Il discorso della montagna
Guai a voi, se tutti gli uomini parleranno bene di voi, perché così fecero anche i loro padri con i falsi profeti. Lc. 6,26
Pochi giorni dopo la sua elezione (13 marzo 2013), appena si è capito dai gesti e dalle parole, quali potevano essere le intenzioni del nuovo Vescovo di Roma, sono iniziate le critiche, ma forse dovremmo chiamarle più propriamente gli attacchi, alla sua persona, alle sue scelte, al suo magistero.
Già il 2 aprile 2013, Luigi Accattoli sul “Corriere della Sera” doveva registrare Le prime critiche dei siti conservatori agli strappi liturgici, intanto proseguivano le più disparate punzecchiature o diffamazioni (dalla scarsa preparazione teologica, alla collusione con la dittatura argentina, al non interpretare il ruolo di Pontefice, …), tanto che la francese Conférence catholique des baptisé(e)s francophones (Ccbf) pubblicava, il 23 settembre, un comunicato stampa con l’inequivocabile titolo “Fiducia a papa Francesco”.
Nei mesi successivi i critici venivano allo scoperto con vari interventi, tra questi: Gnocchi e Palmaro con un lungo articolo, apparso su “il foglio” del 9 ottobre, dall’esplicito titolo Questo papa non ci piace; Pietro De Marco, il 2 ottobre, con lo scritto ospitato in “Settimo Cielo” (blog del vaticanista Sandro Magister) e titolato Un messaggio allo stato liquido.
Da allora c’è stato un continuo ritorno sul tema dell’opposizione all’azione riformatrice di papa Francesco, da parte di vaticanisti e di specialisti. Il dibattito si è poi particolarmente animato a proposito del Sinodo sulla famiglia.
Un’ultima conferma di come la questione non sia l’invenzione di un’informazione sempre alla ricerca di scoop e di gossip è stato l’articolo di Vittorio Messori apparso sul “Corriere della Sera” la viglia di Natale dello scorso anno.
Intervenire in questo tormentone che dura ormai da un anno e mezzo è difficile, da un lato, perché si rischia di venire iscritti alle categorie dei favorevoli o dei contrari, dall’altro, perché si può scendere al piano della portineria nel quale spesso si colloca lo scontro. Non si può però nemmeno far finta che nulla stia accadendo, riteniamo sia più utile farsi un’idea precisa della realtà per “capire” invece di nascondere la testa sotto la sabbia della paura delle divisioni.
Per questo come Viandanti e come Rete dei Viandanti scegliamo due vie.
La prima, è quella di documentare in questa pagina gli interventi a partire dall’articolo natalizio di Messori, convinti che la cosa migliore sia sempre quella di ragionare e giudicare con la propria testa in modo documentato.
La seconda, è quella di non tacere e di dire una parola precisa e rispettosa, che affidiamo al documento “Guardare con gli occhi limpidi la realtà della Chiesa” che apparirà anche come editoriale di questo sito. [f.f.]
Vittorio Messori
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don Paolo Farinella
Viandanti e Rete dei Viandanti
Articoli e commenti - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - -
1. Luis Badilla
(ilsismografo.blogpost.it, 25 dicembre 2014)
2. Luigi Alici [già presidente dell'Azione cattolica italiana]
(Dialogando/luigialici.blogspot.it, 26 dicembre 2014)
3. Luigi Sandri
4. Gabriele Ferrari sx [già superiore generale missionari saveriani]
(Vita Trentina, 30 dicembre 2014)
5. Peter Popham
vendetta dei veterani del Vaticano per le riforme nella Chiesa
(www.independent.co.uk, 1 gennaio 2015)
6. Avvenire
(Marco Tarquinio risponde alle lettere al direttore, 2 gennaio 2015)
7. Luigi Ciotti
(la Repubblica, 3 gennaio 2015)
8. Andrea Grillo
(Come se non/grilloroma.blogspot.it, 3 gennaio 2015)
9. Leonardo Boff
(Corriere della Sera, 4 gennaio 2015)
10. Vittorio Messori
(Corriere della Sera, 5 gennaio 2015)
11. Giulio Albanese
12. Franco Monaco
(Corriere della Sera, 7 gennaio 2015)
13. Vittorio Messori
14. Raniero La Valle
15. Luca Maria Negro
16. Carlo Ossola
17. Matteo Truffelli
18. Enzo Bianchi
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