli occhi
luce che addolcisce il cuore!

Amore mio, la luce danza
al centro della mia vita
la luce tocca le corde del mio amore.

Il cielo si spalanca
il vento soffia selvaggio
il riso passa sopra la terra.

Le farfalle dispiegano le loro ali
sul mare della luce.
Gigli e gelsomini sbocciano
sulla cresta delle sue onde.

Amore mio, la luce s'infrange
nell'oro delle nubi
e sparge gemme in gran copia.
Gioia e serenità si diffondono
di foglia in foglia senza limiti.
Il fiume del cielo
ha superato le sue sponde
e inonda di felicità la terra.


(Rabindranath Tagore)

Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.
Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.
Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c'è spazio da riempire.


- Tagore -


 Le persone più preziose nella nostra vita sono quelle che vengono in mente all’improvviso, quelle che lasciano tracce invisibili ma indistruttibili. Non importano i tempi e i modi in cui ci sono passate accanto. Resteranno perché assumono le sembianze di alcuni preziosi dettagli della vita: una canzone, un paesaggio, un regalo pensato, un soffio di vento, il desiderio di un bacio, la curva di un sorriso condiviso. Quell’insieme di piccole attenzioni che nel silenzio di un tramonto ha la luna per il mare.

Massimo Bisotti -



“…….Si racconta che Dio decise che nessun amore sulla terra sarebbe stato del tutto impossibile, nemmeno quello tra la Luna e il Sole e fu così che creò l'eclisse.

Oggi, Sole e Luna vivono nella speranza di questo momento, nell'attesa di questi rare situazioni che sono loro consentite e che quasi mai accadono.

Quando guardiamo il cielo e vediamo il Sole coprire la Luna significa che lui è sdraiato su di lei e cominciano ad amarsi. Non sapremo mai le parole che si sussurrano a vicenda.
A questo atto d'amore Dio diede il nome di eclisse.

E la luce della loro estasi è così forte che si sconsiglia di guardare il cielo in quel momento perchè i nostri occhi potrebbero essere accecati dalla vista di tanto amore…”

(La dolce storia tra il sole e la luna – Autore non conosciuto)



E disse - Erri De Luca

















Era finita l'opera, ma a completarla e darle perfezione ci voleva la settima, che in musica si chiama dominante. Il mondo era stato creato con un arrangiamento musicale, le sue regole rispondono alla combinazione di tempi, toni, diesis e bemolle. La coppia ultima nata intendeva le più vaste frequenze, il basso continuo del creato.

Quella sera il mondo s'interruppe, come un principio di sordità all'orecchio. Succede anche a chi passa alla penombra da una forte luce. Lentamente distinsero il silenzio del primo shabbàt del mondo. Era bonaccia a mare, la pagliuzza che non tremola più, il vapore che sale dritto dalle narici dei bufali, i loro occhi tranquilli: anche per gli animali quello era il primo sabato, ma loro lo aspettavano.

Ricorda la prima notte dei nostri primi due, mi mischiava l'amore allo spavento, la risposta insieme alla domanda. Erano nudi, si protessero abbracciandosi i corpi, la testa nella spalla dell'altro nell'incavo accogliente tra la scapola e il collo. Scoprivano l'incastro che permetter a due corpi di fare l'unità.

Fu la prima scoperta della conoscenza, senza la distinzione ancora del bene e del male. Quella prima notte profumava di creato spento. L'amore accelerava l'esperienza, faceva succedere tutto in una notte. E che notte, la prima: non erano stati bambini, l'amore fu il primo dei giochi. 

Passarono dalle risate al solletico, alla concentrazione di frugarsi. Mentre si strofinavano felici si urtarono le labbra. 
Stupiti si scansarono, poi le riaccostarono, si chiusero gli occhi da soli, la vista e tutti i sensi accorsero alla bocca. Nacque per accidente allegro il primo bacio.

Erri De Luca

da "E disse", Edizioni Feltrinelli  pagg. 50,51






"Allora, ti piace l’amore?
-E’ pericoloso. Ci scappano le ferite.
Non è una serenata al balcone, somiglia a una mareggiata di libeccio, strapazza il mare sopra, lo rimescola sotto.
Non lo so se mi piace."

