State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

giovedì 31 dicembre 2015

“E al di là della notte mi aspetterà spero il sapore di un nuovo azzurro”

no-po
“E al di là della notte
mi aspetterà
spero
il sapore di un nuovo azzurro”
*
(Nazim Hikmet)

Fiori di Poems
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Come lacrime nella pioggia - Rutger Hauer - Blade Runner

 

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.

E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo...

come lacrime nella pioggia.

È tempo... di morire. »

E' tempo di rinascere...  Buon 2016

Che sia un Buon giorno...
buongiorno_Good morning
aforisticamente.com/
Per iniziare la giornata scelgo un caffè,
per continuarla, un sorriso.
(Stephen Littleword)
Qualcuno dovrebbe dire a tante persone che non vi è alcuna tassa sul sorriso, né tantomeno sulle parole “grazie”, “buongiorno” e “buona giornata”.
(Anonimo)
Io ve lo direi anche buongiorno, ma per saperlo con sicurezza dovrei aspettare stasera.
(Peanuts)
Ogni mattino vi è data la facoltà di scegliere come agire, fare, essere. Sii il meglio di ciò che sei!
(Stephen Littleword)
Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno. Né il primo né l’ultimo. L’unico.
(Pablo Neruda)
La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è quella di essere di buon umore.
(Voltaire)
Svegliandomi questa mattina, sorrido. Ventiquattro ore nuove di zecca sono davanti a me.
(Thích Nhat Hanh)
Il giorno inizia e finisce comunque, senza il nostro consenso. Non siamo padroni del tempo, solo padroni di dargli un senso.
(Anonimo)
A volte per cominciare bene la giornata basta un “Buongiorno” detto dalla persona giusta.
(Anonimo)
Buongiorno! Il mondo non è di chi si alza presto.
Il mondo è di colui che si alza felice di alzarsi.
(Anonimo)
Ogni mattina noi nasciamo nuovamente. Ciò che decidiamo di fare oggi è ciò che conta davvero.
(Buddha)
Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano.
Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita.
Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno.
Insegnami l’arte dei piccoli passi.
(Antoine de Saint-Exupery)
Quando ti alzi il mattino, pensa quale prezioso privilegio è essere vivi: respirare, pensare, provare gioia e amare.
(Marco Aurelio)
E’ un giorno nuovo: se devi fare qualcosa, mettici impegno; se non devi fare nulla, mettici stile
(Antonio Curnetta)
Con il giorno arrivano una nuova forza e nuovi pensieri.
(Eleanor Roosevelt)
Ti mando un dolce bacio avvolto in un pensiero.
Te lo mando per augurarti un caldo buongiorno.
Un bacio da chi non ha mai smesso di pensarti.
(Anonimo)
Un sorriso nel primo volto incontrato al mattino è un benvenuto al giorno che inizia.
(Banana Yoshimoto)
Buongiorno. Ci vorrebbe una sveglia che rilascia profumo di cornetto.
(david_isayBlog, Twitter)
Ogni giorno è diverso dall’altro, ogni alba porta con sè il suo speciale miracolo, il suo istante magico, in cui si distruggono gli universi passati e nascono nuove stelle. I Navajo, infatti, insegnano ai loro bambini che ogni mattina il sole che sorge è un sole nuovo. Nasce ogni giorno, vive solo per quel giorno, muore alla sera e non ritornerà più. Dicono ai loro piccoli: il sole ha solo questo giorno, un giorno. Vivi bene la tua vita in modo che il sole non abbia sprecato il suo tempo prezioso.
(Paulo Coelho)
Puoi svegliarti anche molto presto all’alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz’ora prima di te.
(Proverbio Africano)
Ogni giorno ti vengono consegnate ventiquattro ore d’oro; sono tra le poche cose che, su questa terra, ti sono date gratuitamente.
Se anche possedessi montagne di denaro, non potresti comprare neanche un’ora aggiuntiva. Che cosa farai con questo tesoro inestimabile?
Rammenta, devi usarle, poiché ti vengono concesse una sola volta.
E, se le sprechi, non potrai recuperarle.
(Nicholas Sparks)
Da a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.
(Mark Twain)
Un giorno senza sorriso è un giorno perso.
(Charlie Chaplin)
Ogni giorno dovremmo ascoltare una piccola melodia, leggere una bella poesia, vedere una pittura squisita e, se possibile, dire delle parole sensibili.
(Goethe)
Quando fai qualcosa di nobile e bello e nessuno lo nota, non essere triste.
Il sole ogni mattina è uno spettacolo bellissimo e tuttavia la maggior parte del pubblico dorme ancora.
(John Lennon)
Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i folli e i creativi, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori.
