State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

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State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

giovedì 17 maggio 2012

LAOGAI e le altre parole lette a Quello che (non) ho ...

Ho sentito per la prima volta la parola
laogai nella 3^ serata
 a Quello che (non) ho ...di Fazio & Saviano;
laogai è parola portata e letta da Herry Wu

Quello che (non) ho...<<< su La7




                                             Quello che non ho di Fabrizio De André

Quello che non sapevo ...
LAOGAI

DEFINIT HW

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Il laogai cinese è uno dei sistemi carcerari più repressivi e disumani al mondo.
  Da un lato serve come mezzo di repressione e di riforma del pensiero (spesso questo significa “lavaggio del cervello”), 
dall’altro garantisce un’immensa quantità di manodopera a costo zero che è fonte di ingenti profitti per il sistema carcerario e per il Partito Comunista Cinese (PCC).
I laogai sono almeno 1000, attivi e funzionanti. Sono campi di concentramento dove milioni di uomini, donne e bambini sono condannati ai lavori forzati.
Il termine “laogai” è un acronimo che in cinese significa “rieducazione attraverso il lavoro”: è impressionante quanto richiami la famosa scritta “Arbeit macht frei” che era posta all’entrata dei lagernazisti. In effetti, Mao Zedong inaugurò il sistema del laogai nel 1950, seguendo il modello leninista deigulag, come aveva già fatto lo stesso Hitler nel 1932.
 I lager nazisti, però, furono chiusi nel 1945, e i gulagsovietici sono in disuso già dagli anni ’90; invece i laogai cinesi sono tuttora operanti: dalla loro apertura sono state incarcerate da 40 a 50 milioni di persone e almeno 20 milioni vi sono morti

. 


Attualmente si ritiene che siano da 3 a 5 milioni i detenuti in questi campi; il 40% dei prigionieri nei laogai sono condannati a più di cinque anni di prigione, all’ergastolo o alla morte: la maggior parte sconta il carcere duro e i lavori forzati pur essendo accusati di reati minori. Il governo in Cina ha infatti potere illimitato e può tenere sotto controllo e arrestare le persone indiscriminatamente e arbitrariamente. Il fatto che il lavoro forzato dei prigionieri assicuri guadagni di milioni di dollari crea incentivi a incarcerare un numero sempre crescente di individui, a prescindere dalla loro colpevolezza.
Ma chi sono i detenuti? Soprattutto dissidenti, ridefiniti nel 1997 “minaccia alla sicurezza dello Stato”; tra questi si colloca chi professa una qualsiasi religione o chi fa parte di una struttura associativa, sindacato o partito, al di là dei limiti e delle strutture concesse dal PCC; chi “disturba l’ordine pubblico”, chi naviga liberamente in internet, chi parla in pubblico di democrazia e di diritti umani, o ancora i “cinesi-fantasma”, persone che sono sfuggite alle stragi della politica del figlio unico, e che quindi non hanno un’identità anagrafica.
http://www.laogai.it/


