PROMEMORIA X IL MERCOLEDÌ DELLE CENERI…C’È SEMPRE UNA LUCE … DA GIROBLOGGANDO
AMORE (8)
«Non un crocifisso, ma il vuoto, il risorto, l’infinito.
Unica eredità: l’oro nelle ferite».
Tabernacolo foto di Lusi
La canzone del Maggio - De Andrè - versione originale+intro
Fabrizio De Andrè
Foto Lusi
Un porto di terra
Vieni, vieni, chiunque tu sia,
sognatore, devoto, vagabondo, poco importa.
Vieni, anche se hai infranto i tuoi voti mille volte.
Vieni, vieni, nonostante tutto, vieni.
Rumi
Icona Giuseppe e Maria
FRATERNITÀ DI ROMENA <<< BLOG
sala “Il Mandorlo”. Don Luigi Verdi ci spiega perchè ha voluto
questo spazio la scelta di riprodurre un grande mandorlo fiorito,
copia dell’opera di Van Gogh.
C’è sempre una luce …
Ho sulla pelle i segni di ogni mia crisi e so bene quanto sia lunga e quanto, come una paura incantata, mi avvolga. Arduo capire che in quella paura a volte si realizza l’incanto e che è nella profondità della notte che si accende la luce. Se vogliamo vedere al di là della notte non possiamo provare a misurarla, possiamo solo penetrarla con la speranza e rimanere disponibili all’idea che nessuna notte sia solo notte, ma che sia anche altro. Quando sei in crisi tutto sembra contraddire questa visione e ti rimane solo l’estremo coraggio di portare la tua mente, il tuo corpo, la tua anima a sperare contro ogni speranza. Ho sempre ritenuto ogni crisi non una rovina, ma un’occasione. Ma lo è solo se restiamo fedeli e aperti, se rimaniamo, nonostante la durezza della prova, terra che sogna, sapendo che sorgerà prima o poi in noi la luce di una risposta alla nostra ombra. Solo una terra ben lavorata può diventare terra propizia, ci dicono i contadini. Per questo paradossalmente un tempo di difficoltà e sconvolgimenti può rivelarsi come il tempo più adatto a una nuova nascita: ogni parto è preceduto dalle doglie, ogni nuova illuminazione o crescita sconta la propria stagione all’inferno, ogni passaggio di iniziazione è scandito dal ritmo di notti oscure. E mi piace pensare che ogni crisi abbia l’effetto dei sassi di Pollicino che, nel folto del bosco, riescono sempre a indicare la strada. Ogni crisi ci permette allora di elevarci al di sopra della superficie del mondo, per scorgere le cime inviolate che la nebbia nasconde a coloro che vivono nella pianura. “Davanti a me hai aperto un varco” (Salmo 31,9). Viene un giorno in cui, dentro la tua penombra o nel tuo labirinto, si apre un varco inaspettato che ti indica il senso dentro il non senso. Nel profondo della notte, nel buio della crisi, c’è sempre una luce verso cui andiamo, o che viene verso di noi.
don Gigi (Luigi Verdi)
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