State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

martedì 31 maggio 2016

Voci del Silenzio

Un augurio semplice, profondo, luminoso...
per questo Sentiero che percorriamo passo dopo passo...

Luca Mauceri - Ti auguro tempo di Elli Michler


Con Luca Mauceri


Luca Mauceri - Romena teaser

Sabato 4 Domenica 5 Giugno 2016
Al Centro ANAMCARA
Via Meucci, 10   Cadoneghe (Padova) 
Luca Mauceri - Alle sorgenti dell'emozione

Luca Mauceri - Haiku live in Romena
Recorded live in Romena (AR) Italy on september 2014. Loreto Gismondi, violin; Roberta Palmigiani, violin; Teresa Iannilli, viola; Donato Cedrone, cello. Song taken from the live album "Romena" available on cd EMA Records. Produced by Valle Giovanni Edizioni


Luca Mauceri - Kavafis - Itaca


By noncerosasenzaspine.wordpress.com

Il silenzio

Il silenzio è l’espressione della pace, dell’armonia, della perfezione e apporta 
le migliori condizioni per l’attività psichica e spirituale. 
Chi ama il silenzio e lo comprende, riesce a poco a poco a realizzarlo 
in tutto quello che fa; quando sposta gli oggetti, quando parla, 
quando cammina, quando lavora, invece di fare chiasso diventa più attento, 
più delicato, più morbido. 
Tutte le sue azioni, i suoi gesti, i suoi atteggiamenti sono impregnati 
di qualcosa che sembra venire da un altro mondo, 
da un mondo che è poesia, musica, danza, ispirazione.

(Omraam Mikhaël Aïvanhov) 

leggenda cheerokee...


Divagazioni

A volte mi è capitato di condividere la vecchia leggenda cheerokee o di leggerla sulle bacheche dei social: la famosa storia dei due lupi, quello bianco e quello nero, che combattono nell’animo delle persone.

Tuttavia, la storia che gira sui social non è corretta, forse viene proposta in quel modo perchè più sintetica e condivisibile, ma quella vera è un’altra, molto più prolissa e significativa e ve la racconto qui.

La leggenda cherokee
Un giorno il capo di un grande villaggio decise che era arrivato il momento di insegnare al nipote preferito cosa fosse la vita. Lo porta nella foresta, lo fa sedere ai piedi di un grande albero e gli spiega:
“Figlio mio, si combatte una lotta incessante nella mente e nel cuore di ogni essere umano. Anche se io sono un saggio e vecchio capo, guida della nostra gente, quella stessa lotta avviene dentro di me. Se non…

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Bisognerebbe essere comunque grati ai propri genitori...





Di noi e dei nostri sguardi spersi


padre-madre
“Bisognerebbe essere comunque grati ai propri genitori,
se non altro per il loro sangue
e il loro consenso alla nostra esistenza…”

continua leggere...
Giusy Montalbano

lunedì 30 maggio 2016

L’uomo, però, ha sempre il potere di dire “no” al male.

Scegliere (adoraincertablog devoted)

by chiediloamanu

Creando l’uomo a Sua immagine, Dio lo ha fatto potente quanto Se stesso. Ma allora perché egli si mostra così debole? Perché ignora dov’è la sua forza. La sua forza non sta nella sua capacità di esigere, di imporsi, ma nel suo potere di dire “no”. Ciò significa che nessuno al mondo può costringerlo a fare ciò che non vuole fare. Se anche tutto l’Inferno si alleasse contro di lui per obbligarlo ad agire contro la sua volontà, non potrebbe costringerlo. E neppure Dio può costringere l’uomo! Perciò, se sapesse dov’è la sua vera potenza, l’essere umano resisterebbe a tutte le seduzioni, a tutte le tentazioni, e non commetterebbe nessuna cattiva azione. Se è debole e commette errori, è perché vi acconsente.
Gli spiriti tenebrosi del mondo invisibile hanno il potere di tentare l’uomo e di metterlo alla prova. È Dio Stesso che ha dato loro questo potere. L’uomo, però, ha sempre il potere di dire “no” al male. È l’ignoranza della propria origine divina a renderlo così debole.
(O. M.  Aivanhov)
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domenica 29 maggio 2016

Coltiva il giardino dei tuoi pensieri, riscalda la serra del tuo cuore, difendi il prato della tua mente, nessuno potrà rubarti la bellezza che hai in fondo all'anima.


