State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

venerdì 31 marzo 2017

Trenta consigli per genitori frettolosi...


Trenta consigli per genitori frettolosi - don Bruno Ferrero

Qualche semplice regola che può migliorare la vita familiare e l'educazione.1. I primi anni di vita sono importanti: è in questo periodo che si posano le strutturefondamentali della persona.2. I bambini sono persone con carattere, temperamento, bisogni, desideri,cambiamenti di umore proprio come voi. Anche i vostri figli qualche volta diano inescandescenze.3. I bambini imitano quello che fate voi. Non faranno mai quello che ordinate.Soprattutto non fate prediche. I bambini imparano solo quello che vivono.4. I due genitori devono avere la stessa idea di educazione. Questo non significa chedevono fare le stesse cose o apparire un muro di cemento armato.5. Non entrate in conflitto con i vostri figli. Ogni volta che entrerete in conflitto con ivostri figli voi avrete già perso.6. Siate pazienti. Anche con voi stessi. Nessuno ha mai detto che sia facile essere ungenitore.7. I genitori non sono i soli educatori: c'è anche la società in cui i figli sono immersi.8. Dite "no". In questo modo i vostri figli sapranno che li proteggete anche dai loroerrori. Insegnate ai vostri figli che non possono avere tutto e subito. È prudente,perciò, usare con cautela il sistema di assecondare: i bambini devono imparare amanovrare le frustrazioni, perché la vita dell'adulto ne è piena. È pura assurditàpartire dal principio che il bambino sarà in grado di affrontarle quando sarà piùgrande; che cosa, infatti, c'è di magico nella crescita per fornire una capacità che sidovrebbe rivelare fin dai primi anni di vita?9. Riservate del tempo per ridere insieme e divertitevi insieme. Vivete i vostri valorinella gioia. Se fate la morale tutto il giorno ai vostri figli verrà voglia di scappare.10. Scambiatevi dei regali.11. Imparate a relativizzare i problemi, ma risolveteli.12. Accogliete in casa gli amici dei vostri figli.13. L'incoraggiamento è l'aspetto più importante nella pratica di educazione delbambino. E' tanto importante, che la mancanza di esso si può considerare qualecausa fondamentale di certe anomalie del comportamento. Un bambino che sicomporta male è un bambino scoraggiato.14. Ascoltateli veramente. Fa parte del nostro pregiudizio comune sui bambinipretendere di capire quello che vogliono dire senza in realtà ascoltarli. I figli hannouna diversa prospettiva e spesso soluzioni intelligenti da proporre. Il nostro orgoglioci impedisce di ascoltarli. Quante volte potremmo approfittare della loro sensibilità seli trattassimo alla pari e li ascoltassimo davvero.15. Sottolineate i lati positivi dei vostri figli. I bambini non ne sono sempre coscienti. Icomplimenti piacciono a tutti, anche ai vostri figli.16. Consentite loro di prendere parte alle decisioni della famiglia. Spiegate bene imotivi delle vostre scelte. Rispondete ai loro «perché».17. Mantenete la parola. Siate coerenti. Attenetevi alle decisioni prese. Nonpromettete o minacciate a vanvera.18. Riconoscete i vostri errori e scusatevi. Abbiate il coraggio di essere imperfetti econsentite ai vostri figli di esserlo.19. Giocate con i vostri figli.20. Quando dovete fare un "discorso serio" con i vostri figli, aspettate che siano inposizione orizzontale. Non fatelo mai quando sono in posizione verticale.21. Ricordate che ogni bambino è unico. Non esiste l'educazione al plurale.22. Alcuni verbi non hanno l'imperativo. Non potete dire: «Studia!», «Metti inordine!», «Prega!» e sperare che funzioni.23. Spiegate ai vostri figli che cosa provate. Raccontate come eravate voi alla loroetà.24. Aiutateli a essere forti e a riprendersi quando le cose vanno male.25. Raccogliete la sfida della TV. La televisione non è tanto pericolosa per quello chefa quanto per quello che non fa fare.26. Non siate iper/protettivi. Cercate le occasioni giuste per tirarvi indietro econsentire ai vostri figli di mettere alla prova la loro forza e le loro capacità.27. Un bambino umiliato non impara nulla. Eliminate la critica e minimizzate gli errori.Sottolineando costantemente gli errori, noi scoraggiamo i nostri figli, mentredobbiamo ricordarci che non possiamo costruire sulla debolezza, ma soltanto sullaforza.28. Non giudicate gli altri genitori dai loro figli e non mettetevi in competizione per ifigli con parenti e amici.29. Date loro il gusto della lettura.30. Raccontate loro la storia di Gesù. Tocca a voi. altro » pdf