(Fabrizio Caramagna)
Non importa come ti senti oggi, alzati, vestiti e mostrati.
(Paulo Coelho)
Sei appena uscito dai miei sogni e sei già nei miei pensieri. Buongiorno!
(Anonimo)
Sii riconoscente per tutto quello che
si manifesta nella tua vita.
Sii pieno di stupore e apprezzamento
per tutto quello che vedi.
(Wayne W. Dyer)
Ogni giorno al tuo risveglio pensa:
Oggi sono fortunato perché mi sono svegliato Sono vivo ho il dono prezioso della vita
Non lo sprecherò.
Userò tutte le mie energie per migliorare me stesso, per aprire il mio cuore agli altri, lavorerò per il loro beneficio.
Avrò solo pensieri gentili verso gli altri,
non mi arrabbierò e non penserò male di nessuno.
Aiuterò gli altri il più possibile mettendo la mia vita al loro servizio.
(Preghiera Tibetana)
Cercate dunque di guardare ogni mattina il sole al suo sorgere come se lo vedeste per la prima volta, ed esso vi apparirà sempre nuovo.
(Omraam Michaël Aïvanhov)
Volevo dire a Lazzaro che anche io la mattina mi alzo dal letto e inizio a camminare, ma resto umile e non grido al miracolo.
(Anonimo)
Per essere giù dal letto, sono giù.
Ora devo solo alzarmi dal pavimento.
(Anonimo)
Voglio un buongiorno, un bacio e un caffè.
(Anonimo)
Buongiorno a chi si sveglia con un “pensiero” fisso e lo vorrebbe abbracciare.
A chi ha capito che i sogni più belli si fanno da svegli.
A chi, anche oggi, ce la metterà tutta e se va male, pazienza, si sorride lo stesso!
Buongiorno a chi, anche oggi, è disposto a imparare ma non a farsi insegnare.
Buongiorno a chi s’aspetta molto e rimarrà deluso. A chi non s’aspetta niente e sarà sorpreso.
Buongiorno alla vita che non è mai uguale, finché conservi nel cuore la voglia di amare.
(Antonio Curnetta)
Buongiorno!
Gli oggetti sono fatti per essere usati.
Le persone sono fatte per essere amate.
Il mondo va storto perché si usano le persone e si amano gli oggetti.
(Anonimo)
Tu non lo sai ma c’è qualcuno che appena apre gli occhi la mattina ti ha già nei suoi pensieri e rimani li fino a sera fin quando i suoi occhi non si richiudono.
(Goethe)
Sii di buonumore. fino alle 10 del mattino. Il resto della giornata trascorrerà da sé.
(Elbert Hubbard)
Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
(Edgar Allan Poe)
Attenzione alle paure del giorno. Amano rubare i sogni della notte.
(Fabrizio Caramagna)
A chi ci crede, anche se sembra andare tutto per il verso sbagliato. A chi tutto questo grigio è solo un pretesto per colorarsi.
Buongiorno.
(AlbertHofman72, Twitter)
Io il messaggio del buongiorno lo imporrei con una legge, è troppo bello, è tipo “ho aperto gli occhi e nei miei pensieri c’eri tu”
(Anonimo)
Le giornate dovrebbero iniziare con un abbraccio, un bacio, una carezza e un caffè. Perché la colazione deve essere abbondante.
(instintomaximo, Twitter)
Buongiorno! Oggi mi sento sveglio come quelli che mettono la password 1234
(Anonimo)
Non importa come ti senti, alzati, vestiti e lotta per i tuoi sogni.
(Anonimo)
Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi.
(Paul Valery)
La brezza del mattino ha segreti da dirti. Non tornare a dormire.
(Rumi)
Ogni giornata è una piccola vita, ogni risveglio una piccola nascita, ogni nuova mattina è una piccola giovinezza.
(Arthur Schopenhauer)
Ogni giorno non può essere buono, ma c’è qualcosa di buono in tutti i giorni.
(Anonimo)
Buongiorno. Svegliati ogni mattina con il pensiero che qualcosa di meraviglioso sta per accadere.
(Anonimo)
Se pensi di affrontare una brutta giornata pensa che Ronald Wayner ha venduto la sua quota del 10% della Apple per 800 dollari. Oggi vale circa 600 miliardi.
(Anonimo)
Non farò il difficile e anche se non sarà la felicità perfetta non farò lo schizzinoso. Mi prenderò tutta la felicità che posso prendere.
(Charles Bukowski)
C’è tanta grande bellezza che aspetta solo di essere vista, protetta e inventata, ogni giorno per ognuno. Buongiorno.
(erykaluna, Twitter)
Mattine in cui si alza dal letto e c’è tutto. Le labbra per respirare, il corpo per avanzare, gli occhi per guardare. Manca solo l’anima.
(Fabrizio Caramagna)
Accetta ogni nuovo giorno
Come un dono e, se possibile, come una festa.
Non alzarti troppo tardi la mattina.
Guardati allo specchio, sorridi alla tua immagine
e dì a te stesso.”Buongiorno”,
così sarai allenato per dirlo agli altri.
Se conosci gli ingredienti del sole,
puoi prepararlo tu stesso,
