Mancini: Umile è chi fa la propria parte senza calcoliby romenablog |
Roberto Mancini, filosofo appassionato e scrittore, in questo libro ci porta nel cuore di un parola che probabilmente non abbiamo capito o conosciuto nella sua interezza ("Si pensava di conoscere cosa fosse la misericordia - scrive Alberto Maggi nella sua introduzione- ma ci voleva Roberto Mancini per farcela vedere.") E nel parlare di misericordia Mancini dedica anche alcuni passaggi alla parola Umiltà, anticipandoci così alcuni dei concetti che svilupperà domenica. Leggiamoli insieme...
Mancini: Umile è chi fa la propria parte senza calcoli
La persona umile è quella che si ricorda del valore degli altri, delle relazioni, della comunione, e non ha alcun bisogno di primeggiare.
L’umiltà permette di decentrarsi volentieri, di aprire il cuore all’incontro con chiunque, di scegliere di stare con i “piccoli” (che per qualsiasi motivo sono ritenuti inferiori dall’ordine sociale vigente) prendendo la parola per difenderli e per delegittimare le menzogne dei potenti.
L’umiltà rende disponibili a costruire la convivenza partendo dal fondo e dai margini della società, senza illudersi che ci siano scorciatoie assicurate dalla tecnologia, dal denaro, dal comando. Porta a servire la giustizia che restituisce diritti e che guarisce persone e situazioni, senza più pensare di restare in alto per “aiutare” chi sta in basso.
Per effetto di un riflesso residuale della logica della potenza, di solito per impegnarci a favore della trasformazione della società e della vita pretendiamo di sapere prima come andrà a finire e di avere la garanzia del buon esito.
La persona umile assume un atteggiamento molto diverso: è disposta a fare la propria parte senza calcolare preventivamente fin dove potrà arrivare, pur sapendo che non vedrà il risultato finale del suo impegno.
Roberto Mancini
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