Non preoccupatevi. Per tre volte Gesù ribadisce il suo invito pressante: non abbiate quell'affanno che toglie il respiro, per cui non esistono feste o domeniche, non c'è tempo di fermarsi a guardare negli occhi la vita, a parlare con chi si ama. Non lasciatevi rubare la serenità e salvate la capacità di godere delle cose belle che ogni giorno il Padre mette sulla vostra strada, che accadono dentro il vostro spazio vitale.
Di    Padre Ermes Ronchi





giovedì 30 marzo 2017

Prima pensa, poi parla perché, parole poco pensate, possono portare pesi e pentimenti.


Prima pensa, poi parla perché, parole poco pensate, portano peso (pena)
Le opere di misericordia (1) - Anselm Grün

immagini  leggoerifletto 
Il testo biblico da cui derivano le sette opere di misericordia è il grande Discorso sul giudizio finale nel Vangelo di Matteo (Mt 25,31-46). In esso Gesù parla di sé come del Figlio dell'uomo e del re. Durante il giudizio finale egli convocherà gli uomini di tutta la terra e separerà gli uni dagli altri. A coloro che inviterà nella sua gloria dirà:
Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fino dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi (Mt 25,34-36).
Matteo chiama 'giusti' coloro che hanno compiuto queste opere d'amore. I giusti non si stupiscono di aver compiuto queste opere buone per gli altri, ma del fatto di aver dato da mangiare e da bere, di aver visitato e vestito Cristo in persona. Hanno visto soltanto la persona concreta, ma non Cristo. Eppure Gesù risponde loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25,40). Gesù si identifica con gli affamati, gli assetati, i forestieri, gli ignudi, i malati e i carcerati.da:
notedipastoralegiovanile.it

Una visione teologico-pastorale
Anselm Grün


Dio è più grande del nostro peccato - Papa Francesco


Dio è più grande del nostro peccato! A braccio Papa Francesco ha aggiunto: “Non dimentichiamo questo: Dio è più grande del nostro peccato! ‘Padre io non lo so dire, ne ho fatte tante grosse, tante!'. Dio è più grande di tutti i peccati che noi possiamo fare. Dio è più grande del nostro peccato. Lo diciamo insieme? Tutti: Dio – tutti insieme! – è più grande del nostro peccato!. Un’altra volta: Dio è più grande del nostro peccato! Un’altra volta: Dio è più grande del nostro peccato!”. E il suo amore è un oceano in cui possiamo immergerci senza paura di essere sopraffatti: perdonare per Dio significa darci la certezza che Lui non ci abbandona mai. Qualunque cosa possiamo rimproverarci, Lui è ancora e sempre più grande di tutto (cfr 1 Gv 3,20) perché Dio è più grande del nostro peccato”.... 

