State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

domenica 7 gennaio 2018

L’Epifania ci insegna che ognuno ha la sua stella speciale nel cielo. Quella che illumina il nostro cammino, conosce già il nostro destino.

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A. Curnetta

Uomini e Profeti Rai Radio3

Narrazioni: Theologumeni - la nascita, il tempo, la stella

Con Enzo Bianchi e Marinella Perroni
Nella prima domenica del 2018, il giorno dopo l’Epifania, Marinella Perroni, biblista del Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo di Roma e Enzo Bianchi biblista e fondatore della comunità monastica di Bose, continuano e concludono la loro riflessione sui “theologumeni”: questa volta, la stella. Anche per quanto riguarda la stella significati diversi si addensano su questa immagine: la stella che guida i Magi è anche quella che orienta Erode nei suoi propositi assassini. Ma la stella è anche segno di consolazione per tutti.

Letture di Patrizia Hartman

Le letture sono :

Matteo 2,1-2.7-12
Natalia Ginzburg, Le piccole virtu', Einaudi
Anna Maria Ortese, Corpo celeste, Adelphi
ReMagi
Dal vangelo secondo Matteo
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele”». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra».

Uomini e Profeti  RaiRadio 3

Etty Hillesum. Eppure, la vita

Con Gabriella Caramore e Lorenzo Pavolini, Nadia Neri, Luciana Breggia, Simon Levis Sullam, Klaas Smelik
“Se non sapremo offrire al mondo impoverito del dopoguerra nient’altro che i nostri corpi salvati a ogni costo, e non un nuovo senso delle cose, attinto dai pozzi più profondi della nostra miseria e disperazione, allora non basterà. Dai campi stessi dovranno irraggiarsi nuovi pensieri …” Questo è un frammento di una delle Lettere che Etty Hillesum scriveva ai suoi amici dal campo di smistamento di Westerbork, nel 1942. È una questione che ci accompagna ancora, ogni volta che si ripropone il tema di come “fare memoria” dopo la Shoà e le innumerevoli Shoà della storia. In questo speciale proveremo a seguire gli interrogativi che sgorgano dalla lettura di queste lettere, tentando anche di ricostruire la breve vita di Etty Hillesum, la ragazza olandese che morì deportata ad Auschwitz con la famiglia all’età di ventinove anni, e che ci ha lasciato testimonianza di una vita intensissima vita spirituale e affettiva.
Questa puntata di Uomini e Profeti inaugura la lettura che verrà fatta del Diario di Hillesum in Ad alta voce nel mese di gennaio.

Interventi in studio di Lorenzo Pavolini, Nadia Neri, Luciana Breggia, Simon Levis Sullam, Klaas Smelik.

Vedi anche il ciclo di “Uomini e Profeti”:
"Un ardore elementare. Etty Hillesum, tra le baracche e il fango, 1941-43"
di Gabriella Caramore
15, 22, 29 giugno 1996

Musica:
Ludvig van Beethoven, Quartetto op.59 n.1
Franz Schubert, Quintetto d'archi  in Do maggiore op. 163
Hugo Wolf, Quartetto d'archi in re minore
approfondimento
Non erano tre, non erano re, non si chiamavano Gaspare, Melchiorre e Baldassarre e non seguivano una “stella cometa”

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