Simone Cristicchi - Ti regalerò una rosa
Simone Cristicchi - Ti regalerò una rosa
" Il n'est rose, sans espine"
Non c’è
rosa senza spine…
A volte diamo tutto per scontato, ma la vita ...
in realtà!
Il Libro dei Proverbi Falsi
di Alberto Viotto
Alcuni tipi di rosa , effettivamente, non hanno le spine.
Ad esempio la rosa ‘Tea Clipper’ la rosa “Banksiae”.
Casa detta "del Pigafetta" a Vicenza (Italia)
in Contrà Antonio Pigafetta.
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Il titolo del blog ilnestrosesansespine è preso dalla scritta sulla Casa Pigafetta a Vicenza (Italia)
Il blog in italiano esiste già!
"non c'è rosa senza spine"
Probabile origine!
Citazione utilizzata probabilmente da Schopenhauer.
Arthur Schopenhauer (1788 – 1860), filosofo tedesco.
"Per ogni libro degno di essere letto c'è una miriade di cartastraccia"
Non v'è rosa senza spine, ma vi sono parecchie spine senza rose
Il n'est rose, sans espine ... non c’è rosa senza spine...
Il motto scolpito nelle lastre dello zoccolo, "il n’est rose sans espine"
Rielaborata da Matteo Pigafetta nel 1481, è un raro esempio di gotico fiorito, con singolari e piacevoli partiture decorative, incentrate sul motivo a torciglione. Le finestre del primo e secondo piano sono trilobate, in stile arabesco. Il portale, risalente al rinascimento, è affiancato da una scritta in francese antico: "Il n'est rose, sans espine" (in italiano, non c'è rosa, senza spine), alludendo allo stemma dellacasata dei Pigafetta. La facciata ospita un'iscrizione dedicata ad Antonio Pigafetta. Sulla facciata sono visibili cornucopie (simbolo di prosperità ed abbondanza) ed alati grifoni; tra gli archi stemmi di aquile ad ali spiegate ed insegne araldiche. L'esuberanza e la tipologia decorativa richiamano quelle di alcuni edifici monumentali in Lombardia: la Cappella Colleoni a Bergamo e la Certosa di Pavia. NelTrecento la zona era abitata dai Pigafetta, famiglie di esuli guelfi fiorentini
in Contrà Antonio Pigafetta.
Contrà Antonio Pigafetta
La vera casa del Pigafetta !
Radiodervish - Rosa di Turi
Originally posted on Rake:
L’amore.. non c’è ros@ senza spine
Non c’e’ rosa senza spine… Proprio per questo il simbolo dell’amore per antonomasia e’ la rosa…
Per poter dire "ho amato" bisogna prima aver detto "ho sofferto"…
Non si scappa a questo…
E’ una regola di vita…
Non c’e’ rosa senza spine…
Non c’e’ spina senza sangue…
Non c’e’ sangue senza dolore…
Non c’e’ dolore senza sofferenza…
Non c’e’ amore senza spine, sangue, dolore e sofferenza… Ma allora perché?
Perché tutti vogliono amare? Perché ogni essere vivente non ha altro scopo se non quello di trovare l’altra meta’ della mela?
Perché tutti vogliono arrampicarsi su una rosa?
