State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

giovedì 27 agosto 2015

...Bella figliola che ti chiami Rosa



Sicilia mia!



 Testo di Mokarta – Kunsertu

Bella figliola ca ti chiami Rosa
chi bellu nomu mamma a te t’ha misu
t’ha misu u nomu bellu di li rosi
lu megghiu ciuri di lu paradisu
bella figliola ca ti chiami Rosa
bella figliola ca ti chiami Rosa…
Passu di notti e ti salutu strada
cu ‘na vampa nto cori e vuci ardita
e nu salutu a mia finestra amata
cca dintra c’è na rosa culurita
rosa chi di li rosi ammuttunata
rosa a tinutu ‘n pedi la me vita
passu di notti e ti salutu strada…
iu sta canzuni la lassu stampata
cca dintra c’è na rosa culurita
ti pozzu offriri sulu ‘na cantata
sulu sta vuci mi detti la vita
pueti sunaturi e stampasanti
camparu sempri poveri e pizzenti
passu di notti e ti salutu strada…
e nesci rosa t’ha diri ‘na cosa
e nesci rosa t’ha diri ‘na cosa
e nesci rosa t’ha diri ‘na cosa ‘na cosa
e nesci nesci rosa!!!
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Traduzione di Mokarta
Bella figliola che ti chiami Rosa
Che bel nome tua madre ti ha messo
Ti ha messo il nome bello delle rose
Il più bel fiore del Paradiso
Bella figliola che ti chiami Rosa
Passo di notte e ti saluto strada
Con un fuoco nel cuore e una voce ardente
E un saluto alla finestra amata
Ché dentro c’è una rosa colorata
Rosa dalle rose circondata e protetta
Rosa hai tenuto in piedi la mia vita
Passo di notte e ti saluto strada
Io questa canzone la lascio scritta
Chè dentro c’è una rosa colorata
Posso offrirti solo una cantata
Solo questa voce mi ha dato la vita
Poeti suonatori e madonnari
Hanno sempre vissuto poveri e pezzenti
Passo di notte e ti saluto strada
Esci Rosa, devo dirti una cosa
e esci rosa devo dirti una cosa
e esci rosa devo dirti una cosa
e esci esci rosa!!!
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“Bella figliola ca ti chiami rosa, chi bellu nomi mammite t’ha misu”.

Affonda nelle storia della Sicilia dell’Evo Medio il nome di una delle canzoni siciliane contemporanee più belle e struggenti.
Nel 1072 i Normanni capeggiati da Ruggero d’Altavilla, diciannove anni prima di mettere in fuga, in quel di Scicli, l’emiro Belcane, sconfiggevano il condottiero arabo Mokarta, che in quelle terre si era stabilito costruendo un castello.
La località Mokarta fu elevata a Vescovado e divenne una delle città regie Normanne. Ospitò il primo parlamento regionale nel 1097.
I siciliani capirono, primi in Europa, l’inutilità della democrazia, e per questo, a Mokarta, inventarono il Parlamento, che oggi si chiama Assemblea regionale Siciliana.
Nei secoli il nome Mokarta ha cambiato area semantica, diventando luogo d’incontro e di partenza: nel mazarese esiste una piazza Mokarta, dove c’è un faro che è diventato richiamo dei viaggiatori d’oggi.
La canzone Mokarta
Nel 1989 la band band siciliana Kunsertu scrisse una canzone dal titolo Mokarta.
Il brano è stato scritto da Maurizio Mastroeni e Pippo Barrile (quest’ultimo la canta), è una notturna (il termine Siciliano per intendere la serenata) dedicata ad una donna di nome Rosa e di cui il testo si ispira a brani classici del repertorio tradizionale côlto della musica siciliana, quali ad esempio …E vui durmiti ancora! o al celebre passo Rosa fresca aulentissima di Cielo (o Ciullo) d’Alcamo dalla quale prende in prestito il nome per la fanciulla oggetto d’amore del poeta.
Bellissima l’immagine degli “stampasanti”, che al pari dei poeti, vivono poveri e pezzenti.
Abbiamo tradotto liberamente “stampasanti” col termine italiano “madonnari”.
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Kunsertu è stato un gruppo musicale siciliano attivo dalla fine degli anni ottanta al 1994.
Il gruppo nasce a Messina e raggiunge un notevole successo a livello nazionale già dal secondo album, “SHAMS”, pubblicato nel 1989 per la New Tone Records.
La loro musica miscela sapientemente le tradizioni provenienti da diversi angoli del mediterraneo, Sicilia e Maghreb, a cui si aggiungono influssi provenienti dall’Africa nera, dando vita ad un risultato originale ed esplosivo, soprattutto dal vivo.
Fondamentale l’apporto delle due voci leader, Pippo Barrile (messinese) e Faisal Taher (palestinese), non solo per le loro qualità timbriche e melodiche, ma anche per le possibilità di esplorazione musicale offerte dall’aver a disposizione una voce mediorientale e poterla intrecciare con una occidentale.
I testi e la musica scritti da Maurizio “Nello” Mastroeni e arrangiati dai Kunsertu, affrontano spesso tematiche legate all’attualità, dalle stragi nei campi profughi palestinesi al dramma dell’immigrazione, ma non disdegnano intermezzi leggeri e romantici (la loro “Mokarta” è ormai entrata tra i classici).
Dopo la pubblicazione del loro terzo lavoro (“Fannan”, 1994), il gruppo si è sciolto.
Dalle loro ceneri, nel 1996, sono nati i “Dounia”, nel 1999 gli Zongaje e nel 2005 Nemas (acronimo di Nello Mastroeni). Giacomo Farina entra invece nel gruppo degli Asteriskos, già presenti dal 2002.
N.B:  Quando ascolto musica della mia bella terra…mi sembra di viaggiare con il cuore in un altro mondo!

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