le forze e i sentimenti affaticati,
salva ciò che puoi dalla disattenzione dei giorni,
disarma la violenza impastata di egoismo e paura
finché un’onda spezzi in due la rete in un punto di luce.
Quando entri in una città ascolta
da ogni parte la fame inesauribile di rinascere.
Ascolta l’affetto della notte che libera forze segrete
e la pietà di Dio che veglia ciò che dorme.
In questa Babilonia, luogo del respiro trattenuto,
ascolta come la melodia del vento non tace.
Quando entri in una città dona pace,
ci sono parole e gesti che scioglieranno i nodi,
tenerezze che apriranno le case alle colombe,
frecce di sogni che cuciranno il vento alla luce,
un amore che chiederà perdono alle bellezza.
salva ciò che puoi dalla disattenzione dei giorni,
disarma la violenza impastata di egoismo e paura
finché un’onda spezzi in due la rete in un punto di luce.
Quando entri in una città ascolta
da ogni parte la fame inesauribile di rinascere.
Ascolta l’affetto della notte che libera forze segrete
e la pietà di Dio che veglia ciò che dorme.
In questa Babilonia, luogo del respiro trattenuto,
ascolta come la melodia del vento non tace.
Quando entri in una città dona pace,
ci sono parole e gesti che scioglieranno i nodi,
tenerezze che apriranno le case alle colombe,
frecce di sogni che cuciranno il vento alla luce,
un amore che chiederà perdono alle bellezza.
Sogno una città che accoglie, una città coraggiosa,
che riscaldi, che si commuova, che ispiri,
perché qui cresce il pane della mia vita.
che riscaldi, che si commuova, che ispiri,
perché qui cresce il pane della mia vita.
Milano, 2 marzo 2012
Ieri ho avuto la fortuna di ascoltare don Luigi Verdi, qui a Milano: una lettura biblica, a partire dal brano di Babele (Genesi 11, 1-9) e una riflessione su “Un alfabeto per la città: l’ascolto e il dialogo” (qui* il podcast con l’audio dell’intervento).
Come sempre, moltissime suggestioni e tre spunti per tornare a essere “monaci” (unificati) nella città: l’ascolto, l’attenzione; tornare sensibili, umani, saper vivere in ogni spazio, con grande armonia; il respiro, il diritto al soffio, all’alito, seguendo il significato che la cultura latinoamericana dà al respiro, come soffio della vita.
Tutti i partecipanti all’incontro hanno ricevuto in dono un cartoncino con una poesia di Gigi, don Luigi, dedicata a quest’occasione. Ho pensato di trascriverla qui, per condividerla con tutte le persone che visiteranno il mio blog.
NB:
il podcast con l’audio non funziona!
e ho aggiunto il video:
e ho aggiunto il video:
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