State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

martedì 27 giugno 2017

L'Amore non fa rumore suona la musica dell'anima. L'Amore si nutre: con sguardi, con silenzi, con piccole carezze. L'Amore si ripara: dall'invidia, dalla ferocia, dall'indifferenza. L'Amore non ha fretta: vive nell'umido tepore dell'attesa, della presenza.


>>>   L’abbraccio… 
un abbraccio comunica, accoglie, condivide…
Da “La realtà sa di pane” (L.Verdi)
“Arrivo in un villaggio, nel cuore della Bolivia, che ormai è sera, saluto la gente protetta da capanne di rami e fango, sul fuoco tegami di ferro e terracotta con quel poco di sempre che basta appena a un giorno. Intingo in un tegame un pezzo di pane e trovo un angolo per sdraiarmi, mi adagio sulla notte. Al mattino mi alzo presto, vado verso il fiume per lavarmi la faccia. Mentre sono lì mi viene incontro un bambino bellissimo e vivace con la faccia sporca e i vistiti di stracci, mi guarda, mi si butta al collo e sussurra: “Ti voglio bene!”. Comincio e piangere, un impasto di dolore e gioia, come il partorire di un figlio. Quell’abbraccio e quelle parole mi hanno cambiato la vita più di mille prediche, libri o incontri, confermandomi che il cambiamento avviene quando meno te lo aspetti e quando ti lavi la faccia per tornare bambino. Ormai sono tanti anni che qui a Romena, offriamo un abbraccio a chiunque arriva e riparte. Abbracci con la voglia di stringersi e di riconoscersi, senza chiedere troppo il perché e il come. Quando abbraccio provo ogni volta a chiudere gli occhi e ad abbracciare come quel bambino, povero, semplice e consapevole, cercando davvero di essere quello che sono. Un abbraccio che non si esaurisca nella sua forza emotiva o nel suo abbandonarsi, che non sia un inciso, una parentesi, ma punto di partenza e di arrivo di ogni incontro. Un abbraccio consapevole che ti purifichi e ti renda più vero. Dietro questi abbracci ho trovato uomini e donne in fuga da se stessi che cercano cose sempre nuove, che poi in realtà scoprono antiche come le montagne; che evitano la cosa meno piacevole che è la conoscenza chiara di sé. Ho percepito in loro una vitalità ed un’energia dispersa nell’affannosa ricerca di pace. Pace che non si ottiene nell’agitazione, ma nel trasformare questa energia in un agire creativo. Ma ho anche trovato chi, purificato dall’egoismo e soprattutto dall’orgoglio, diventa capace di eroismi, di profezie e di originalità. L’uomo che da chicco arriva appena a diventare spiga, ma anche l’uomo che ha il coraggio di passare il fuoco e diventare pane. Dopo tutti questi anni so bene che il meglio non è alle nostre spalle, ma è ancora davanti a noi e che quella casa accanto alla Pieve ha i lineamenti e l’espressione del nostro volto e che non ci sarà un domani migliore della nostra faccia. Cerco di essere sensibile alle novità di ogni giorno e di ogni persona che incontro, lotto tanto con me stesso per cercare di essere una presenza delicata, sapendo che nessun uomo ti permette di varcare la sua soglia se non ti sei ripulito dalla polvere dell’orgoglio e non sei giunto ad una dolcezza matura. “Entra, ti aspettavamo da tempo”, questo vorrei sentisse ogni persona che passa di qui. Può essere un amico o un estraneo, una persone forte o debole, chiunque sia vorrei sentire la responsabilità di ciò che possiamo far nascere in lui. Accogliere chi ha perduto parte di sé, offrendogli l’attenzione del cuore, come ad un figlio stanco a cui non cerchi tanto di fare il bene, ma di volergli bene. Ascoltando. Abbraccio all’interno del quale il nostro ordinario diventa straordinario, all’interno del quale le nostre e le altrui fatiche diventano speranza, all’interno del quale la contaminazione evangelica della nostra vita diventa vera dinamica perché vissuta all’interno di un rapporto d’Amore.
03_7-La-realta-sa-di-pane
      Luigi Verdi

Amami...  Antonio Salis

L'Amore non fa rumore
suona la musica
dell'anima.
L'Amore si nutre:
con sguardi,
con silenzi,
con piccole carezze.
L'Amore si ripara:
dall'invidia,
dalla ferocia,
dall'indifferenza.
L'Amore non ha fretta:
vive nell'umido tepore
dell'attesa,
della presenza.
(Vincent Navire)

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