Il credo dell'ottimista - Christian Daa Larson

Prometti a te stesso di infondere bontà‚ bellezza‚ amore
ad ogni persona che incontri;
di far sentire a tutti i tuoi amici
che c’è qualcosa di grande in loro;
di guardare al lato bello di ogni cosa e
di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Prometti a te stesso di pensare solo al meglio‚
di lavorare solo per il meglio; di aspettarti solo il meglio‚
di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.
Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato
per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro‚
di essere sereno in ogni circostanza e
di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri;
di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere
da non aver tempo per criticare gli altri.
Prometti a te stesso di essere troppo nobile per l’ira‚
troppo forte per la paura‚
troppo felice per lasciarti vincere dal dolore.
- Christian Daa Larson - 
(1874 -1954)
L’originale fu pubblicato nel 1912 in un libro intitolato Your Forces and How To Use Them
Coltiva il giardino dei tuoi pensieri, riscalda la serra del tuo cuore, difendi il prato della tua mente, nessuno potrà rubarti la bellezza che hai in fondo all'anima. 
- San Giovanni Bosco -
Il senso dell’umorismo è terapeutico, non ha effetti collaterali,  migliora l’efficienza del cervello e del sistema nervoso, difende la psiche dagli attacchi di malumore, dalle preoccupazioni e dalle insoddisfazioni continue.
Il buon umore allunga la vita, ringiovanisce, rinforza le difese immunitarie, favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, attenua la depressione, l’ansia e stimola il metabolismo, la produzione di endorfine, di anticorpi e di neurotrasmettitori come serotonina, noradrenalina, dopamina.
O Vergine Santissima, amica del silenzio e della solitudine, che ci invitate a questo prediletto vostro Santuario, degnatevi parlarci al cuore parole di vita quali Voi sapete rivolgere ai vostri figli, massime nei momenti della tribolazione e della necessità, e chiamateci a sincera penitenza, a piena emenda dei nostri costumi, a vita veramente cristiana e santa.

Ave Maria

O Vergine benignissima, che tutto cuore pei vostri figli, vi compiacete dispensare in questo santo luogo con straordinaria larghezza i tesori di grazia che il Vostro Divin Figlio vi ha affidati, abbiate pietà anche di noi, liberateci dai mali che soffriamo, dateci forza contro le tentazioni, ravvivate in noi lo spirito di Gesù Cristo e, se è per il nostro meglio, concedeteci quello che ardentemente desideriamo e con tanta fiducia ci aspettiamo da Voi. 

Ave Maria 

O Vergine potentissima, che in questo luogo di vostra particolare predilezione avete consolato tante anime col liberarle dal peccato e dai mali che ne sono le conseguenze, col manifestar loro le vie su cui il Signore le voleva, coll'infervorarle nei santi loro proponimenti, consolate noi pure col renderci vostri fervorosissimi figli, sempre fedeli al vostro amore ed alla pratica generosa delle cristiane virtù fino alla morte. Così sia. 

Ave Maria.
Salus infirmorum, ora pro nobis. 
Consolatrix afflictorum, ora pro nobis.
Refugium peccatorum, ora pro nobis.
Madonna del Bosco, pregate per noi
Buona giornata a tutti. :-)

Di cosa è fatto un cammino? : Di strade e vie, dritte, tortuose, di salite e discese , sentieri irti e scoscesi…



UN SUONO

El Camino - Gipsy Kings.
Le Chemin de mes Jours.
Photos Prises lors de mes Randos :
Millau (12), Belvès (24), Calanques (13), Régions Rhône Alpes - Auvergne.


