Afa d’estate
ALBERTO MONDADORI
AIUTAMI...
M’impigra afa d’estate
in fastidio d’immobile aria
che dissimili insetti
non incrinano.
Ma tu,
ilare nella gonna gialla,
a tenerezza inviti
insinuante
che arsura addoppia
e voglia di bere alle tue labbra.
Sorride la tua bocca
d’infinito
mentre m’ascolti
monotono lagnarmi di stanchezze
cui stagnante calura
indifferenza accresce.
in fastidio d’immobile aria
che dissimili insetti
non incrinano.
Ma tu,
ilare nella gonna gialla,
a tenerezza inviti
insinuante
che arsura addoppia
e voglia di bere alle tue labbra.
Sorride la tua bocca
d’infinito
mentre m’ascolti
monotono lagnarmi di stanchezze
cui stagnante calura
indifferenza accresce.
Meina, luglio 1945
(da Quasi una vicenda, Mondadori, 1957)
.
L’afa di questi giorni di luglio, portata dall’anticiclone delle Azzorre, è davvero insopportabile, per la sua intensità e per la sua straordinaria durata. Ho preso un libro di poesie dallo scaffale e me lo sono portato sulla terrazza inseguendo un refolo di vento come il poeta Alberto Mondadori (1914-1976), capace di trasformare un pomeriggio di un luglio afoso in un canto d’amore.
.
VLADIMIR VOLEGOV, “PEONIES VIOLET”
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LA FRASE DEL GIORNO
Caldo e Luglio, due gemelli nati per far soffrire la gente.
LA FRASE DEL GIORNO
Caldo e Luglio, due gemelli nati per far soffrire la gente.
fonte: Il canto delle sirene
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