proprio come il pranzo quotidiano.
Prendi una dose abbondante di bontà,
aggiungi una bella presa di pazienza,
pazienza con te stesso e con gli altri.
Non dimenticare un pizzico di umorismo,
per digerire gli insuccessi.
Mescolaci una buona quantità
di voglia di lavorare,
versa su tutto un grosso sorriso
e avrai ogni giorno il sole.
(Bosmans Phil)
La mattina abbraccio i miei figli mentre beviamo il latte. Facciamo coccolazione.
(arcobalengo, Twitter)
Ogni mattina, guardando per la prima volta il giorno, hai la scelta di dire: “Buongiorno, Dio” oppure “Buon Dio, ma è giorno”.
(Wayne Walter Dyer)
Ogni giorno è un nuovo inizio, una tela bianca da dipingere, un’opera d’arte da realizzare, il quadro più bello da creare.
(Anonimo)
Alzati e vivi il giorno, adesso!
La gente aspetta tutta la settimana per il venerdì,
tutto l’anno per l’estate
e tutta la vita per la felicità.
(Anonimo)
Sonno, esci da questo corpo pieno di vita! Buongiorno a tutti.
(Mafalda)
Se fossimo stati creati per schizzare fuori dal letto appena svegli, dormiremmo tutti nel tostapane.
(Garfield)
Ma sai cosa? Bevo un caffè e si ricomincia. Forse non c’è cosa più bella al mondo che ricominciare. Buongiorno
(erykaluna, Twitter)
Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale. Non ci credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani.
(Fedor Dostoevskij)
Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri.
(Alda Merini)
Se la mattina non ci disvela nuove allegrie e, se per la notte non coltiviamo nessuna speranza, a che vale la pena vestirsi e spogliarsi?
(Goethe)
Buongiorno perché c’è ancora molto da scoprire, là fuori e dentro di noi.
(erykaluna, Twitter)
Spero di non disturbare… Era solo per dire buongiorno!
(Antoine de Saint-Exupéry, Lettere a una sconosciuta)
Un sorriso è il bagliore di un istante ma può dar luce ad ogni tuo giorno e alla tua vita. Buongiorno!
(Anonimo)
Ogni giorno, dona a chi ami ali per volare,
radici per tornare
e motivi per rimanere
(Dalai Lama)
Odore di caffè, il sole che bacia la pelle e abbracci che stringono ciò che resta dei sogni. Buongiorno
(erykaluna, Twitter)
Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano cosa importa se sono caduto se sono lontano
(Fabrizio De Andrè)
È proibito piangere senza imparare, svegliarti la mattina senza sapere che fare, avere paura dei tuoi ricordi.
(Pablo Neruda)
Le prime parole che dovresti dire a chi sta accanto a te quando ti alzi ogni mattina sono, “Buongiorno, ti amo”. Le ultime parole che dovresti dire ogni notte sono, “Buonanotte, ti amo”.
(Denis Waitley)
È amore quando non puoi fare a meno di una cosa stupida come il buongiorno.
(comeprincipe, Twitter)
La parte più felice della vita di un uomo è quella che trascorre stando sveglio nel letto la mattina.
(Samuel Johnson)
Alzati con determinazione,
vai a letto con soddisfazione.
(Anonimo)
Buongiorno. Perché in ogni giorno c’è un angolo di cuore dove accadono possibilità e scelte. Buongiorno
(erykaluna, Twitter)
Smetti di pensare a cosa potrebbe andare storto e cominciare a pensare a ciò che potrebbe andare bene.
(Anonimo)
Quando apri gli occhi al mattino, siediti tranquillo per un attimo e apprezza il dono di un nuovo giorno, crea un pensiero sereno per portarlo nei momenti del giorno che stai attraversando. Trasforma questo mattino in opportunità di affrontare al meglio la giornata, con un sorriso, forza e desiderio di fare. Ora alzati e vai grande della tua serenità forte della tua grinta.
(Stephen Littleword)
Buongiorno. Se il piano A non funziona, passa al piano B, ma ricordate l’alfabeto ha 24 lettere!
(Anonimo)
Dio non ci avrebbe dato la possibilità di sognare senza darci anche la possibilità di trasformare i nostri sogni in realtà.
(Hector Tassinari)
I problemi non finiscono mai, ma neanche le soluzioni.
(Paulo Coelho)
Lungo la via della verità ci sono solo due errori si possono fare: non continuare fino alla fine o non iniziare mai.
(Buddha)
Se per caso il giorno ti manda l’invito della tristezza, digli che sei impegnato con la felicità.
(Anonimo)
I libri, le strade e i giorni danno saggezza all’uomo.
(Anonimo)
Ogni volta che un uomo ride aggiunge un paio di giorni alla sua vita.
(Curzio Malaparte)
Il bello della vita
è esserci
anche questa mattina
e sorseggiare
i primi raggi di luce
come se fosse
un miracolo.
(E. Pearlman)
La strada dei giusti è come la luce dell’alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio.
(Salomone)