Di cosa è fatto un cammino? : Di strade e vie, dritte, tortuose, di salite e discese , sentieri irti e scoscesi…un dedalo di percorsi in cui è impossibile non smarrirsi almeno una volta.
Un cammino è fatto di orizzonti e mete, di terre e mare, sguardi nel mondo che abbracciano la vita, inseguono un sogno e corrono nel tempo.
Un cammino è fatto di posti, rifugi o trappole dove posarsi o cadere ed è fatto di tutti, quelli che incontri e coloro con cui ti scontri.
Io sono una vagabonda…cammino da sempre e non so stare a lungo ferma da qualche parte, ma porto con me ogni luogo che ho incontrato e ogni cuore che mi ha fatto da casa, porto con me le funi di cui mi sono liberata e la corteccia  di qualche anima grande che è stata la coperta  nelle notti più oscure, porto con me…
 by montgiusi
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sabato 28 maggio 2016

CONSEGNARE LA NOSTRA VITA ALL'AUTORITA' MISERICORDIOSA DI CRISTO

Il Vangelo del giorno

Sabato della VIII settimana del Tempo Ordinario






αποφθεγμα Apoftegma

Proprio perché Cristo ed il suo mistero d'amore 
è la verità delle cose,
l'umano ascolto del messaggio della fede 
è il risveglio della nostra memoria sepolta
e il dischiudersi delle forze della comprensione, 
che attendono in noi la luce della verità.

J. Ratzinger, Libertà e Verità






QUI IL FILE MP3 AUDIO DA SCARICARE 






L'ANNUNCIO

Dal Vangelo secondo Marco 11,27-33.

Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero:
«Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farlo?».
Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio.
Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».
Ed essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché allora non gli avete creduto?
Diciamo dunque "dagli uomini"?». Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta.
Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».






CONSEGNARE LA NOSTRA VITA ALL'AUTORITA' MISERICORDIOSA DI CRISTO

"Andarono di nuovo a Gerusalemme", perché era lì che Gesù avrebbe dovuto compiere "sino alla fine" la sua missione d'amore. E "si aggirava per il Tempio", come scrutando gli effetti dei gesti e delle parole con le quali aveva sconvolto quel luogo santo che, al tempo di Gesù, era diventato il centro economico e politico del paese, teatro di molti abusi. Certo quel giorno non dovevano proprio sentirsi tranquilli “i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani" che esercitavano sul popolo l'autorità religiosa, economica e politica. Gesù, ancor prima che gliela rivolgessero, li aveva inchiodati alla stessa domanda: "con quale autorità fate queste cose, lasciate cioè che il Tempio di Dio, invece di casa di preghiera per tutti i popoli, divenga una spelonca di ladri? Chi vi ha dato l'autorità per autorizzare i cambiavalute e i venditori di colombe a vendere e comperare nel Tempio, e per concedere di portare cose nel luogo santo, facendo della dimora di Dio un mercato?". In altre parole, "chi vi ha dato l'autorità per far soldi nel nome di Dio? E' questa l'autorità che voi dite venire direttamente da Dio? Così servite e fate rispettare la Torah, amministrate la giustizia e insegnate al popolo?". Uno tsunami di proporzioni mai viste si era abbattuto su di loro. Gesù li aveva smascherati, minando così le fondamenta della loro autorità presso il popoloE questo si sa, crea sempre problemi. Chi, tra quanti detengono il "potere" e l' "autorità", è così libero da lasciarsi giudicare serenamente e, se colto in errore, ha il coraggio e l'umiltà di accettare il giudizio e cambiare? Eppure l'autorità è profondamente legata alla libertà. In greco, infatti, il termine "exousia" tradotto con "autorità" deriva da "exestin" - "ciò che è libero" - e significa "libertà incondizionata di azione". Ma sappiamo dalla tradizione biblica che ogni autorità viene da Dio. Gesù è l'uomo autenticamente libero, che, come profetizzato nel Libro della Sapienza,  "non si ritira" dinanzi a chi ha autorità sul popolo; "non ha soggezione della grandezza" dei sommi sacerdoti, degli scribi e degli anziani; Gesù è libero perché "viene dal Cielo", dal Padre, è suo Figlio, è Dio! Per questo "con terrore e rapidamente egli si erge contro" di loro, "ministri del suo regno che non hanno governato rettamente, né hanno osservato la legge, né si sono comportati secondo il volere di Dio, né hanno custodito santamente le cose sante". I capi avevano compreso bene il suo gesto, ma, gelosi della propria "autorità" avevano preventivamente rifiutato perfino l'ipotesi che Gesù fosse davvero quello che diceva e testimoniava di essere; "amavano infatti più la gloria degli uomini che quella di Dio" e per questo, aggrappati alla loro "autorità" per difenderla, erano incapaci di aprirsi umilmente alla conversione.