                                                          altro 
By   leggoerifletto



mercoledì 29 marzo 2017

Porno tossina

                                     www.pornotossina.it/libro-pornotossina/
di Antonio Morra.
Il movimento Americano “Fight The New Drug”, che si occupa delle nuove dipendenze (droghe) del mondo contemporaneo, ha pubblicato un’inchiesta che mette in luce quello che oggi viene ricercato su Internet. Infatti, ci sono alcune categorie di porno che sono considerate sexy ed eccitanti online ma che nella vita reale sono considerate disturbanti, se non addirittura illegali.
E anche se, ormai, la scienza ha dimostrato che il porno influenza negativamente il nostro cervello, riducendo addirittura la materia grigia, milioni di persone continuano a nutrirsi di vera e propria spazzatura. Il porno inquina il cervello, le relazioni e la società.
La domanda che dobbiamo porci è “perché c’è questa disconnessione tra vita reale e vita segreta online?”. “Perché cose ritenute disgustose nella vita reale sono ricercatissime online?”.
  1. Stupro
Sembra pazzesca come cosa, ma la categoria stupro è una delle più ricercate online. Secondo il “The National Survey”, il 50% dei “porno-utenti” considera la violenza e il dolore normale nella pornografia. Il porno insegna ai giovani utenti (e non solo) che la donna ama il dolore e l’abuso. La maggior parte dei video porno mostra, come soggetto, donne che inizialmente rifiutano il dolore e l’abuso, ma che poi, man mano, godono per quello che stanno ricevendo. Che grande inganno! Avete mai parlato con una ragazza abusata? Tutto dirà tranne che le piaceva, anzi il dolore continua anche dopo anni dall’accaduto.
La continua visualizzazione di materiale porno-violento desensibilizza il nostro cervello. Sicuramente non è una reazione automatica e ci sono tanti altri fattori da considerare, ma molti porno-utenti cominciano ad accettare l’idea che lo stupro non sia da condannare e che il sesso piacevole sia quando puoi fare quello che vuoi senza dar conto all’altra persona. Se questo “piacere” comporta anche un dolore nell’altro non importa, l’importante è che tu stia godendo.
  1. Tradimenti
Mogli che tradiscono i mariti, mariti che tradiscono le mogli, mariti che si eccitano guardando la moglie fare sesso con un estraneo ecc. L’infedeltà sessuale è una categoria molto popolare nel porno moderno. Il porno trasforma il tradimento in piacere. Quello che causa tanto dolore, fisico ed emotivo, diventa invece uno scenario, nel quale masturbarsi senza freno.
Ricerche hanno dimostrato che i porno-utenti sono sempre meno interessati a relazioni stabili e durature, tutti scappano dalle responsabilità di un matrimonio e una possibile prole.
     3.Incesto
Nella vita reale, solo il pensiero farebbe rabbrividire molti, ma la categoria incesto è cercata da milioni di porno-utenti. Pornhub, uno dei maggiori produttori di pornografia online, nel suo report annuale del 2015 e 2016 ha riportato che uno dei termini più ricercati nel mondo è stato “matrigna”. “Sorellastra” e “mamma” erano anche tra i primi. Fantasie distorte esaltate a normalità. Il porno sta coltivando una generazione che prova piacere al pensiero di avere sesso con un parente stretto. Non sono pochi i casi di ragazzi che hanno “sbirciato” la madre in momenti intimi o in doccia dopo aver “banchettato” al tavolo della pornografia online.
  1. “Teen – Adolescente”
Questo è il vero tasto dolente. Nel 2014/2015, questa categoria è stata una delle più popolari. Anno dopo anno è sempre nella “top-5”. E se in tanti hanno paura di cercare apertamente materiale pedopornografico, nella categoria “Teen” cercano materiale pornografico che abbia come protagoniste ragazze, o ragazzi, che assomiglino a minorenni. Comunemente si tratta di giovanissimi 18enni.
Considerate per un momento l’immagine di un padre o madre che si eccita guardando porno con protagonisti “adolescenti”. Fantasie perverse su una ragazzina che potrebbe essere benissimo sua figlia o sua nipote. Il porno insegna a godere solo su corpi perfetti che non mostrano i segni del tempo. Bamboline perfette e senza difetti.
Tutto questo sta formando una generazione insensibile e distaccata dalla realtà.
La domanda che DOBBIAMO porci è: “quanto sottile è la line che divide la fantasia dalla realtà?” – “quando un ragazzo/a, spinto anche da altri fattori, tramuterà le sue fantasie ‘pornificate’ in azione nella vita reale?
Credo che tutti gli enti (famiglia, scuola, stato e chiesa) devono porsi questo quesito e non rimanere in silenzio e fermi mentre un generazione viene “pornificata” ora dopo ora, giorno dopo giorno. Che una controrivoluzione abbia inizio.
                                                >>>>  Fonte


lunedì 27 marzo 2017

“l’unico vero viaggio, non è andare verso nuovi paesaggi, ma averealtri occhi.”