- Erri De Luca - 




Le nostre parti combinavano una coincidenza, mano su mano, piede su piede, capelli su capelli, ombelico su ombelico, naso a fianco di naso a respirare solo con quello a bocche unite.

Non erano baci, ma combaciamento di due pezzi.

- Erri De Luca - 



"Fidati del tuo cuore anche se il mare prende fuoco.
E vivi per amore anche se le stelle camminano all’indietro.
Credi nell’impossibile ed ama con tutto te stesso,
perchè niente è più bello dell’amore…
ama finchè c’è vita,
finchè c’è un cuore di ghiaccio o di fuoco che sia,
che palpita e crede ancora…
che vuole credere ancora!"

- Edward Estlin Cummings - 

 Auguro tutti. :-) BUONA NOTTE  ;-)  www.leggoerifletto.it  
e un grande grazie  a Stefania P.  

venerdì 27 novembre 2015

Male e riscatto...Gaspare Mutolo .

PERSONA E COMUNITA'

"Problemi maledetti". Male e riscatto.



Gaspare Mutolo, Laguna
Abbiamo inserito in questo post le immagini delle opere di Gaspare Mutolo e alla fine si capirà il perché. Di lui dice Maria Falcone: “Gaspare Mutolo rientra tra quei pentiti che arrivarono alla collaborazione dopo una sofferta decisione, in un momento particolare della storia dell’Italia, e resta uno di quelli che ha creduto in questa scelta. Alla fine di questo suo percorso interiore ha incontrato anche l’arte e questo credo sia per lui un grande premio. Mi auguro che nella pittura possa trovare la pace spirituale”.



Gaspare Mutolo, 
La piovra sui rioni 
di Palermo
Che pena questo nostro tempo: contrassegnato da una parte dal disperato esodo di centinaia di migliaia di persone e da un terrorismo forsennato e disumano; dall’altra dal dilagare della corruzione e degli scandali, dallo stillicidio quotidiano di pravilegi di pochi, arroganza di troppi, egoismi fiscali corporativi regionali etnici e razzisti, dal  liberismo ad oltranza che maschera ipocrisie e giochi degli affari, da una politica svuotata e svilita.
Gaspare Mutolo, 
Vulcano
E noi - guardoni martoriati da ciò che ogni giorno i burattinai dei media decidono di far esistere e farci vedere, dimentichi della miriade di donne ed uomini che invece ogni giorno operano nella dimensione della solidarietà e comunione -rischiamo di perdere i nostri orizzonti di riferimento e la speranza di giustizia e di rigenerazione.
Gaspare Mutolo, 
Giudici
Sono andato a rileggere per l'ennesima volta alcune pagine di Dostoevskij, riguardanti indimenticabili figure del bene e del male: il principe Miskin (L’Idiota)Raskolnikov e Sònja (Delitto e Castigo); Aljòša DMitrij Ivan, lo stariez Zosima, il Visitatore misterioso (I Fratelli Karamazov)... Ne ho ricavato l’impressione diuna distanza abissale del nostro tempo dai “problemi maledetti” di Dostoevskij e mi sono sentito defraudato dalla nostra sfiducia collettiva di una possibile redenzione, rigenerazione e conseguente espiazione - possibili strade aperte a tutti - che portano al miracolo del perdono. Qualcuno dirà che semplicemente è venuta meno la distinzione tra bene/male e giusto/ingiusto ed  in termini religiosi il senso del peccato. Sarà.