Fratelli, anche oggi Gesù "si aggira" nel Tempio di Dio che siamo ciascuno di noi. Scruta la sua Chiesa, la nostra comunità, la nostra famiglia, il nostro cuore che scelto per manifestare al mondo la sua santità. Viene cioè, con amore, a vedere l'effetto delle sue parole e dei suoi gesti nella nostra vita. Ti sei convertito accogliendo la sua autorità, oppure ti sei chiuso difendendo gelosamente quella che presumi di avere sulla tua vita, la libertà cioè di fare quello che ti sembra giusto e conveniente, magari in nome di Dio e della sua Parola? Siamo realmente liberi al punto di sottometterci a Dio e alla sua volontà, oppure crediamo che l'autorità di Gesù ci condizioni? La risposta che ha offerto ai capi illumina anche noi. Ci mostra un fatto invitandoci a giudicarlo. Di fronte al "battesimo di Giovanni" dovevano prendere posizione, e si sono visti incapaci: “Non sappiamo”. Quel "non sapere" esprimeva l'infondatezza della loro autorità, quella di chi, cieco e sordo, pretende di essere guida di altri. Come spesso accade anche a noi, quando, stretti nei lacci della superbia tipica di chi si illude di sapere e non sa, tra mormorazioni e giudizi poniamo a Dio la stessa domanda: "con quale autorità fai queste cose nella mia vita?", mi lasci soffrire, non fai giustizia, permetti agli altri di umiliarmi… Quante domande e preghiere recano, celata, la stessa malizia dei capi del popolo. Ehi, io ho autorità su di me, sono libero, e mi sforzo di essere buono e onesto, allora perché sconvolgi la mia vita? Ma in fondo ci difendiamo sempre e giustifichiamo le ribellioni e il rifiuto di quello che non capiamo. Per questo oggi Gesù mette, con "il battesimo di Giovanni", davanti a noi anche la nostra storia. La Parola che abbiamo ricevuto, l'annuncio che ha mosso la nostra vita iniziando a cambiarla, i segni compiuti da Gesù, sono parte della nostra esperienza. Dobbiamo andare ai fatti che hanno compiuto nell'amore la Parola di Dio per crescere nella fede che si appoggia saldamente all'autorità di Cristo. Se “non sappiamo” riconoscere che tutto nella nostra storia “viene dal Cielo”, ma pensiamo che “venga dagli uomini”, significa che il demonio ci sta ingannando. Ma se ho sperimentato che Dio ha operato in mio favore perché mi ama e il mio destino è la felicità in Lui, allora Dio è libero di condurre la mia vita, ha l'autorità di purificare il mio cuore la mia mente smascherando i miei peccati per perdonarli come e quando vuole. Se il suo amore mi ha riscattato e se gli appartengo, allora l'unica e autentica libertà si esprime proprio nel lasciarmi amare, nel consegnare la mia vita alla sua “autorità”. Coraggio fratelli, "dagli uomini" vengono solo i peccati, che certo ci fanno soffrire, ma non hanno l'autorità, il potere e la libertà che ha Dio, perché possono essere assorbiti e dissolti nel suo amore. Mentre tutto quello che stiamo vivendo è immerso in un “battesimo che viene dal Cielo”, nella misericordia di Dio che ci trasforma ogni giorno per condurci alla vita eterna.



