State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

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State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

giovedì 22 ottobre 2015

– 39 “Messaggio per un’ aquila che si crede un pollo”.

– 39

Originally posted on chiediloamanu:
Per qualche giorno, nel mio count-down, propongo la lettura (a puntate) di uno scritto di Anthony de Mello e dal titolo
“Messaggio per un’ aquila che si crede un pollo”.
Questo primo capitolo lo dedico a Sem di http://www.paroladisem.wordpress.com che, per primo, qualche giorno fa mi ha parlato delle aquile che si credono polli.
Qualcuno di voi conoscerà questo scritto, qualcuno no… a qualcuno farà pensare, a qualcuno no…, a qualcuno piacerà e a qualcuno no…, qualcuno condividerà e qualcuno no… Non fa nulla.
Lo si trova in rete, se lo volete leggere subito per intero.
Buona lettura.
Spiritualità significa risveglio. La maggior parte delle persone, pur non sapendolo, sono addormentate. Sono nate dormendo, vivono dormendo, si sposano dormendo, allevano figli dormendo, muoiono dormendo senza mai svegliarsi. Non arrivano mai a comprendere la bellezza e lo splendore di quella cosa che chiamiamo esistenza umana.  Sapete, tutti i mistici – cattolici, cristiani, non cristiani, quale che sia la loro teologia, la loro religione  – concordano su una cosa: che va tutto bene. Sebbene regni il caos, tutto va bene.  Certo, è uno strano paradosso. Purtroppo, però, la maggior parte della gente non arriva mai a capire che tutto va bene, perché è immersa nel sonno. Ha un incubo. […] La prima cosa che voglio capiate, se davvero intendete svegliarvi, è che non volete svegliarvi. Il primo passo verso il risveglio è essere sufficientemente sinceri da ammettere di fronte a se stessi che non è piacevole… noi non desideriamo essere felici. Vogliamo altre cose. O meglio: noi non vogliamo essere felici incondizionatamente. Sono pronto a essere felice a condizione che abbia questo e questo e quest’altro.  Ma ciò equivale a dire al nostro amico o al nostro Dio o a chiunque: “Tu sei la mia felicità. Se non ho te, rifiuto di essere felice”.  E’ davvero importante capire questo meccanismo. Non riusciamo a immaginare di essere felici a prescindere da tali condizioni. E’ esattamente così.  Non riusciamo a concepire di poter essere felici senza di esse. Ci è stato insegnato a situare in esse la nostra felicità. Dunque, questa è la prima cosa da fare se vogliamo svegliarci, il che equivale a dire: se vogliamo amare, se vogliamo la libertà, se vogliamo la gioia, la pace e la spiritualità.  In questo senso, la spiritualità è la cosa più pratica di questo mondo. Sfido chiunque a pensare a qualcosa di più pratico della spiritualità per come l’ho definita – né pietà, né devozione, né religione, né adorazione, ma spiritualità – il risveglio, il risveglio! Osservate l’angoscia che regna ovunque, osservate la solitudine, la paura, la confusione, il conflitto nel cuore delle persone, conflitto interno, conflitto esterno. Immaginate che qualcuno vi dia la possibilità di liberarvi da tutto ciò.  Immaginate che qualcuno vi dia la possibilità di fermare quel terribile dispendio di energia, di salute, di emozioni che deriva da conflitti e da tale confusione. Vi piacerebbe?  Immaginate che qualcuno ci mostri la strada attraverso la quale potremmo giungere ad amarci davvero gli uni agli altri, essere in pace, essere immersi nell’amore. Riuscite a pensare a qualcosa di più pratico di tutto ciò? E invece c’è gente che ritiene che i grandi affari siano più pratici, che la politica sia più pratica, che la scienza sia più pratica.  Quale sarà mai il vantaggio materiale di mandare un uomo sulla luna, quando noi non riusciamo a vivere sulla terra? […] Niente è più pratico della spiritualità.  […] Sapete qual è il segnale del risveglio? E’ il momento in cui ci si chiede: “Sono io il pazzo, o lo sono tutti gli altri?” Davvero è così. Perché noi siamo pazzi. Il mondo intero è pazzo. Folli certificabili in piena regola! L’unico motivo per cui non siamo tutti rinchiusi è che siamo troppi. Dunque siamo pazzi. Viviamo basandoci su idee pazze riguardo l’amore, ai rapporti con gli altri, alla felicità, alla gioia, a tutto quanto. Sono giunto a credere che siamo pazzi al punto che, se tutti sono d’accordo su qualcosa, quella cosa è sicuramente sbagliata!  Ogni nuova idea, ogni grande idea, al suo inizio, era partita da una minoranza costituita da una persona. Quell’uomo di nome Gesù Cristo – minoranza costituita da una sola persona. Tutti dicevano qualcosa di diverso da quel che diceva lui. Buddha – minoranza costituita da una sola persona. Tutti dicevano qualcosa di diverso da quello che diceva lui. Credo che sia stato Bertrand Russel a dire: “Ogni grande idea, ai suoi inizi, è blasfema”. Mi sembra una spiegazione esatta e precisa. […]  Ogni volta che si rinuncia a qualcosa, ci si illude. Cosa ne dite? Ci si illude. A cosa si rinuncia? Ogni volta che si rinuncia a qualcosa, si rimane legati per sempre all’oggetto della rinuncia.  In India c’è un guru che dice: “Ogni volta che viene da me una prostituta , non mi parla d’altro che di Dio. Mi dice :”sono stufa della vita che faccio. Voglio Dio”. Ma ogni volta che viene da me un prete, non mi parla d’altro che di sesso”. Infatti, quando si rinuncia a qualcosa, si rimane vincolati a quella cosa per sempre.
(A. De Mello – continua)
By chiediloamanu
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andiamo in rete...