Gaspare Mutolo, 
In cella
Non mi stupisce il fatto che ormai sembri impraticabile la consapevolezza socratica del rispetto della legge, anche quando essa pare iniqua, perché è meglio subire che commettere ingiustizia. Mi stupisce invece questa perdizione collettiva che pare aver smarrito la strada della vera indignazione, quella che si traduce in presenza contro un disordine troppo esteso e troppo tenace per essere combattuto senza versare nulla e senza reclamare volti nuovi.
Gaspare Mutolo, 
Pace
Come tantissime altre persone non sono né rassegnato né disperato,amo la terra dei viventi, coltivo la speranza che è insieme denuncia ed annuncio, resistenza e proposta. Speranza che ognuno di noi possa anelare alla ricomposizione e riconciliazione con le persone offese o tradite: unica condizione, oltre il doveroso e necessario corso dell'umana giustizia, la rigenerazione che non può non passare attraverso una consapevole personale espiazione.
Era la strada che indicava Dostoevskij nel tratteggiare non pochi tormentati indimenticabili personaggi che, dopo una vita malvagia, od azioni o comportamenti singoli o anche solo infami propositi mai attuati, scelgono lucidamente la strada della redenzione attraverso una voluta metanoia.
Gaspare Mutolo, 
Luna
Memorabili figure perché capaci di ammettere il proprio male, di riscoprire la potenza del negativo come presupposto del riscatto, di riconoscere che anch’esso ha una possibile apertura al bene. Sofferte figure, perché capaci di vivere la propria redenzione e nascita dell’uomo nuovo non rifuggendo, anzi accettando ed anche ricercando, l’espiazione della pena. Mi guardo bene dal presentarli come modelli, ma come monito sì: per tutti, perché ognuno di noi porta in  sé qualcosa di RASKOLNIKOV, DMITRIJ, del VISITATORE MISTERIOSO. 


Gaspare Mutolo, Volti
La storia di Gaspare Mutolo impressiona. Ex mafioso vicino a Totò Riina, killer e trafficante di droga, pentito, collaboratore di giustizia – con Falcone e Borsellino - è approdato al mondo dell’arte già negli anni della reclusione in carcere. Oggi è un uomo libero sotto il Servizio Sociale di protezione. Nel sito web a cui rimandiamo viene ben descritto il percorso di “perdizione” dentro la notte del male, il lento riemergere della coscienza che quel male riconosce ed espia, fino alla volontà di un “riscatto” che nella pittura ha trovato la via per una elaborazione interiore ed una comunicazione. Un racconto nel segno della speranza, rivolto soprattutto ai giovani che s’incamminano sulla via del crimine, perché sappiano che c’è sempre la possibilità di una seconda scelta e di una seconda vita.


giovedì 26 novembre 2015

"Abbiamo bisogno della libertà per impedire che lo Stato abusi del suo potere e abbiamo bisogno dello Stato per impedire l’abuso della libertà.”

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I PERICOLI DEL POTERE – PADRE ALBERTO MAGGI

Gesù mette in guardia la sua comunità e i suoi discepoli dal potere. 
Chi vive sotto la sfera del potere, sia perché lo detiene, sia perché vi aspira, o, peggio ancora, perché vi è sottomesso, è refrattario all’azione del Signore.
  1. a) Chi detiene il potere vede con fastidio un messaggio di un Signore che si mette a servizio degli altri.
    b) Chi aspira al potere vede come una minaccia il messaggio di Gesù che invita a farsi servo, volontariamente, per amore degli altri.
    c) La terza categoria è la più tragica. I sottomessi al potere vedono nel messaggio di Gesù un attentato, una minaccia alla propria sicurezza, perché il potere religioso toglie la libertà, ma rende veramente sicuri. 
Dal momento che appartieni ad una organizzazione religiosa tu non devi più pensare con la testa, devi soltanto eseguire quello che gli altri ti dicono, cioè diventare un perfetto killer, un perfetto criminale.
Nella storia dell’umanità le persone che hanno compiuto i crimini più gravi sono state persone obbedienti. 
Non c’è nulla di più pericoloso di una persona obbediente, perché chi obbedisce non ragiona con la propria coscienza, ma esegue il mandato di una persona che ritiene superiore. I grandi criminali dell’umanità, una volta accusati, si sono difesi dicendo che hanno eseguito gli ordini. 
Non c’è nulla di più criminale di eseguire gli ordini e non c’è nulla di più pericoloso di una persona obbediente perché non ragiona con la propria coscienza. 
Ma questo è il fascino della religione: ti toglie la libertà, ma ti dà la piena sicurezza.
Gesù dice “Attenti a questo lievito!”. 
Il potere, sia civile che religioso, domina ed è sempre perverso, qualunque sia la motivazione che si porta per ottenerlo o per esercitarlo.
– Padre Alberto Maggi – 
«Ci sono definizioni diverse per il processo con il quale un individuo si confonde nella massa o accetta di consegnarle parti di sé. E siccome noi siamo uomini di letteratura, ne sceglierò una conforme ai nostri interessi. 
Ho l’impressione che ci trasformiamo in massa nel momento in cui rinunciamo a pensare, a elaborare le cose secondo un nostro lessico, e accettiamo automaticamente e senza critiche espressioni terminologiche e un linguaggio dettatoci da altri. 
Io mi trasformo in massa quando cesso di formulare con le mie parole compromessi e scelte morali che sono disposto a compiere.»
– David Grossman – 
da: Raccontare una storia per salvare gli uomini, traduzione di Alessandra Shomroni, la Repubblica, 5 settembre 2007 
Karl Popper
"Abbiamo bisogno della libertà per impedire che lo Stato abusi del suo potere e abbiamo bisogno dello Stato per impedire l’abuso della libertà.” 