QUI IL COMMENTO COMPLETO 


Svegliati, alzati! - Suggerimenti per una vita autenticamente cristiana...Buona giornata a tutti :-)

By leggoerifletto


Svegliati, alzati! - Rabindranath Tagore


Svegliati, alzati! 
All'alba la luce stessa di Dio viene a rompere il nostro sonno. 
Il sonno profondo di tutta la notte si rompe in un momento. 
Ma chi può spezzare le illusioni della sera? Come potrò togliere dall'animo l'involucro magico che il lavoro e le preoccupazioni del lungo giorno hanno gettato su di esso e condurlo in mezzo alla pace pura e tranquilla? 
Tutto il giorno, come un ragno, in diverse maniere, ci ha avvolto con reti molto vaste, una rete dopo l'altra. L'Onnipotente, l'Eterno è stato messo da parte. Tagliate tutte queste reti, come potrò risvegliare lo spirito in mezzo all'infinito? 
Svegliati, alzati! 
Il giorno con lavori vari, con preoccupazioni ed attrazioni innumerevoli cerca di legarci stretti da tutte le parti: cerca di alzare un muro tra la mia anima e l'universo. 
Così, se noi non risvegliamo la nostra attenzione, se non usiamo questa formula magica: Svegliati, alzati... 
Se non risuona ogni momento questa voce dentro l'anima, in mezzo a tutte le mille vicende della giornata, un nodo dopo l'altro, un laccio dopo l'altro esse ci legheranno e ci renderanno insensibili. Allora non ci sarà alcuna forza di volontà che possa distoglierci dalla nostra inerzia.
Pensiamo che quanto ci lega da tutte le parti sia la verità e non avremo più fede nelle verità pure e passate, non ci passerà neppure per la mente di sospettare della nostra situazione. Perciò in mezzo al frastuono dei vari affari di ogni giorno si alzi dalle profondità del nostro animo, nello strumento che ha una sola corda, il richiamo: Svegliati, alzati!

(Rabindranath Tagore)
Fonte: Santinicheton, 
1 dicembre 1908


“Ogni uomo è una parte di me, perché io sono parte e membro del genere umano.  
Ogni uomo fa parte del mio stesso corpo, perché noi tutti siamo membra dell’Universo. 
Quello che faccio viene fatto per gli altri, con loro e da loro: quello che essi fanno è fatto in me, da me e per me. 
Ma ad ognuno di noi rimane la responsabilità della parte che egli ha nella vita dell’intero corpo”.


(Padre Thomas Merton – da “Nessun uomo è un’isola”)



Ogni giorno porta con sé una sorpresa, ma possiamo vederla, udirla o sentirla quando essa giunge solamente se l’aspettiamo. Non dobbiamo avere paura di accogliere la sorpresa di ogni giorno, sia che essa ci venga come un dolore o come una gioia. Essa aprirà un nuovo spazio nel nostro cuore, un luogo in cui possiamo accogliere nuovi amici e celebrare in modo più pieno la nostra umanità condivisa.




