...un film: l'ultimo lupo:
l'ultimo lupo
Ho o incontrato il blog di briciole di nuvola:
di Jean-Jacques Annaud
Due giovani studenti di Pechino, durante la Rivoluzione Culturale, vengono mandati nelle zone più interne della Mongolia allo scopo di istruire i componenti di una comunità di pastori nomadi, uno di loro è Chen Zhen.
La comunità nomade vive nella steppa che è anche l’habitat del lupo con il quale intrecciano le loro vite.
Chen Zhen resta affascinato dal lupo e dalla sua vita, tanto che decide di addomesticare un cucciolo sfidando il parere contrario, l’osticità e le tradizioni della tribù. Poco dopo il governo decide di eliminare tutti i lupi della zona e la vita per i due si complicherà.
Un film bellissimo e drammatico tratto dal romanzo, in parte autobiografico, Il totem del lupo di Jiang Rong (il più letto in Cina dopo il libretto rosso di Mao), che è stato tra i protagonisti di piazza Tienanmen e per questo ha scontato una pena in carcere fino al ’91.
Come la maggior parte delle volte contesto la traduzione italiana del titolo, inappropriata vista la forza che nel libro e nel film si vuole dare al significato del lupo… un dio, una forza protettiva per quel popolo, si evince dalle prime scene dove una pelle di lupo sventola nel campo dove vivono i pastori e spesso viene inquadrato durante il film. Un totem….
Nel film c’è una forte componente ambientalista che evidenzia l’alterazione dell’equilibrio tra la natura e l’uomo proprio a causa di questo, ho apprezzato molto anche se le scene mi hanno fatto soffrire molto per la crudeltà di alcune situazioni che vanno a colpire proprio l’animale. L’uomo e il lupo, uno dei legami più forti e combattuti da sempre in natura.
Il film ancora una volta mi fa porre una domanda, quanto è convinto l’uomo che sia necessario sconvolgere secoli di tradizioni che donano e determinano la serenità e l’armonia sufficiente di alcune popolazioni per vivere un connubio positivo con la natura preferendolo a un progresso che sempre più spesso si rivela controproducente?
Popoli che da sempre sfidano venti, gelo, animali, ma che ne rispettano la maestosità, il silenzio, i predatori.
Perchè soffocare la libertà ancestrale di popoli e terre?
E apro una parentesi, forse un giorno racconterò questa storia…ho sofferto molto nel vedere questo film perchè un lupo è dipinto nei miei occhi e incastonato nel mio cuore, per sempre.
“Non si cattura un Dio per farne uno schiavo.”
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