Frasi, citazioni e aforismi sul sorriso
 

Mentre Tu ti diverti Io muoio di paura... ...da quando c'è FLY, ho detto NO ai BOTTI!

 chiediloamanu

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Botti & C.

 Apriamo una parentesi… io non lo so e non lo capisco il fascino che i botti rivestono su certe teste di “mela”… non me lo scordo che mio fratello ed i suoi amici facevano saltare i petardini nei citofoni ma neanche che mia madre lo metteva, giustamente, in punizione severa… neanche mi scordo quando scoprii le “miccette” sotto al materasso di mio figlio… dovetti redarguirlo, faceva parte del mio dovere. Maschi…
Ma perché si debba festeggiare qualcosa facendo casino pur sapendo che possono essere dannosi per sé stessi e per gli altri, animali compresi, mi sfugge.
Tutti gli anni mi tocca blindare la casa e scegliere la compilation musicale più adatta a coprire il rumore. E chiaramente non posso lasciare Argo da solo.
Apprezzo quindi che molti comuni li abbiano vietati: è un gesto di rispetto e di civiltà verso chi è inerme nei nostri confronti.
Perciò se domani sera qualcuno spara un petardo che faccia poco più di “bum” prima chiamo i carabinieri e poi glielo infilo nel naso.

                                       Io da quando c'è FLY, ho detto NO ai BOTTI!

Vignetta del giorno


Photo credit CeciGian caricato su http://cecigian.blogspot.it/ - licenza:Creative Commons


Pubblicato da Web sul blog

mercoledì 30 dicembre 2015

Firenze e già luminescente, così ancor di più. "Luminescence" in Florence

"Luminescence" in Florence


"Luminescence" in Florence from Francesco Lepori on Vimeo.

Photo e video credit Francesco Lepori caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



'O lente lente currite noctis equi'

La Morte del Tempo"...La morte degli innamorati...

Originally posted on leggoerifletto

da: "La Morte del Tempo" - Giancarlo Petrella

Ed ecco Lucifero dalle ali stupendamente blu; occhi finissimi, zigomi accentati, pelle bianchissima più de le nuvole del suo infinito oppositore, labbra carnose di odio, naso perfetto come 'l suono perpetuo dei suoi fiumi infernali allattati dal pianto dei dannati. Capelli color dell'oro ove punte di sangue innocente trovano luogo e denti bianchi ribelli alle tenebre. 
I demoni, affogati dalla saliva dell'odio, lo venerano, Padre lo chiamano, ed in questa valle sconsolata, il punto più in basso dell'universo, lo adorano; ma lui è per sé solo. 
Non meno angosciato è il Dio dei cieli che diletta i secoli con l'indifferenza; e di indifferenza governa la terra. Queste anime dannate, l'una verso l'altra di amore si cibavano, imperano questo regno del pianto; per orgoglio rimangono eretti nei propri troni, credendo di essere l'un più in alto dell'altro; perché a seconda del punto di vista si vede in profondità l'altro. 
Così Lucifero, volgendo li occhi al cielo, che per lui è sotto di lui, ricorda il suo amato e così, con non minore amore, il Dio volge li occhi stupendi alla sua anima ritrovando Lucifero venerato. 
Il Dio possiede un trono bellissimo, con oro che disgusterebbe persino il più avaro fra li uomini, il celeste regna come nelle sue pupille, giacinto giunto dal regno dell'azzurro; il suo volto eternamente fanciullo ha fatto innamorare Venere e l'intero creato si muove come atto di preghiera; la sua magnificenza è tale che giustamente gli scarafaggi umani lo venerano. 
Entrambi per amore tollerano l'esistenza dell'altro. Egli venera l'amato Lucifero; nel silenzio della sua anima. Ecco! parliamo di quell'anima che gli eserciti degli angeli da secoli hanno tentato di penetrare con i loro sguardi capaci di comprendere gli universi; i suoi capelli neri hanno saziato la notte, mentre il dorato trova nella sua pelle luogo e tempo. 
Tutte le sofferenze di tutti i secoli e di tutte le lande del pianto degli umani sono un nulla di fronte alle lacrime di Lucifero: di lui il popolo dei morti, tormentato dal castigo eterno della fine del desiderio, ne ha compassione e non solo per se stesso piange, ma soprattutto per il suo imperatore; splendono di più le lacrime che le stelle. Oh Lucifero, maladetta aurora, dimentica le cose del giorno; abbracciati, poiché nessuno questa notte ti abbraccerà.

