Eccomi tornato!
Una serata, bella, dolce, immersi nell’amore che si fa misericordia, che non si deve meritare ma solo accogliere, lasciando che le parole di Gesù ci tocchino, finalmente, e non giungano solo agli orecchi.
E’ sempre così bello quando vivi momenti così, sentire l’emozione della gente che osa dire: è quello che mi serviva stasera, ma dette così le cose sono diverse, questo profumo me lo porterò con me per sempre…e tu che te ne stai lì ad abbracciare ognuno con la benedizione nel cuore.
E’ così semplice Dio, dice san Filippo Neri alla fine del racconto, vissuto, della parabola del padre buono, che continua a stupire per quanto lo abbiamo fatto serio e complicato.
Che si possa fare un po’ festa anche noi oggi, magari baciati da una briciola di sole, magari inviando un po’ di bene, magari fermandosi a sentirsi un po’, magari dando una carezza, anche a parole.
Ti abbraccino queste parole fiorite di Alda Merini.
“Il fiore, questa immensa tenerezza dei prati
che sfiora gli uccelli con le ali segrete della giovinezza
non è altro che un blocco d’incertezza e di paura
che viene toccato dalla grazia di Dio.
Io, Signore, ero un blocco di bestemmia e di dissipazione,
poi la tua luce mi ha scoperto e sono esploso in tutta la mia bellezza.
Ora io ti guardo con gli occhi dei miei petali e coi petali dei miei occhi
e sono denso di rugiada e di baci e ti bacio, Signore
ed esprimo il mio bene per te con la sottile floridezza del fiore.”
Fra Giorgio Bonati
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... ROSES & ESPINE..