Strisce di sangue colorano l’orizzonte. Sembra far fatica, sembra sudar sangue l’alba stamane per farsi vicina, per vincere il buio.E’ il compleanno di Seba, e sarà lui che da lassù intinge il pennello e colora l’inizio, per ricordarmi che la passione è la cosa più importante della vita, ciò che da luce e sapore ad ogni giorno.Avete mai assaggiato le vostre lacrime? Sia che siano di gioia che di dolore, sono salate uguali. E’ come dire che le emozioni che viviamo sono come il sale che produciamo noi stessi. Forse Gesù ci sta dicendo che non ‘saliamo la vita’ quando le emozioni, i sentimenti, non li lasciamo più vivere, venir fuori, esprimersi, quando diventiamo freddi, insipidi!“Quando senti qualcosa che ti fa vibrare il cuore, non domandarti mai cosa sia, ma vivilo sino in fondo, perché quel brivido, quella sensazione si chiama Vita”. (Alda Merini)Che bella la stima, la fiducia ne¬gli uomini che Gesù comunica, ricordandoci che siamo luce, che non dobbiamo sforzarci per esserlo. La candela non deve sfor¬zarsi, se è accesa, di far luce, è la sua natura. La luce è il dono naturale del discepolo che respira Dio. I nostri occhi sono la nostra luce, da lì si può guardare l’anima: prendiamoci il tempo oggi di guardarci negli occhi, ogni giorno è così prezioso.Poi, se non è chieder troppo, sappiamo andar oltre, come quando ci si bacia, e gli occhi naturalmente si chiudono: si accende un’altra luce. Alla fine è come stiamo nell’anima che conta.
fra Giorgio Bonati
Guidami tu candida luce...
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