Luogo è dall'albe remoto; nel centro dell'universo l'oscurità sogna e l'incubo vien tradito da lucciole che sono le lacrime dei dannati. Si intravede, attraverso un blu nervosamente, un colle ove sopra regna, nero come un livido, come un capezzolo di un'arpia, un maestoso castello relitto di tempi eterni; mura malefiche, come peccati taciuti o promesse rinnegate, si alzano al cielo come bestemmie; piante malefiche, di un verde cinereo, si strusciano come lingue di peccatrici alzandosi fra le mura come urla; di lontano, sull'orizzonte, si intravedono le crudeli cupole del globo che fan da cappello alla lordura delle basiliche. A nessuno, neppure ai demoni più fedeli, neppure ai segugi infernali che allietano il male che non dorme mai, è concesso di entrare: nella sala più vasta, nel trono imperiale, rosso di sangue, impossibile che la mente guardi altro che, in qualche modo, lì è reso perfetto e rassicura dell'oscurità che lo circonda, lo 'mperator del doloroso regno si erge. 
Ghigna il sudore, estraneo così a qualunque minatore di inferni artificiali; come quando un treno passaci così velocemente accanto che l'aria regola e qualità non possiede, così il naso non detiene argomenti; la lingua sente il peso di una gravità nuova che la inchioda, nessuna favella, incatenate nell'animo come un mastino infernale che ha poteri sovrumani ma la sua frenesia ammutolita dal greve suono delle catene; pur li occhi tradiscono un desiderio infinito. Come i fulmini nascono dall'incontro della crosta terrestre con le reliquie del cosmo; così la paura è tale che false ombre crea. Ah come lacrimano gli occhi; esistono enti indefinibili, eppure, nominandoli, li distinguiamo (mirate un'ondulazione sopra un suolo bollente, intuirete) così lo sguardo non si possiede, eppur sa di vedere. Nel trono dell'imperatore, tali parole si possono leggere:

È giusto; dimenticano i viventi

le parole retro le quali torme

indistinte dell'esistenza vivono;

eppur il mio popolo ancora sogna,

e non può fa' altro che 'l sognare il sempre.

Nervosamente, senz'alcun movimento umano, Lucifero muove i capelli, e sì facendo un suono stridulo ne esce; che le orecchie si dilaniano ed in un mare di sangue trovano l'agognato silenzio. Appare l'ultima volta, accanto a Lucifero, Maldoror, che rappresenta la perpetuità, che simboleggia il sempre, ci guardiamo ne li occhi e ci giuriamo un amore dilaniante. Qui termina il podere dello spazio esteso: uno Shinigami dalle ali nere come il tradimento e dai denti sporchi come la falsità dei cieli, con le unghie carche di secoli di angoscia, scrive questo nome sul suo braccio e ghigna per la fiera preda che ottiene; ma non smette di vaneggiar la valle d'abisso nel mio desiderio.
  
da:  La Morte del Tempo di Giancarlo Petrella, ed. Feltrinelli



Ah, Faust,
Adesso non hai che un'ora da vivere,
E poi sarai dannato in eterno.
Sfere celesti in moto perpetuo, fermatevi,
Che il tempo possa cessare e mezzanotte mai giungere.
Occhio lieto della Natura, sorgi, sorgi ancora e fai
Un giorno eterno: o lascia quest'ora essere
Un anno, un mese, una settimana, un giorno,
Che Faust possa pentirsi, e l'anima salvare.
'O lente lente currite noctis equi'

C. Marlowe - 
da: Il Dottor Faust





La morte degli innamorati

Lui sapeva della morte solo
quello che tutti sanno: che ci prende
e nella muta dimora ci spinge.
Ma quando lei da lui, no, non strappata,

ma lievemente sciolta dai suoi occhi,
scivolò ad ombre ignote, e lui sentì
che laggiù il suo sorriso di fanciulla
era come una luna a far del bene;

Allora i morti a lui furono noti,
quasi per lei di loro con ognuno
fosse parente: e lasciò parlare gli altri,

Senza prestarvi fede, e quella terra
Dolcissima  chiamò, ed ameno luogo.
E  la tastò per giungere ai suoi piedi.

- Rainer Maria Rilke -



Buona giornata a tutti. :-)

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LeggiAmo 

sabato 26 dicembre 2015

la lettera di Wolfang che arriva dall'Africa, dal Lesotho...un Natale diverso dal nostro.

002 Wolfgang Africa2015 16
 
Pubblichiamo la lettera di Wolfang che arriva dall'Africa, dal Lesotho, dove ogni anno si reca per portare la sua esperienza di fisioterapista e respirare quello spirito di comunità "ubuntu" che gli africani vivono quotidianamente.
 