E’ primavera! 

«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
Perché, ecco, l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n’è andata;
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
O mia colomba, 
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».
                                                                                       Cantico dei Cantici 2,11-14

Ieri una giornata ricolma di sole, e la sera un bel temporale. Ma il ciliegio, fiorito interamente, ha resistito e i suoi fiori sono ancora lì in bella mostra ad incantarmi.
Tra una faccenda e l’altra ieri ho sbirciato la visita del papa a Milano. Mi sorprendevo ogni tanto a emozionarmi. Ma più che per il papa provavo commozione per un commento, uno sguardo, un’inquadratura.
L’impressione che Francesco mi ha dato è quella di un uomo libero, libero di saltare di gioia quando vuole, come di immergersi nel mistero poco dopo, di sentirsi a casa in duomo e in carcere, di dar la mano a tutti e di non tralasciare i dimenticati, di entrare in casa di musulmani e bere un sorso di latte con loro, di chiedere umilmente una preghiera per se. Prenderò esempio, come lo prendo da Gesù nel vangelo odierno.
Contrariamente a tutti i personaggi che girano attorno al cieco guarito, Gesù non si preoccupa di sé e di quello che dicono e per questo è libero di fare l’unica cosa necessaria: guarire un uomo.
Mi piace Gesù che ci vede bene ma non giudica, ed ha come unico desiderio mettersi vicino a te per aiutarti a vedere ciò che tu non vedi. A Gesù non interessa chi ha ragione, chi ha sbagliato, di chi è la colpa, ma vede un cieco e si ferma, e lo aiuta a vedere: fa del fango sputando per terra e stende un petalo di fango sulle palpebre chiuse.
Per ricordare ad ognuno di noi ‘venuto alla luce’ che siamo una mescolanza di fango e di spirito, di terra e cielo!
Forse, come scrive Marcel Proust “l’unico vero viaggio, non è andare verso nuovi paesaggi, ma avere altri occhi.”
fra Giorgio Bonati


giovedì 23 marzo 2017

"Vendo un pezzettino di cielo adornato da bei fiori e verdi alberi, beiprati e un fiume cristallino con l' acqua più pura che abbiate maivista".



Un contadino stanco della routine del campo e di tanto duro lavoro, decise di vendere la sua tenuta.

Siccome sapeva che il suo vicino era un eccellente poeta, decise di chiedere a lui il favore di fargli il cartello di vendita.
Il poeta accettò di buon grado e gli fece un cartello che diceva
"Vendo un pezzettino di cielo adornato da bei fiori e verdi alberi, bei prati e un fiume cristallino con l' acqua più pura che abbiate mai vista".
Il poeta dovette andar via per un pò di tempo ma al suo ritorno decise di andare a trovare il suo nuovo vicino.
La sua sorpresa fu immensa al vedere il contadino che conosceva, impegnato nei suoi lavori agricoli.
Il Poeta domandò " Amico non sei andato via dalla tenuta?
Il contadino gli rispose con un sorriso "No, mio caro vicino, dopo che ho letto il cartello che mi avete fatto ho capito
che possedevo il pezzo più bello della terra e che non ne avrei trovato un altro migliore." 

Morale: 

Non aspettare che arrivi un poeta per farti un cartello che ti dica quanto è meraviglosa la tua vita, la tua casa, La tua famiglia e tutto il lavoro che oggi devi fare.
Dai grazie a Dio per La vita, per la salute, la speranza di andare avanti lottando per arrivare alla tua meta
Che il Signore benedica questo pezzettino di cielo che è la tua vita






Un contadino stanco della routine del campo e di tanto duro lavoro, decise di vendere la sua tenuta.
Siccome sapeva che il suo vicino era un eccellente poeta, decise di chiedere a lui il favore di fargli il cartello di vendita. 
Il poeta accettò di buon grado e gli fece un cartello che diceva
"Vendo un pezzettino di cielo adornato da bei fiori e verdi alberi,  bei prati e un fiume cristallino con l' acqua più pura che abbiate mai vista".

