State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

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State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

giovedì 8 ottobre 2015

“Le lacrime del deserto”


“Le lacrime del deserto”
Un missionario, appena arrivato a Marrakech, decise che tutte le mattine avrebbe fatto una passeggiata nel deserto che si estendeva oltre la periferia cittadina.
Durante la sua prima camminata, notò un uomo sdraiato sulla sabbia: accarezzava il suolo con una mano e vi teneva l’orecchio appoggiato sopra.
« E’ un pazzo» si disse. Ma la scena si ripeté giorno dopo giorno.
Trascorso un mese, incuriosito da quello strano comportamento, il missionario decise di rivolgersi all’uomo. Gli si inginocchiò accanto e, con molta difficoltà, giacché non parlava ancora l’arabo fluentemente, domandò: «Cosa sta facendo?»
«Tengo compagnia al deserto e lo consolo per la sua solitudine e le sue lacrime.»
«Non sapevo che il deserto piangesse.»
«Piange tutti i giorni. Ha un sogno: quello di rendersi utile all’uomo e trasformarsi in un immenso giardino, dove poter coltivare cereali e fiori, e allevare montoni.»
«Le chiedo una cortesia: dica al deserto che svolge la sua missione assai bene,» replicò il missionario.
«Ogni volta che mi ritrovo a camminare qui, comprendo la vera dimensione dell’essere umano: il suo spazio aperto, infatti, mi permette di capire quanto siamo piccoli di fronte a Dio. Quando guardo la sua sabbia, immagino i milioni di persone che sono state create uguali, e penso che non sempre il mondo si è dimostrato giusto con ciascuna di esse. Le sue montagne

mi aiutano a meditare. Quando vedo il sole sorgere all’orizzonte, la mia anima si colma di gioia e io mi sento più vicino al Creatore». Il missionario si allontanò e fece ritorno alle sue faccende quotidiane. Fu davvero enorme la sua sorpresa quando, l’indomani mattina, incontrò l’uomo nello stesso posto e nella medesima posizione.

«Ha riferito al deserto tutto ciò che ho detto?» domandò.
L’uomo annuì. « E nonostante questo, continua a piangere?» «Sì. Posso udire ogni suo singhiozzo.

Adesso piange perché ha trascorso migliaia di anni pensando di essere completamente inutile e ha sprecato tutto questo tempo imprecando contro Dio e contro il proprio destino.»

«Ebbene, ditegli che, malgrado abbia una vita molto più breve, anche l’essere umano passa molti dei suoi giorni reputandosi inutile. Di rado, scopre la ragione di quel suo destino e pensa che Dio sia stato ingiusto con lui. Poi, quando un qualche avvenimento gli mostra finalmente la ragione per cui è nato, crede che sia troppo tardi per cambiare vita, e continua a soffrire. E, come il deserto, si sente in colpa per il tempo perduto.»
«Non so se il deserto ascolterà queste giustificazioni,», disse l’uomo. «Ormai si è abituato al dolore e non riesce a vedere le cose in maniera diversa.»
«Allora è arrivato il momento di fare quello che io faccio sempre quando ho la sensazione che le persone abbiano perduto la speranza. Pregare. Sì, pregheremo.» Si inginocchiarono entrambi e pregarono. Uno si voltò verso la Mecca perché era musulmano; l’altro congiunse le mani e le portò al petto perché era cattolico. Pregarono, rivolgendosi ciascuno al proprio Dio – che è sempre stato lo stesso, anche se si insiste a chiamarlo con nomi differenti.
Il giorno successivo, quando il missionario fece la camminata mattutina, l’uomo non c’era più. Nel luogo in cui era solito abbracciare la sabbia, il suolo appariva bagnato, giacché era sgorgata una piccola fonte. Nei mesi successivi, la sorgente si fece più copiosa, e gli abitanti della città vi costruirono intorno un pozzo. I beduini chiamano quel posto il “pozzo delle lacrime del deserto“.
Dicono che tutti coloro che ne berranno l’acqua riusciranno a trasformare la ragione della propria sofferenza in motivo di gioia.
E finiranno per trovare il proprio destino.

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Come lacrime
https://chiediloamanu.wordpress.com/2015/10/08/sul-treno-8-ottobre/

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