 
 
 
Thaba Tseka, 25 dicembre 2015
 
Cari tutti,
oggi è il giorno di Natale, un Natale diverso dal nostro . E’ una giornata calma in cui si portano avanti i lavori quotidiani e si respira un pace e particolare. É un periodo di grandissima siccità. Il regalo di Natale è il cielo finalmente nuvolo e un bel temporale venuto a bagnare queste terre arse.
Da 4 settimane sono in cammino in Lesotho. La prima tappa é stata Schlotse un casa di riposo per suore anziane. Lì ho insegnato a una suora un po’ piu’ giovane la mobilizzazione fisioterapica individuale a domicilio destinata alle sorelle con piu’ problemi. La tappa successiva è stato il Mothebang Hospital, un ospedale statale dove ho seguito una fisioterapista formata a Cuba, abbiamo lavorato con i suoi pazienti. Nell’ospedale da quest’anno c’è anche un medico cinese che pratica agopuntura su chi ha problemi di dolori o sintomi minori.
Mi sono poi spostato a Pitseng, una missione cattolica un po’ vecchio stampo: una grande chiesa,le scuole dall’asilo alle scuole superiori, una fattoria con un orto ed un monastero per le novizie. La chiesa è un luogo di preghiera ma anche di incontro, di protezione e di insegnamento. La missione si trova in un posto di campagna incantevole, molto pacifico, un piccolo paradiso. Non ci sono macchine, i giardini sono molto curati e il luogo è piuttosto isolato. Alla messa che coincide con la chiusura delle scuola per le vacanze di Natale, sono presenti ben 900 bambini che ballano e cantano durante la celebrazione. Bellissima atmosfera di grandi schiamazzi di gioia anche all’uscita dell’ultimo giorno di scuola. Nei mesi scorsi è stata annunciata in chiesa la mia venuta per cui mi dedico alle visite degli anziani che giungono dai paesi limitrofi. Ho il grande onore di fare i trattamenti nella stessa stanza in cui Berta Hardegger, la fondatrice della missione svizzera in Lesotho, ha curato i pazienti dal 1938 alla sua scomparsa. Mi commuove il fatto che tanti pazienti oftalmologici vengano proprio da me, non vedente, come succede nella medicina tradizionale, a farsi benedire gli occhi.
 

