Vieni chiunque tu sia - Rumi

Gesù oggi ci ricorda che non si può pregare e disprezzare, adorare Dio e umiliare i suoi figli, come fa il fariseo. Pregare può diventare in questo caso perfino pericoloso perchè puoi tornare a casa tua con un peccato in più.
Ma è ora di capire che a Dio non interessano i nostri peccati, ma il nostro amore. Vi ricordate Simone e la prostituta che bagna i piedi di Gesù con le sue lacrime? Gesù racconta di 2 debitori che devono 50 e 500: a entrambi viene perdonato, ma la domanda è: chi lo amerà di più? A Dio non interessa chi è più giusto davanti alla legge, chi ha meno peccati, ma chi amerà di più: “Voglio l’amore e non il sacrificio” (Osea)Se Dio avesse una bilancia, non peserebbe il peccato, ma solo l’amore. Lo sguardo di Gesù si posa sulla fragilità, sulle ferite, e le sa accogliere e come un vasaio mette mano al nostro vaso rotto e ci rifa nuovi, mettendo oro nelle crepe.Il miracolo è che a partire dalle tue ferite puoi diventare un guaritore per le ferite altrui.Una mistica musulmana Rabià racconta: un uomo gli chiese “Ho commesso tanti peccati, se mi pento, Dio mi perdonerà?” Lei rispose: “No, tu ti pentirai quando egli ti perdonerà”.Fra Giorgio Bonati

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                                                      VIENI      

                                         Giuni Russo

“Vieni, chiunque tu sia. Vieni. Sei un miscredente, un idolatra, un ateo?  

Vieni. Ilnostro non è un luogo di disperazione, 

 e anche se ha violato cento volte una promessa… 

vieni”.

Rumi