Perché questa realtà è così sconosciuta? Prima di tutto perché i laogai sono protetti dal segreto di stato, quindi è lo stesso governo cinese che censura e filtra le notizie. Infatti, appena il termine “laogai” ha cominciato a essere abbastanza noto all’estero, il governo cinese ha cambiato il nome di questi campi, definendoli genericamente “prigioni”. Per questo motivo anche gran parte della popolazione cinese è completamente all’oscuro di tali realtà.
Per cercare di diffondere nel mondo informazioni sulla dittatura cinese e sui laogai, nel 1992 l’attivista cinese, ora cittadino americano,  Harry Wu, ha fondato la Laogai Research Foundation. Harry Wu, nato a Shangai nel 1937, fu arrestato e rinchiuso in un laogai nel 1960 perché cattolico e perciò “controrivoluzionario”. Fu rilasciato nel 1979, diciannove anni dopo, e riuscì a emigrare negli Stati Uniti nel 1985. Successivamente fu di nuovo arrestato in Cina e rilasciato in seguito all’intervento del Congresso statunitense. Oggi tiene conferenze in tutto il mondo e scrive libri per rendere noto questo tema: recentemente è stato invitato anche a Trento, dove ha fatto un intervento sui laogai e sulla politica del figlio unico. Questo suo impegno lo ha portato a estendere la sua rete di conoscenze, che si sta rivelando utile alla causa che perora. Di riflesso, anche la sua fondazione è diventata un punto di riferimento per la difesa dei diritti della popolazione cinese. La Laogai Research Foundation ha raccolto testimonianze da ex detenuti e documentato le condizioni di lavoro assolutamente disumane. Ad esempio, i detenuti devono scavare in miniere di amianto senza alcuna attrezzatura di protezione, altri, invece, maneggiano acidi corrosivi senza guanti. In nome del massimo profitto non solo i prigionieri lavorano in modo da mettere in pericolo la loro vita, ma spesso, sempre secondo questa associazione, “rendono i prodotti stessi insicuri, pericolosi, di bassa qualità o addirittura letali”. Il problema è che essi vengono poi consumati da civili, sia cinesi che occidentali. Infatti, i laogai hanno spesso due nomi: uno è quello della prigione, uno dell’impresa per presentarsi sui mercati internazionali e stabilire rapporti con partner commerciali esattamente come una qualsiasi società di capitali.
Come si può immaginare, il tasso di mortalità in questi campi di concentramento è altissimo: secondo un’inchiesta condotta dalle Nazioni Unite, i prigionieri muoiono specialmente in seguito alle torture alle quali sono sottoposti, oppure a causa di suicidi o ancora per “incidenti” non accertati.
Pur avendo la Cina ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura già nel 1988 e sebbene sia stata più volte chiamata a dare spiegazioni davanti agli organi competenti dell’ONU, ancora oggi continuano le denunce di diverse associazioni umanitarie per gli abusi commessi durante gli interrogatori.

La Laogai Research Foundation Italia è impegnata in una campagna di informazione su questi campi di concentramento. Attualmente si batte contro il problema del lavoro forzato dei laogai e dei laboratori clandestini in Italia. Per questo è stata presentata in Parlamento una proposta di legge bi-partisan contro l’importazione e il traffico dei prodotti del lavoro forzato.

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Da Wikipedia & google ... e  C/o
ecco le altre parole del programma ...

I Monologhi di Roberto Saviano
Prima puntata
  1. Crisi
  2. Beslan
Seconda puntata
  1. Codice mafioso
  2. Primavera araba
  3. Testimoni di giustizia
Terza puntata
  1. Eternit
  2. Laogai
Le 18 parole che sono state lette durante la prima puntata:
Lunedì 14 Maggio 2012

Le 22 parole che sono state lette durante la seconda puntata:
Martedì 15 Maggio 2012
Le 14 parole che sono state lette durante la terza puntata:
Mercoledì 16 Maggio 2012


E le bellissime canzoni di Elisa
Prima puntata
  1. Father and son (Cat Stevens)
Seconda puntata
  1. One (U2)
  2. Bridge over troubled water (Simon & Garfunkel)
Terza puntata
  1. Hallelujah (Leonard Cohen)
  2. Redemption song (Bob Marley)
  3. Knockin' on heaven's door (Bob Dylan)
  4. Wonderful world (Sam Cooke)

NB:
Dopo Vieni via con me  (andato in onda su Rai 3 in quattro puntate dall'8 al 29/11  /2010)
Con Quello che (non) ho   Fabio Fazio e Roberto Saviano hanno fatto nuovamente  centro, GRAZIE da Giuliano.