Ho poi continuato il mio percorso al Nord verso il Seboche Hospital, mia prossima tappa. Ci sono lì 12 assistenti infermieri che seguono da qualche anno una formazione settimanale che si svolge una volta all’anno sotto la mia guida. Rimango piacevolmente sorpreso di come il lavoro si sta sviluppando: dopo 3 anni posso constatare la loro serietà e il loro impegno. Il lavoro terapeutico principale è destinato a pazienti con problemi di paralisi. L’ospedale risente in modo particolare della siccità, da 30 anni il Lesotho non era colpito da un aridità simile. Il lavoro in ospedale continua come se niente fosse. Riempieno i secchi alla cisterna e si va avanti! Ogni impiegato ospedaliero ha 1 secchio d’acqua al giorno per uso privato. Quando c’è il cambio di turno dei lavoratori ci si ritrova tutti intorno alla cisterna che diventa un po’ come la piazza di un mercato: scambi di chiacchiere e di risate gioiose.
Nel tempo libero dopo cena mi hanno chiesto di fare esercizi di ginnastica alle suore. Fitness con un piccolo amplificatore che diffonde musica africana: anche questa è un’occasione di ritrovo che crea grande coesione e leggerezza. La madre superiora partecipa guardando essendo ormai un po’ attempata ma dice che il buon umore di quel momento è contagiante e che il solo assistere al divertimento delle partecipanti le fa un gran bene.
Nello stesso ospedale di Seboche la settimana successiva ho tenuto il corso per i Village Health workers, operatori di salute in ambito rurale che assicurano il servizio assistenziale sanitario a domicilio. Poter incrementare e sostenere il loro lavoro è fondamentale essendo il Lesotho un paese principalmente montagnoso, le distanze geografiche sono spesso un grande ostacolo per il raggiungimento delle strutture ospedaliere. Per questo è davvero importante il lavoro in loco, nelle varie regioni, di questi assistenti sanitari.
Il 13 dicembre Elena mi ha raggiunto e abbiamo insegnato insieme per lo stage nazionale di fisioterapia al St Joseph Hospital a Roma ( lesotho). È un raduno professionale importante, un occasione importante per aggiornarsi, approfondire, condividere: abbiamo avuto 19 partecipanti provenienti da 11 diverse istituzioni ospedaliere. Conduco questo stage una settimana ogni anno. Abbiamo abbordato tematiche ortopediche, problematiche inerenti all’HIV, abbiamo approfondito il lavoro pediatrico e abbiamo enunciato i principi di base da diffondere ai Village Health workers Ci siamo anche soffermati sull’importanza della trasmissione, seppur semplificata del nostro sapere a coloro che seguono i pazienti a domicilio, siano essi operatori, conoscenti o familiari. Le partecipanti sono parecchio “in carne” in particolare quelle di età piu’ matura. Nonostante tutto si sono messe a rotolare per terra durante le lezioni per capire in prima persona i movimenti di rieducazione.
Siamo poi andati a Thaba Tseka al Paray Hospital, uno dei primi luoghi nei quali mi sono recato le prime volte con la missione svizzera. È una cittadina di alta montagna, brulla dove spira sempre un forte vento. Il dipartimento (ovvero la stanzetta) di fisioterapia è attivo e l’attività terapeutica è garantita da tre operatrici di riabilitazione. Quest’anno abbiamo ritrovato alcuni pazienti incontrati lo scorso anno ( o addirittura quello precedente): in particolare è stato commovente ritrovare tre bambine,ognuna delle quali ha dovuto affrontare storie cliniche molto impegnative. Lerato, bellissima bambina di 8 anni, rimasta 10 mesi paralizzata completamente a entrambe le gambe da un tubercolosi alla spina dorsale, ha iniziato proprio con l’aiuto delle nostre mani a fare i primi movimenti: nel giro di un mese di cure fisioterapiche intensive riesce a scendere dalle spalle della madre (da noi sarebbe stato un passeggino o una sediolina a rotelle!) e a fare i primi passi con le stampelle. Viene seguita regolarmente durante l’anno e la ritroviamo saltellante e sorridente. Viene per una visita di verifica e per ritrovarci con la madre. Lerato ha camminato per ben due ore per raggiungere l’ospedale. Il suo sorriso pieno di luce e la sua gioia sono davvero toccantii. Siamo tutti felicissimi e soddisfatti della completa guarigione!
Mpo arriva lo scorso anno per un problema grave di deformazione ai piedi che è stato trascurato.La bimba aveva 3 anni e non poteva camminare a causa di questa grave deformazione. Grazie ai fondi raccolti per il progetto, Mpo ha potuto recarsi in Sud Africa per sottoporsi a 3 operazioni ortopediche a entrambe i piedi.Le hanno tolto da poco il gesso post operatorio ma porta già degli scarponcini che le permettono di fare i primi passi! Che bello!
Thabelleng è una bambina di 9 anni che seguiamo da diverso tempo: é stata colpita da paralisi cerebrale durante il parto. Ha difficoltà di equilibrio con conseguenti difficoltà ambulatorie, problemi nel linguaggio e nella coordinazione motoria, riesce a vedere bene solo da un occhio. È una bambina vispa e curiosa: Elena ed io l’abbiamo seguita intensamente proponendo una rieducazione in forma principalmente ludica. I risultati sono sorprendenti:cammina dritta senza l’aiuto dei genitori e ha davvero migliorato la sua coordinazione. I progressi di qualunque paziente sono motivo di grande soddisfazione ma certo poter veder un bambino camminare e gioire del potersi muovere e saltellare è davvero commovente!
La prossima settimana metà della giornata sarà dedicata alla formazione dei Village Health Workers di questa regione e l’altra metà della giornata continueremo il servizio di fisioterapia. Darò qualche lezione ai medici dell’ospedale e allo staff sui principi della fisioterapia che per molti sono ancora misconosciuti.
Elena ha fatto su richiesta lezioni di danza-ginnastica per alcune impiegate che già vorrebbero montare un piccolo balletto per l’anno prossimo (nella speranza, per alcune, di guadagnarci anche qualche soldino). Elena poi ripartirà per l’Italia e io proseguirò’ con le altre 5 tappe.
Sono sorpreso che nonostante i due principali problemi della forte instabilità del governo che blocca qualsiasi possibilità di riorganizzare il Parlamento, e della siccità che porterà sicuramente a problemi di denutrizione, i basotho, abitanti del Lesotho, riescano a portare avanti le loro giornate in allegria e leggerezza.
Ogni giorno mi mostrano la loro capacità di vivere nonostante la precarietà.

Cari saluti da Thaba Thseka
Thuso Wolfgang Fasser
 

giovedì 24 dicembre 2015

“…eri tu il mistero, la radiosa notte che racchiudeva il giorno, che avrebbe rivestito di carne la luce e dato un nome al silenzio“.




A Natale non si fanno cattivi pensieri ma chi è solo lo vorrebbe saltare questo giorno. A tutti loro auguro di vivere un Natale in compagnia…


…eri tu il mistero,
la radiosa notte che racchiudeva il giorno,
che avrebbe rivestito di carne la luce
e dato un nome al silenzio
“.
(D. M. Turoldo)

E Buon Natale di Nostro Signore Gesù Cristo  

tutte le persone di buona volontà!

