In cammino per nutrire la vita
“A cosa deve servire il cammino di questo anno speciale? A nutrire la nostra vita. Se di questo percorso dovessero rimanere solo pensieri, libri, qualche pagina di Internet, non sarebbe servito: occorre che i valori su cui ci impegneremo scendano in terra per nutrire le nostre pratiche quotidiane”.
Assumo questa pillola di saggezza del nostro Wolfgang Fasser per aprire su questo spazio del blog il racconto del percorso che in questi giorni è iniziato a Romena.
Un percorso di un anno e mezzo in cui cammineremo nel cuore delle otto parole che sono al cuore della nostra esperienza: umiltà, fiducia, libertà, leggerezza, fedeltà, perdono, tenerezza e amore.
Insieme alle parole di Wolfgang vi propongo anche una meravigliosa poesia di Nazim Hikmet, “Non vivere su questa terra come un inquilino”, che mi sembra vada nella stessa direzione.
E sulla scia dei pensieri di Wolfgang (che potete anche ascoltare qui sotto) e di questa poesia inizio, insieme a voi, questo viaggio…
Ragazzo mio,
io non ho paura di morire.
Tuttavia, ogni tanto
mentre lavoro
nella solitudine della notte,
ho un sussulto nel cuore,
saziarsi della vita vita, figlio mio,
è impossibile.
Non vivere su questa terra come un inquilino,o come un villeggiante stagionale.
Ricorda:
in questo mondo devi vivere saldo,
vivere
come nella casa paterna.
io non ho paura di morire.
Tuttavia, ogni tanto
mentre lavoro
nella solitudine della notte,
ho un sussulto nel cuore,
saziarsi della vita vita, figlio mio,
è impossibile.
Non vivere su questa terra come un inquilino,o come un villeggiante stagionale.
Ricorda:
in questo mondo devi vivere saldo,
vivere
come nella casa paterna.
Credi al grano,
alla terra,
al mare
ma prima di tutto
all’uomo.
Ama la nuvola,
il libro
la macchina,
ma prima di tutto
l’uomo.
Senti in fondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
della stella che si spegne,
della bestia ferita,
ma prima di tutto
il dolore dell’uomo.
Godi di tutti i beni terrestri,
del sole,
della pioggia
e della neve,
dell’inverno e dell’estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell’uomo.
alla terra,
al mare
ma prima di tutto
all’uomo.
Ama la nuvola,
il libro
la macchina,
ma prima di tutto
l’uomo.
Senti in fondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
della stella che si spegne,
della bestia ferita,
ma prima di tutto
il dolore dell’uomo.
Godi di tutti i beni terrestri,
del sole,
della pioggia
e della neve,
dell’inverno e dell’estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell’uomo.
Nazim Hikmet
Wolfgang Fasser: "In cammino per nutrire la vita"
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Rumi
Vieni, vieni, chiunque tu sia,sognatore, devoto, vagabondo, poco importa.Vieni, anche se hai infranto i tuoi voti mille volte.
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