venerdì 11 maggio 2012

W <> l'amore di una mamma <> W

L'amore di una mamma"
Un angelo scappò dal paradiso per trascorrere la giornata vagando sulla terra. Al tramonto decise di portarsi via dei ricordi di quella visita. In un giardino c'erano delle rose: colse le più belle e compose un mazzo da portare in paradiso. Un po' più in là  un bambino sorrideva alla madre. Poichè il sorriso era molto più bello del mazzo di rose, prese anche quello. Stava per ripartire quando vide la mamma che guardava con amore il suo piccolo nella culla. L'amore fluiva come un fiume in piena e l'angelo disse a se stesso: "L'amore di quella mamma è la cosa più bella che c'è sulla terra, perciò prenderò anche quello".
Volò verso il cielo, ma prima di passare i cancelli perlacei, decise di esaminare i ricordi per vedere come si erano conservati durante il viaggio. I fiori erano appassiti, il sorriso del bambino era svanito, ma l'amore della mamma era ancora là  in tutto il suo calore e la sua bellezza. Scartò i fior appassiti e il sorriso svanito, chiamò intorno a se tutti gli ospiti del cielo disse: "Ecco l'unica cosa che ho trovato sulla terra e che ha mantenuto la sua bellezza nel viaggio per il paradiso: L'amore di una mamma".
(fonte non specificata)
       >>> W LA MAMMA <<<

Dal blog di Gianna Il bene che in noi


Questa è una storia vera del sacrificio di una Madre durante il terremoto in Giappone.

Testimonianza dell'amore di una mamma



Di Don Ezio Coco




Regina Mundi
Festa della MammaMamma mia!

A tutte le mamme un GRAZIE speciale per aver accolto 
il mistero della vita, per averla accettata ed amato il figlio
 che hanno portato in grembo come una persona.
Esse si sono fatte guida del figlio, sostegno della sua

 crescita e punto di riferimento nel successivo cammino
 della vita.

Anche quando non sappiamo mostrare la nostra gratitudine,

 rimane sempre vero quel che si dice: che agli occhi 
dei figli il volto della mamma è sempre il più bello!

E anche quando siamo cresciuti e ci sentiamo forti

 e autonomi, la prima persona che chiamiamo quando
 ci sentiamo persi, è sempre la mamma: Mamma mia!
 E’ l’espressione più naturale e dolce che pronunciamo istintivamente.

Regina Mundi augura a tutte le mamme tanta gioia 

e le affida alle cure della "Mamma delle mamme": Maria. 
Cliccate accedere...
http://www.reginamundi.info/poesia/verginemadre.asp 


Vogliano i cortesi lettori concedere a me Salvo,
 webmaster di Regina Mundi, di ringraziare e
 dedicare in modo particolare questi meravigliosi versi,
 oltre che a tutte le mamme, all'infaticabile Caterina,
 grande madre ed insostituibile sostegno.

Se vuoi iscrivere qualche tuo amico alla newsletter: clicca qui

Da Reginamundi 


lunedì 7 maggio 2012

Juve >< sempre NB: aggiornato con l'addio di Alessandro

W La Juve é campione d'Italia
Grazieeeeeeee! Conte <> Grazie Pinturicchio o Pintoricchio  grazie ragazzi!




Aggiornato il 1 Luglio il ciao di DelPiero dal suo sito internet
Finisce qui

Finisce qui, il mio contratto con la Juventus scade oggi.

Non è una notizia, ma sapere che è “ufficiale” fa comunque effetto. Per me non è un momento triste, non c’è rimpianto né nostalgia. Non più. Perché in questi giorni ho avuto modo di ripensare a tutto quello che è successo nella mia ultima stagione in bianconero, poi di lì tornare indietro, e rivivere il più bel sogno che avrei potuto sognare.

Tutti i ricordi, tutte le gioie, tutti i trionfi e – per dirla tutta – anche qualche recente amarezza… oggi tutte queste immagini mi passano davanti e a un certo punto si appannano e si dissolvono in quell’abbraccio meraviglioso della mia ultima partita a Torino. Quella è la fotografia che racchiude tutto, l’istantanea che voglio portare sempre con me, quella che dal 13 maggio mi si è stampata nel cuore. Incancellabile.