(Henry Nouewen)


È sopraggiunta la nuvolaglia della svogliatezza, della caduta d'interesse. 
Sono scesi acquazzoni di tristezza, con la netta sensazione di trovarti legato. E, per completare, ti ha teso l'agguato una spossatezza che nasce da una realtà più o meno oggettiva: tanti anni di lotta..., e sei ancora così indietro, così lontano. 
Tutto questo è necessario, e Dio vi fa assegnamento: per conseguire il «gaudium cum pace» la vera pace e la vera gioia, dobbiamo aggiungere alla convinzione di essere figli di Dio, che ci riempie di ottimismo, il riconoscimento della nostra personale debolezza. 

(Solco, 78)


Buona giornata a tutti :-)


L'amore non è già fatto, si fa - Padre Michel Quoist

Non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, preparare e cucire.

Non è un appartamento chiavi in mano,
ma una casa da concepire, costruire, conservare e, spesso, riparare.

Non è una vetta conquistata,
ma scalate appassionanti e cadute dolorose.

Non è un solido ancoraggio nel porto della felicità,
ma è un levar l'ancora, è un viaggio in pieno mare.

Non è un sì trionfale che si segna fra i sorrisi e gli applausi,
ma è una moltitudine di "sì" che punteggiano la vita,
tra una moltitudine di "no" che si cancellano strada facendo.

Non è l'apparizione improvvisa di una nuova vita,
perfetta fin dalla nascita,
ma sgorgare di sorgente e lungo tragitto di fiume
dai molteplici meandri, qualche volte in secca,
altre volte traboccante,
ma sempre in cammino verso il mare infinito.

- Padre Michel Quoist - 




Non puoi amare la sofferenza, essa rimane un male anche dopo la venuta di Gesù Cristo, ma tu puoi amare l'occasione che essa ti porge per offrire e ricuperare:

-il tuo mal di testa di oggi,


-la stanchezza di tutto il corpo oppresso dalla fatica,


-la lancinante sofferenza che morde la tua carne e non ti lascia riposare,


-l'immobilità dolorosa,


-l'infermità,
-la sofferenza morale, piccola o grande, passeggera o permanente,
-il lavoro penoso o monotono, impegno sindacale o politico che assorbe o strazia, sensibilità urtata, fallimento dei tuoi sforzi, caduta umiliante...



Tutte le tue sofferenze:


il Cristo le ha già sofferte,


offerte,


il Padre le ha ricevute dalle mani del Figlio Suo come penitenza dei peccati,


per mezzo dell'amore di Gesù Cristo esse hanno già riscattato il mondo.



- Padre Michel Quoist -
da: "Riuscire. Suggerimenti per una vita autenticamente cristiana"


Regina della Pace

Aiutaci, dolce Vergine Maria, aiutaci a dire:
ci sia pace per il nostro povero mondo.
Tu che fosti salutata dallo Spirito della Pace,
ottieni pace per noi.
Tu che accogliesti in te il Verbo della pace,
ottieni pace per noi.
Tu che ci donasti il Santo Bambino della pace,
ottieni pace per noi.
Tu che sei vicina a Colui che riconcilia 
e dici sempre sì a Colui che perdona,
votata alla sua eterna misericordia,
ottieni a noi la pace.
Astro clemente nelle notti feroci dei popoli,
noi desideriamo la pace.
Colomba di dolcezza tra gli avvoltoi dei popoli,
noi aspiriamo alla pace.
Ramoscello di ulivo che germoglia nelle foreste bruciate 
dei cuori umani,
noi abbiamo bisogno di pace.
Perchè siano finalmente liberati i prigionieri,
gli esiliati ritornino in patria,
tutte le ferite siano risanate,
ottieni per noi la pace.
Per l’angoscia degli uomini ti chiediamo la pace.
Per i bambini che dormono nelle loro culle
ti chiediamo la pace.
Per i vecchi che vogliono morire nelle loro case
ti chiediamo la pace.
Madre dei derelitti, nemica dei cuori di pietra,
stella che risplendi nelle notti dell’assurdo,
ti chiediamo la pace. Amen.



Buona giornata a tutti. :-)