Il poeta dovette andar via per un pò di tempo ma al suo ritorno decise di andare a trovare il suo nuovo vicino.
La sua sorpresa fu immensa al vedere il contadino che conosceva, impegnato nei suoi lavori agricoli. 
Il Poeta domandò  " Amico non sei andato via dalla tenuta? 
Il contadino gli rispose con un sorriso "No, mio caro vicino, dopo che ho letto il cartello che mi avete fatto ho capito  che possedevo il pezzo più bello della terra e che non ne avrei trovato un altro migliore."

*Morale*: 
Non aspettare che arrivi un poeta per farti un cartello che ti dica quanto è meraviglosa la tua vita,  la tua casa,  La tua famiglia e tutto il lavoro che oggi devi fare. 

Dai grazie a Dio per La vita, per la salute,  la speranza di andare avanti lottando per arrivare alla tua meta

*Che il Signore benedica questo pezzettino di cielo che è la tua vita*

Nasciamo per essere felici,  NON PERFETTI

Il cominciare del giorno è la parte migliore perché è quando Dio ti dice 
" ALZATI!! TI REGALO UN'ALTRA OPPORTUNITÀ! ❤"

I giorni buoni ti danno 
FELICITÀ

I giorni cattivi ti danno
ESPERIENZA

I tentativi ti mantengono
FORTE

Le prove ti mantengono
UMANO

Le cadute ti mantengono
UMILE

*MA SOLO DIO TI MANTIENE IN PIEDI*


Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia.


Qualunque cosa tu possa fare, 

qualunque sogno tu possa sognare,

comincia.


La sola cosa che si possiede è l'amore che si dà. 
Isabel Allende


“Possa la strada venirti incontro,

possa il vento sospingerti dolcemente,

possa il mare lambire la tua Terra

e il Cielo coprirti di benedizioni.

Possa il sole illuminare il tuo volto

e la pioggia scendere lieve sul tuo tempo.

Possa Iddio tenerti sul palmo della Sua

mano fino al nostro prossimo incontro.”