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Alda Merini – Natale

A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.
– Alda Merini –

Il Principe della Pace – Alfredo Contran e Danilo Zanella

Tre saggi del nostro tempo, in cerca di pace, giunsero alla “moderna Betlemme”, supponi, la sede delle Nazioni Unite. 
Vi incontrarono Giuseppe, l’ingegnere capo. Egli spiegò loro che per avere la pace bisognava possederne il segreto. Ciascuno disse di possedere la chiave della pace, e aprirono le loro valigie.
Il primo presentò l’oro, ossia la potenza finanziaria che può distribuire viveri e armi alle nazioni e fare molti alleati. 
Il secondo saggio presentò l’incenso, ossia la moderna scienza chimica. 
Grazie ad essa, spiegò, un atomo d’idrogeno spaccato da un neutrone provoca a sua volta la disintegrazione di altri atomi fino a sprigionare una potenza capace di annientare la vita in vastissime zone della terra. 
Il terzo saggio era un professore di università, e tirò fuori un volume intitolato: «La filosofia della mirra», ossia un trattato sulla disperazione per insegnare il modo di vivere allo sbaraglio senza gli impacci della superstizione religiosa e del mito di Dio. 
Quando Giuseppe ebbe ricevuto i tre doni, scosse la testa e disse che non bastavano per entrare nella Betlemme della vera pace. Quelli allora protestarono: «Che cosa c’è di meglio al mondo che l’oro, la forza atomica e la libertà dagli orpelli del soprannaturale? 
Che cosa abbiamo dimenticato che possa dare al mondo la pace all’infuori della libertà dal bisogno, dalla debolezza e dalla paura?».
Giuseppe sussurrò qualche cosa all’orecchio del primo saggio che impallidì. Sussurrò qualcosa all’orecchio del secondo e del terzo saggio, e divennero tristi e pensierosi. 

Poi trasalirono ricordando… Sì, avevano dimenticato una cosa, avevano dimenticato la Madre e il Bambino; avevano preteso di avere la pace senza il Principe della pace, di possedere la ricchezza senza l’amore, la scienza senza la Coscienza, la libertà senza la Verità.
– Alfredo Contran e Danilo Zanella – 
Bisogna ripulire la strada!
Forse bisogna far qualcosa di più: bisogna che noi cristiani diventiamo la strada che conduce a Betlemme. Bisogna che ognuno di noi mandi il profumo della povertà lieta e benedetta, il profumo della semplicità senza orpelli e senza maschere, il profumo dell’ospitalità che non si apre ai personaggi ma alle persone, il profumo della gioia che non ha bisogno di sbornie ma di ebbrezza suscitata dalla sorpresa del Natale: la culla improvvisamente e inattesamente abitata dal Divino Bambino!
La vita umana presenta inequivocabilmente le ferite della sofferenza e dell’insufficienza, le feri­te del tradimento e della cattiveria … ma dentro questa ruvida greppia umana, Dio è nato e nasce.
Non è un sogno, non è uno slogan consolatorio, non è un «placebo» per ingenui: è un’esperienza!
Esiste infatti un popolo (il popolo cristiano) che ha sentito il vagito del Bambino e ha avvertito un’inondazione di gioia che passa di generazio­ne in generazione e fa nascere la speranza di un mondo nuovo.
No, fa qualcosa di più! Questa onda che parte da Betlemme crea l’umanità nuova: l’umanità che sorride alla vita, che ama i bambini, che rispetta gli anziani, che perdona le offese, che spezza il pane con l’affamato, che versa l’acqua dell’amore su tutte le piaghe e … le risana.
Buon Natale! Prepara la culla: cioè, prepara il tuo cuore, perché lì nasce Gesù!
– Cardinale Angelo Comastri – 
da: “L’attesa del Messia”, San Paolo Edizioni
Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, non dei filosofi o dei dotti. Dio di Gesù Cristo. Egli non si trova che per la via insegnata dal Vangelo. lo me ne ero separato. Che io non ne sia separato in eterno. 
La vita eterna è questa: che conoscano te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo.
– Pascal Blaise –
Signore Gesù Cristo,
tu che sei nato a Betlemme,
vieni a noi!
Entra in me, nella mia anima.
Trasformami. Rinnovami.
Fa’ che io e tutti noi da pietra 
e legno diventiamo persone viventi,
nelle quali il tuo amore
si rende presente
e il mondo viene trasformato.
Amen.
– papa Benedetto XVI –
dalla “Omelia nella Santa Notte del 24 dicembre 2009” 
Auguri per un sereno Natale a tutti quanti!!!!
Buon Natale di Nostro Signore Gesù Cristo
 a tutte le persone di buona volontà!
– Stefania – 

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BUON NATALE  …Giuliano