“Lo pensavamo chissà come: rimase il Dio umile dei primi passi”. Con queste parole si apre la settimana sull’agenda di Romena, parole di Marco Pozza.
Con l’immagine di un agnellino ci siamo lasciati ieri alla messa.
Le parole del Battista ci hanno intenerito, ci hanno consegnato un Dio che addolcisce gli occhi, un Dio buono, da accarezzare, da coccolare. Anche noi diciamo di una persona buona: "E' mansueto come un agnellino!" e Dio si è mostrato al mondo come un agnellino, come un bambino, perché voleva che non avessimo paura di Lui. Se voleva che lo temessimo si sarebbe mostrato forte e potente. Ma che può farti un bambino?
Per nessun motivo al mondo si deve aver paura di Dio, e stai sicuro che se ti incute paura, non è Dio, non può essere Dio.
L’altra immagine per iniziare una nuova settimana nel modo più bello è Gesù pastore che porta un agnellino in braccio. Gesù porta ognuno di noi quando non ce la facciamo, quando la stanchezza è troppa, la sfiducia, il malessere e la pesantezza della vita sembrano soffocarci.
Ogni tanto allora oggi chiudi gli occhi e sentiti tra le braccia di Dio, che è come sentirsi tra le braccia di tuo padre o di tua madre quando ancora la vita era bimba. Al calduccio dell’amore ci si può lasciar andare e abbandonare. Vedrai la vita con occhi diversi, e ti fiderai!
Fra Giorgio Bonati
Nessun commento:
Posta un commento
... ROSES & ESPINE..