Benedizione gaelica




mercoledì 22 marzo 2017

Ascolta questo racconto... l'anello

La storia dell'anello prezioso...d'0ro

noncerosasenzaspine.wordpress.com

🎐🎋🌹🌻🍀🌻🌹🎋⛩🎈
Un giovane afflitto da un grave senso d'inferiorità, andò dal suo professore con un problema.
Gli disse :
Mi sento una nullità, non ho più la forza di reagire, dicono che sono un buono a nulla che non faccio niente di bene, che sono un idiota.
Come posso migliorare, che cosa posso fare perché mi stimino di più?
Il professore senza guardarlo rispose:mi dispiace ragazzo, ma ora non posso aiutarti, devo prima risolvere un mio problema poi dire ti potrò aiutare!
Facendo una pausa di riflessione il professore aggiunse: se mi aiuti posso risolvere il mio problema più rapidamente poi forse posso aiutarti a risolvere il tuo.
Certo prof. balbettò il giovane ma ancora una volta si sentì mortificato.
Il professore si tolse un Anello dal dito mignolo e lo diede al ragazzo, monta a cavallo e va al mercato, devi vendere questo anello perché devo pagare un debito, occorre ricavarne il più possibile ma non accettare meno di UNA Moneta d'Oro.
Va e torna con la moneta al più presto!
Il giovane prese l'anello e partì, 
appena giunto al mercato cominciò ad offrire l'anello ai mercanti, essi guardavano con quLche interesse finché il giovane non diceva quanto chiedeva per l'anello, come il giovane menZionava la moneta d'oro, alcuni ridevano altri se ne andavano senza nemmeno guardarlo, solo un vecchietto fu abbastanza gentile da spiegare che una moneta d'oro era troppo per que l'anello.
Tentando di venire incontro al giovane, arrivarono ad offrirgli una moneta d'argento e una coppa di rame, ma il giovane seguiva le istruZzioni e non accettava meno di una moneta d' oro e rifiutava ogni offerta.
Dopo aver offerto il gioiello a tutti quelli che passavano per il mercato  , abbattuto dal fallimento sali a cavallo e tornò.
Rimpiangeva di non aver una moneta d'oro per comprare egli stesso l'anello liberando così dalle preoccupazione il suo professore è ricevere i suoi consigli.
Entrò in casa e disse :
Professore!
mi spiace tanto ma è impossibile ottenere quello che mi ha chiesto, 
forse potrei ottenere 2 o 3 monete d'argento, ma non si dovrebbe ingannare nessuno sul calore dell'anello!
IMPORTANTE è quello che dici giovanotto, disse il prof. sorridendo.
Qundi dobbiamo prima sapere il valore esatto dell'anello!
Ripresi il cavallo e va dal gioielliere  e chiedigli a quanto si può  vendere  l'anello, ma non importa quanto lo valuterà, non venderlo riportalo qui.
Il giovane andò dal gioielliere e gli chiese di valutare l'anello. Il gioielliere esaminò l'anello con una lente lo pesò e disse:
Di al tuo professore se vuole venderlo subito non posso dargli più di 58 Monete d'Oro.
Cinquantotto monete d'Oro esclamò il giovane !
Si rispose il gioielliere ... In un altro momento potrei offrire 70 monete, ma se ha urgenza di vendere !
Il giovane corse emozionato a casa del professore per raccontare quello che è successo !
Siediti disse il professore e dopo aver ascoltato tutto il racconto parlò con calma:
 
Tu sei come questo anello, un anello prezioso e unico, può essere valutato solo da un esperto!
Pensavi che qualunque persona fosse in grado di scoprire il tuo vero valore!
Così dicendo rimise l'anello al dito.
 

Tu sei quel gioiello prezioso ed unico. Quando tu cerchi approvazione o valutazione da parte degli altri, è come se vai per tutti i mercati della vita pretendendo che persone inesperte ti válutino. Solo lo Specialista, il Grande Gioielliere, conosce il tuo vero valore. Ripensa al tuo vero e grande valore e scopri in te tutte le abilitá, le capacitá, i pregi, la grandezza, le qualitá, il coraggio, la forza e la nobiltá d’animo di cui sei dotato.

Dio ti benedica.


:-)



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Anche noi spesso non riconosciamo l'inestimabile bene che abbiamo dentro, Gesù con tutto il suo amore. Se ci facciamo guidare dallo Spirito Santo spargeremo petali d'amore a tutti coloro che il Signore ci invierà.😃❤🙏🌹

Quanto vale un'anima per il Padre? L'offerta crocefissa del Figlio suo Gesù che ci fa innalzare lo sguardo alla speranza che non delude: la Resurrezione a Vita Eterna

>>>  lanello-prezioso-come-le-nostre-vite


                                     L'anello prezioso
Dio gradisce quell'offerta fatta col il cuore e chi dona del poco che ha. Il Signore ne rende al doppio in benedizioni!

