Marie-toi et sois soumise!
Traduzione dell’intervista apparsa su L’Homme Nouveau (Grazie a Giuseppe Gerbore per la traduzione)
di Marie d’Armagnac
“Marie-toi et sois soumise”! Provocatorio, ma ispirato a San Paolo, questo è il titolo di un saggio di una giornalista italiana. Il suo libro è stato pubblicato in Spagna dall’arcivescovo di Granada, messo in discussione da “Marianne” (numero 868, dal 7 al 13 dicembre). Risposta dell’autrice, Costanza Miriano, in questa conversazione concessa a “L’Homme Nouveau”.
HA PUBBLICATO UN LIBRO DAL TITOLO PROVOCATORIO. DI CHE SI TRATTA?
Costanza Miriano: Il libro si intitola “Sposati e sii sottomessa”, è una serie di lettere destinate ad amiche sui temi del matrimonio, della femminilità, dell’identità maschile e femminile, dell’educazione. Telefonando ad una amica che non si decideva a sposarsi, mi sono resa conto che le sue obiezioni al matrimonio riflettevano quelle di tutti. Ho capito anche che il fatto di non impegnarsi “per sempre” la rendeva profondamente infelice. Questo libro ha iniziato con 800 copie. Ci sono state in seguito due ristampe ed è diventato un modesto fenomeno editoriale in Italia. Il mio libro è stato tradotto in Spagna e Polonia. Le versioni francese (prevista per le Edizioni de l’Emmanuel per metà 2014) e portoghese sono in corso di traduzione.
COME SPIEGA QUESTO SUCCESSO IN ITALIA?
Veramente, non me lo spiego! In realtà ho letto così tanti libri sul matrimonio, ho voluto farmene interprete. Mi sono vista più come una traduttrice che come una scrittrice. Come se avessi voluto tradurre la saggezza dell’insegnamento della Chiesa sul matrimonio, in un modo accessibile e comprensibile, per esempio ai miei colleghi del TG3 (la televisione più a sinistra), che sono molto lontani dal discorso ecclesiale sul matrimonio. Non ho mai pensato di aver detto o scritto qualcosa di provocatorio. Può darsi che il fatto di utilizzare quel linguaggio fosse necessario. Ho incominciato ad aderire all’invito di gruppi, associazioni, parrocchie, il passaparola ha funzionato. Oggi sono invitata un po’ ovunque in Italia, in Spagna. Non credo che la fede si trasmetta con un sol libro, ma anche grazie a questo passaparola. Abbiamo bisogno, per aiutarci, di testimonianze, di vedere delle persone incarnate. Credo di essere una persona ultra normale e cerco di incarnare, con le mie cadute, tutto ciò che la Chiesa ci dice, nella sua grande saggezza materna. Tutti le persone che mi hanno scritto si ritrovano in questo libro. Spero di aver dato un po’ di coraggio a tutte queste donne cattoliche.
COSA E’ SUCCESSO IN SPAGNA ALLA PUBBLICAZIONE DEL SUO LIBRO?
Ho ricevuto una prima telefonata che mi domandava, brutalmente, di spiegare in un minuto e 40 che cosa significasse la parola sottomissione. Poi un’altra e così di seguito. Ho infine appreso che tre partiti politici spagnoli, PP (Partito Popolare, centro destra), PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) e IU (Sinistra Unita) hanno chiesto il ritiro dalla vendita del mio libro. Perché? Per incitamento alla violenza sulle donne. Ne sono rimasta stupefatta. Volevo mi si dicesse quale passaggio del mio libro fosse un’incitazione alla violenza verso una donna. In realtà i miei detrattori non avevano letto il mio libro, era la parola “sottomessa” che creava loro un problema.
IL TITOLO DEL SUO LIBRO E’ ISPIRATO ALLA LETTERA DI SAN PAOLO?
Si. Ho ripreso, con questa parola sottomissione, la lettera di San Paolo agli Efesini. Se vogliono bruciare il mio libro, allora devono bruciare anche la Bibbia! Inoltre, facendo delle ricerche, ho visto che molti libri in vendita in Spagna hanno nel loro titolo la parola “sottomissione”, ma si tratta di sottomissione erotica e non spirituale. Credo piuttosto che sia lo “Sposati” del mio titolo che ponga un vero problema. La società odierna odia il matrimonio; il matrimonio è l’esatto contrario dell’ideale di autodeterminazione, valore supremo dell’uomo contemporaneo. L’uomo di oggi non accetta più nulla, nemmeno che gli si dica se sia un uomo od una donna! Vuol essere completamente esente da legami, libero. Il matrimonio è esattamente il contrario: accettare spontaneamente, volontariamente, di essere dipendente, di definirsi in rapporto a qualcun altro, di assumersi la responsabilità di nuove vie, di aderire ad una realtà sempre uguale, di essere fedele. Tutto il contrario dell’ideale contemporaneo, in cui l’uomo s’immagina sempre libero di fare nuove esperienze.
L’ATTO FONDAMENTALE DI LIBERTA’ CHE ESERCITA IL CRISTIANO ATTRAVERSO IL MATRIMONIO NON E’ LO STESSO NEGATO DAI SUOI DETRATTORI, IN NOME DI QUESTA STESSA LIBERTA’?
Si. Per noi credenti, la libertà è di essere liberati dal peccato. Io credo che l’uomo non sia compiuto, non si possa realizzare se non obbedendo ad una Voce che non è la sua. Ascoltare questa Voce è ciò che ci fa vivere, questa Voce paterna che ci dice dove andare. Senza ciò, siamo perduti, distrutti. Ed a questo titolo, un matrimonio cristiano ci aiuta a preservarci dalla nostra incostanza, dalla nostra emotività, dalla tentazione dell’evasione, ci preserva anche perché ci rende felici. Io penso che l’atto di sottomissione femminile nel matrimonio sia un atto di grande libertà. Per esempio, ciò significa anche che affinché una donna si realizzi pienamente, non ha bisogno di essere dirigente d’azienda: si esprime nel fatto di donare la vita, o di donarsi ai suoi cari. E’ la più grande libertà di cui una donna disponga. Essere sottomessa è essere il sostegno, il fondamento.
La parola sottomissione, che vuol dire obbedienza è un termine inaudito al giorno d’oggi. Lo capisco se non si sa a chi realmente obbedire. Noi, in quanto cristiani, accettiamo di obbedire perché sappiamo che il nostro Pastore è buono, che ci guida verso ciò che è giusto.
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE IL SUO LIBRO E’ STATO OGGETTO DI UN NUOVO ATTACCO.
La ministra della Salute spagnola, Ana Mato, pur dirigendo il ministero che permette centinaia di aborti ogni anno, si dichiara cattolica, ha avocato a sè l’inchiesta in corso contro il mio libro, per vedere, in funzione delle leggi esistenti in Spagna, quale potrebbe essere il motivo per ritirarlo dalla vendita; che sia contro la legge sull’eguaglianza di genere o che cada sotto il capo di incitazione al femminicidio. Io penso che creare un reato di opinione sia qualcosa di inquietante e che questi attacchi siano diretti contro il matrimonio.
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