La risposta e’ che una volta essersi arrampicati su per la rosa, una volta aver perso tutto quel tempo per risalire tutto il gambo, una volta essersi feriti lievemente o in profondita’ durante la scalata per le sue migliaia di spine…
Si riesce ad arrivare in cima, si riesce a raggiungere i petali chiusi…
E una volta li te ne freghi delle ferite, te ne freghi del dolore e della sofferenza che hai passato, te ne freghi di quello che senti…
L’unico tuo pensiero e’ quello di usare tutte le tue ultime forze rimaste per aprire quei petali…
Ti sforzi…
Usi tutte le tue energie…
Non t’importa di soffrire, non t’importa della sofferenza, non t’importa di morire…
Perché sai…
Lo sai che una volta aperto quel fiore, una volta riuscito ad aprire e spiegare ogni petalo potrai posarti al suo centro e distenderti su di esso…
Potrai riposarti e recuperare le forze, potrai accarezzare quei lisci e caldi petali rossi, potrai respirare solo ed unicamente il suo profumo, potrai rimanere li immobile fino a quando non si sarà richiuso con te dentro… Fino a quando non diventerai tu stesso parte della rosa… Solo allora si raggiunge la felicita’, solo allora si raggiunge l’amore…
Ma nella vita si sa che non puo’ essere tutto semplice…
Nella realta’ si sa che non tutto va sempre bene…
Odio la realta’… Una spina potrebbe essere troppo grossa da superare…
Una ferita potrebbe essere troppo profonda per farti continuare…
Un colpo di vento potrebbe farti cadere proprio quando sei quasi in cima…
I petali potrebbero rifiutare di aprirsi…
La rosa potrebbe appassire…
E allora ti ritroveresti solo, sempre più solo, vicino ad una rosa morente…
Senza piu’ calore, senza nessun altro posto dove andare, senza riuscire a pensare di poter scalare un’altra rosa, perché sarebbe troppo doloroso…
E allora stai li…
Aspetti che piova…
Aspetti che arrivi la primavera…
Aspetti un miracolo…
Aspetti una qualsiasi cosa possa ridar vita a quella rosa pur sapendo che magari non sara’ mai bella e rigogliosa come prima…
Ma sara’ pur sempre la tua rosa…
Per poter dire "ho amato" bisogna prima aver detto "ho sofferto"…
Non si scappa a questo…
E’ una regola di vita…
Non c’e’ rosa senza spine…
Non c’e’ spina senza sangue…
Non c’e’ sangue senza dolore…
Non c’e’ dolore senza sofferenza…
Non c’e’ amore senza spine, sangue, dolore e sofferenza… Ma allora perché?
Perché tutti vogliono amare? Perché ogni essere vivente non ha altro scopo se non quello di trovare l’altra meta’ della mela?
Perché tutti vogliono arrampicarsi su una rosa?
La risposta e’ che una volta essersi arrampicati su per la rosa, una volta aver perso tutto quel tempo per risalire tutto il gambo, una volta essersi feriti lievemente o in profondita’ durante la scalata per le sue migliaia di spine…
Si riesce ad arrivare in cima, si riesce a raggiungere i petali chiusi…
E una volta li te ne freghi delle ferite, te ne freghi del dolore e della sofferenza che hai passato, te ne freghi di quello che senti…
L’unico tuo pensiero e’ quello di usare tutte le tue ultime forze rimaste per aprire quei petali…
Ti sforzi…
Usi tutte le tue energie…
Non t’importa di soffrire, non t’importa della sofferenza, non t’importa di morire…
Perché sai…
Lo sai che una volta aperto quel fiore, una volta riuscito ad aprire e spiegare ogni petalo potrai posarti al suo centro e distenderti su di esso…
Potrai riposarti e recuperare le forze, potrai accarezzare quei lisci e caldi petali rossi, potrai respirare solo ed unicamente il suo profumo, potrai rimanere li immobile fino a quando non si sarà richiuso con te dentro… Fino a quando non diventerai tu stesso parte della rosa… Solo allora si raggiunge la felicita’, solo allora si raggiunge l’amore…
Ma nella vita si sa che non puo’ essere tutto semplice…
Nella realta’ si sa che non tutto va sempre bene…
Odio la realta’… Una spina potrebbe essere troppo grossa da superare…
Una ferita potrebbe essere troppo profonda per farti continuare…
Un colpo di vento potrebbe farti cadere proprio quando sei quasi in cima…
I petali potrebbero rifiutare di aprirsi…
La rosa potrebbe appassire…
E allora ti ritroveresti solo, sempre più solo, vicino ad una rosa morente…
Senza piu’ calore, senza nessun altro posto dove andare, senza riuscire a pensare di poter scalare un’altra rosa, perché sarebbe troppo doloroso…
E allora stai li…
Aspetti che piova…
Aspetti che arrivi la primavera…
Aspetti un miracolo…
Aspetti una qualsiasi cosa possa ridar vita a quella rosa pur sapendo che magari non sara’ mai bella e rigogliosa come prima…
Ma sara’ pur sempre la tua rosa…
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... ROSES & ESPINE..