– Karl Popper –
 filosofo austriaco morto il 17 settembre 1994
“Ma prima o poi ci sarà una nuova generazione di giovani che svegliandosi dal torpore, nel quale il potere li ha intrappolati, rovisteranno nelle soffitte impolverate dei loro genitori e troveranno uno zaino e un sacco a pelo e a questo punto andranno “lungo la strada” a riprendere il cammino interrotto.”
– Jack Kerouac – 
Buona giornata a tutti. :-) www.leggoerifletto.it

“Amore guarda non con gli occhi ma con l’anima”

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William Shakespeare


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“Amore guarda non con gli occhi ma con l’anima”
*
(William Shakespeare)

Fiori di Poems

mercoledì 25 novembre 2015

Ho conosciuto in te le meraviglie...

Alda Merini

Originally posted on Fiori di Poems:
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“Ho conosciuto in te le meraviglie” (Alda Merini)
 
“Ho conosciuto in te le meraviglie
meraviglie d’amore sì scoperte
che parevano a me delle conchiglie

ove odoravo il mare e le deserte
spiagge corrive e lì dentro l’amore mi son persa come alla bufera
sempre tenendo fermo questo cuore
che (ben sapevo) amava una chimera”
*
(Alda Merini: da Le rime petrose)
Fiori di Poems

❤️❤ AUGURI❤️❤ Buon COMPLEANNO❤️❤




Tanti auguri a te...

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Trentanni son passati...
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   ed il tempo balla ...
con noi... balla con te:
non si ferma questo girotondo
...ma noi balliamo ancora.
BUON       COMPLEANNO         ISABELLA
..e noi balliamo ancora!

                                 TI FACCIO UN AUGURIO
usando le "parole" di un nostro caro amico ...

... spero ti possano donare...
 cose ch'io non ti so dire"






In questa sera placida,

seduto sotto gli alberi grandi e vecchi d'anni,

il mio pensiero corre a Te o compagna

di tante ore serene e spensierate.



Oh, possa il tempo mai mutar l'affetto

che il cuore mio ti porta!

poiché se grave

talvolta è il peso degli affanni umani,

già mi sembra più lieve

se diviso con te.



E se pure un giorno,

per altra via dovrai volgere i passi,

una parte di me verrà con te

sempre , dovunque andrai...



Alta nel cielo, su sopra il mio capo,

viva si è accesa già la prima stella,

ch'ella ti porti il mio saluto

e possa, col suo raggio gentile,

dirti le cose ch'io non ti so dire.


"Marcello" Davide Batistoni

 AUGURI DA GiuM@
 
 auguri da...


fonte:  w-il-suocero-centenario-auguri-arduino



( Rosi 91 Arduino 100 e il 6 & 7 Dicembre 2015 sono 92&101 )

GiuMaIsaTumblr_nxux0qQrV21s4937xo3_500
FLORETIADOMUS








florentiadomus.tumblr.com