Qualche tempo fa, prima di partire per le vacanze, ho svuotato il mio armadietto a Vinovo e, uscendo dal campo d’allenamento, mi sono fermato là dove per molti mesi mi avete aspettato voi per un una foto, un autografo, un saluto… sotto la neve, il gelo, la pioggia, il sole che picchia. Ma questa volta sono io a salutarvi e a  ringraziarvi, come voi avete fatto con me.

I giocatori passano, la Juventus rimane. Rimangono i miei compagni, ai quali auguro il meglio: tiferò sempre per loro. Rimanete soprattutto voi tifosi, che siete la Juventus. Rimane quella maglia che ho amato e amerò sempre, che ho desiderato e rispettato, senza alcuna deroga, senza sconti. Sono felice che altri dopo di me possano indossarla, anche e soprattutto la “10” che da quando esistono i nomi sulle maglie bianconere, ha sempre portato il mio. Sono felice per chi la indosserà l’anno prossimo, sono felice che da qualche parte – in Italia e nel mondo – qualcuno sta sognando di indossarla. E sarei orgoglioso che volesse ripercorrere la mia storia, come io ho fatto con altri campioni, altri esempi, altre leggende.

Da domani non sarò più un giocatore della Juventus, ma rimarrò per sempre uno di voi.

Adesso comincia un’altra avventura. E io sono carico come 19 estati fa.

Arrivederci, ragazzi. Grazie di tutto.

Alessandro


Di più, niente ... DelPiero




File:Alessandro Del Piero Juventus.jpg
Alessandro Del Piero
 TUTTOSPORT

Juventus campione d'Italia

con una giornata d'anticipo








30° SCUDETTO SUL CAMPO


 http://www.juventus.com/it


http://www.forzajuveblog.com/


Juventus F.C.
Calcio Football pictogram.svg
Juventusstemma.png
La vecchia SignoraMadama
La fidanzata d'ItaliaLe Zebre
I bianconeriLa Goeba
[La] Signora Omicidi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Da Wikipedia

Qualche blog sulla Juventus:


http://www.juventusclubdoc.it/

http://fcjuventustorino.blogspot.it/

www.vecchiasignora.com/

http://www.stefanodiscreti.blogspot.it/

http://www.forzajuve.org/

http://www.pianetajuventus.blogspot.it/

http://www.forzajuveblog.com/

http://www.juvefc.com/

http://juventusfunclub.oneminutesite.it/index.html


BLOG Sul calcio

http://www.dmoz.org/World/Italiano/Sport/Palle/Calcio/Societ%C3%A0/J/Juventus/

http://ilpalloneracconta.blogspot.it/


http://www.transfermarkt.it/it/juventus-f-c-/startseite/verein_506.html

La mia Juve ...

La Storia ...

IL TRIO MAGICO (1958-1961)



Sivori, Charles and Boniperti

Omar Sivori



Paolo Rossi, capocannoniere
con il Lanerossi Vicenza 77/78.

 Paolo Rossi Pallone d'oro.jpg Paolo Rossi ha vinto il Pallone d'oro 1982





Platini con il Pallone d'Oro nel 1985

Roberto Baggio



Roberto Baggio ai tempi del Vicenza







Marcello Lippi
Marcello Lippi.jpg



3 Scudetti con la Juve
           Esordio   di Alessandro  Del Piero
È la Juventus a destare le maggiori attenzioni: con l'arrivo in panchina di Marcello Lippi, che con uno spregiudicato modulo a tre punte (Baggio-Vialli-Ravanelli) rese la squadra bianconera fortissima fisicamente e atleticamente. Tra gli acquisti della Juventus figurano Ciro Ferrara, Paulo Sousa e Luca Fusi.
Tra i giovani ai nastri di partenza spiccano lo juventino Alessandro Del Piero e il romanista Francesco Totti, destinati entrambi a diventare vere e proprie "bandiere" dei rispettivi club.