Dal blog: blublogpreziosa.blogspot.it
immagine web
 Padre Anthony de 



ANTHONY DE Mello
nacque il 4 settembre 1931 a Santa Cruz, un sobborgo di Mumbai in India. Entrò a far parte della Compagnia di Gesù a sedici anni neanche compiuti. Mandato dall’Ordine gesuita, viaggiò in parecchi paesi per studiare e principalmente in Spagna fu influenzato da diversi santi e scrittori mistici cristiani, in particolare da Teresa d'Avila e Giovanni della Croce.

In seguito fu mandato negli Stati Uniti per studiarepsicologia.
Ben presto divenne famoso per i suoi libri sulla spiritualità, che coniugavano la religiosità cristiana e orientale con i suoi studi di psicologia.
La sua fama di carismatico oratore crebbe sempre più e fu chiamato a condurre seminari e corsi di esercizi spirituali in tutto il mondo, esercitando una grandissima influenza sugli ascoltatori, a prescindere dal ceto, razza o religione di appartenenza.
Lo stesso De Mello confessò che l'origine della sua fede fu molto probabilmente legata alle esperienze della sua prima infanzia in India: durante quei primi anni, infatti, fu esposto sia alla tradizione indù, sia a quella buddista, che influenzarono grandemente il suo semplice cristianesimo. Durante l'ultima parte della sua vita, Anthony De Mello tenne corsi e ritiri soprattutto nel Centro Spirituale Sadhana, nei pressi di Bombay, centro di preghiera da lui stesso fondato.
Il termine sadhana (lett. "aspirante spirituale") presso la religione induista indica l' austera disciplina spirituale eseguita con regolarità e concentrazione, con lo scopo di ottenere Moksha, cioè la liberazione.
Qualunque sadhana aspira a conseguire la realizzazione della propria natura Divina, o quantomeno sconfiggere alcune delle tendenze interiori (ad es. rabbia, lussuria, ecc.) che ostacolano la crescita spirituale.
De Mello morì improvvisamente a New York, nel giugno del 1987, stroncato da un infarto, proprio mentre stava tenendo uno di questi corsi all'Università di Fordham.
Dopo la sua morte, la sua stella ha continuato a brillare e le raccolte delle sue lezioni e dei suoi discorsi sono state tradotte in tutto il mondo. Sempre più persone hanno potuto trovare ispirazione nel tesoro di saggezza del suo "pensiero positivo", che tramite un umorismo coinvolgente ed efficaci riferimenti al vangelo, comunica un’intensa gioia di vivere.
Nel 1998, già dopo la sua morte, alcune delle opinioni espresse nei libri di De Mello furono dichiarate incompatibili con la fede cattolica da parte della Congregazione della Dottrina della Fede, comunque gli scritti di De Mello rimasero comunque disponibili anche in molte librerie cattoliche.

Fra bestseller più di successo dell’oratore gesuita ricordiamo: "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo"(Piemme, 1996); "Istruzioni di volo per aquile e polli"(Piemme, 1996); "Dove non osano i polli" (Piemme, 1997);"Brevetto di volo per aquile e polli" (Piemme, 1998).

"Preghiera, amore, spiritualità, 
religione significano liberarsi dalle illusioni. 
 Una volta abbandonate le illusioni, 
il cuore è libero, fiorisce l'amore. 
Allora sarete felici. Allora sarete trasformati. 
Solo allora saprete chi è Dio."



Caos - da Messaggio per un'aquila che si crede un pollo - Anthony De Mello


NB: De Mello e la Chiesa 
nota più sintetica [3]:
« I libri di Padre Anthony de Mello sono stati scritti in un contesto multi-religioso per aiutare i fedeli di altre religioni, agnostici ed atei nella loro ricerca spirituale, e non erano intesi dall'autore come istruzioni per i fedeli cattolici nel dogma o nella dottrina cristiano-cattolica.[4] »

Ferma restando la censura della Notificazione della CdF, gli scritti di De Mello rimasero comunque disponibili anche in molte librerie cattoliche, venendo sempre letti e rispettati da numerosi cattolici e da fedeli di altre denominazioni cristiane.[3]

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