domenica 19 marzo 2017

San Giuseppe

                                                    San Giuseppe - 19 marzo

*"Giuseppe era un artigiano della Galilea. E che cosa può attendersi dalla vita l'abitante di un villaggio sperduto come Nazaret? Lavoro e null'altro che lavoro; tutti i giorni, sempre con lo stesso sforzo. Poi, terminata la giornata, una casa povera e piccola, per ristorare le forze e ricominciare a lavorare il giorno dopo. Ma, in ebraico, il nome Giuseppe significa "Dio aggiungerà". Dio aggiunge alla vita santa DI COLORO CHE COMPIONO LA SUA VOLONTA' una dimensione insospettata: quella VERAMENTE importante, quella che dà valore a tutte le cose, quella DIVINA. .....
                      . altro » leggoerifletto
                                                it.aleteia.org- preghiera-san-giuseppe
Proprio in tempo per la sua festa, il 19 marzo Per secoli i cristiani si sono rivolti a San Giuseppe come potente patrono e fedele custode, padre e amico. Indicato come Gloria della Vita Domestica, Patrono dei Morenti e Terrore dei Demoni, i cristiani invocano San Giuseppe per ottenere guarigione e conversione, aiuto con i figli, un nuovo lavoro o una nuova casa e per tutte le necessità di corpo e anima.
Onorato come patrono universale della Chiesa, San Giuseppe porta avanti la sua protezione paterna del Signore Gesù dal Paradiso, curando il Corpo Mistico di Cristo sulla Terra. Il padre adottivo del Figlio di Dio è anche un padre per coloro che sono diventati figli e figlie di Dio attraverso il sacramento del Battesimo.
Santi e papi nel corso dei secoli hanno sperimentato e lodato il grande potere di intercessione di San Giuseppe. “Vorrei poter persuadere tutti gli uomini ad essere devoti a questo santo glorioso”, ha scritto Santa Teresa d’Avila nella sua autobiografia, “perché so per lunga esperienza quali benedizioni possa ottenere per noi da Dio”.
“Tutti i cristiani, di qualsivoglia condizione e stato, hanno ben motivo di affidarsi e abbandonarsi all’amorosa tutela di San Giuseppe”, ha scritto papa Leone XIII nella sua enciclica sulla devozione a San Giuseppe, la Quamquam pluries.

LEGGI ANCHE: 12 ragioni per cui pregare San Giuseppe
                               VITA DI SAN GIUSEPPE


giovedì 16 marzo 2017

“Francesco e l’infinitamente piccolo”

immagine cuordilibro.wordpress.com

fra Giorgio Bonati
Se non avete ancora letto “Francesco e l’infinitamente piccolo” di Christian Bobin, ve lo consiglio, di più, vi bisbiglio sotto voce che per me è il più bel libro scritto su san Francesco!
Inizia così quel libro: “Il giovane partì insieme con l’angelo e anche il cane li seguì. E’ una frase che sta nella Bibbia. E’ una frase del libro di Tobia, nella Bibbia. La Bibbia è un libro fatto di molti libri, e in ciascuno di questi libri vi sono molte frasi, e in ognuna di queste frasi molte stelle, olivi e fontane, asinelli e alberi di fico, campi di grano e pesci, e il vento, dovunque il vento, il malva del vento della sera, il rosa della brezza mattutina, il nero delle grandi tempeste.” Continuerei a scrivervelo, ma è meglio che ve lo prendiate e ve lo gustiate goccia a goccia. Comunque, più avanti dice: “Il giovane partì insieme all’angelo e anche il cane li seguì. In questa frase non vedete né l’angelo né il giovane. Vedete solo il cane, indovinate il suo umore gioioso, lo guardate mentre segue i due invisibili: il giovane reso invisibile dalla sua spensieratezza, e l’angelo, reso invisibile dalla sua semplicità. Il cane, si, lo si vede. Dietro. Al seguito… Cane Francesco d’Assisi.”
Ora, ecco perché mi è venuto in mente il libro, giusto perché del brano evangelico che racconta del povero Lazzaro e del ricco epulone, a me è arrivato addosso il cane: “…ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe”
Cane che lecca le piaghe di Lazzaro, Francesco che abbraccia il lebbroso. 
Non ho mai goduto la compagnia di un cane nella mia vita, quella vera intendo, ma ho potuto apprezzarne la presenza fedele. A Romena, camminando sulla via della resurrezione, Toby ci seguiva spesso, e giunti alla “fedeltà”, indicavo lui come esempio. Ora è nel persempre, seppellito proprio li, accanto alla “fedeltà”. Un pensiero vola alle scorrazzate di Tito con mio Sebastian, o Tina con la sua Maya quella sera alla messa…come a dire, Dio li fa e poi li accoppia: Tu sia lodato, nostro Signore, per fratello cane…

FRA GIORGIO BONATI

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