State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
domenica 18 marzo 2012
mercoledì 14 marzo 2012
Rammendi e scricchiolii ... Oggi a rammendare è rimasta solo la "nonna" ...
... noi invece di "aggiustare" preferiamo gettare via!
continua a leggere >>> Rammendi e scricchiolii
dal blog : http://www.sullastradadiemmaus.it/
Frase del giorno
Nel rapporto con gli altri
non saremo mai troppo dolci e troppo buoni
nel nostro modo di fare.
La dolcezza è la prima delle forze
e forse la prima delle virtù.
Pierre Teilhard de Chardin
>>> Rammendi e scricchiolii di Maddalena Negri
<< Quando qualcosa non funziona più, la buttiamo via. Quando una relazione non funziona più, la rompiamo. Quando una persona non ci piace più, ce ne andiamo. E perdiamo di vista – ogni giorno di più – la bellezza di ricucire, aggiustare. Pur nella fatica, nella difficoltà che richiede la pazienza di ripartire, di andare “oltre”, di provare quel miracolo di perdonare ed essere perdonati che apre la porta al rinnovamento di pensieri, relazioni e anche di se stessi. >>continua a leggere >>> Rammendi e scricchiolii
dal blog : http://www.sullastradadiemmaus.it/
><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><
Peter Schickele & Joan Baez - Silent Running medley [1971 Silent Running OST]
><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><Frase del giorno
Nel rapporto con gli altri
non saremo mai troppo dolci e troppo buoni
nel nostro modo di fare.
La dolcezza è la prima delle forze
e forse la prima delle virtù.
Pierre Teilhard de Chardin
giovedì 8 marzo 2012
Festa della Donna 8 Marzo 2012 Dedicata a Rossella Urru
![]() |
>>> Festa della Donna 8 Marzo 2012 Dedicata a Rossella Urru <<< |
Nel segno di Rossella libera tra attesa e speranza...
![]() |
138 Giorni dal sequestro di Rossella Urru |
![]() |
... E A TUTTE LE DONNE.IN PERFORMANCE AT THE WHITE HOUSE | Joan Baez - "We Shall Overcome" | PBS8 marzo al tempo della crisi su Vita.it |
mercoledì 7 marzo 2012
"degli assenti parla bene oppure taci " Buonanotte anima mia, adesso spengo la luce e così sia!
Due tra i tanti commenti dai media che ho letto ... "cattolici e anticattolici"!!
Il grande sant’Agostino diceva:
"degli assenti parla bene oppure taci "
(de absentibus bene aut nihilo),
regola d’oro molto dimenticata.
Il mio coetaneo poeta che voleva capire l'amore
da ( www.monasterodibose.it/ )
La Repubblica, 5 marzo 2012
Il priore Enzo Bianchi ha partecipato domenica 4 marzo in S. Petronio a Bologna alla liturgia dei funerali dell'amico Lucio Dalla, curando la preghiera dei fedeli. Di una cosa era certissimo: che c'è l'al di là, l'oltre la morte, "il secondo tempo", la vita per sempre. Ancora recentemente mi aveva ripetuto: "Questa vita è solo l'anticamera, il bello deve venire!". Ho conosciuto Lucio una sera a Bologna nel 1971, giovani della medesima età (uno nato appena ventiquattr'ore prima dell'altro), e siamo subito diventati amici. Da allora incontri, conversazioni, telefonate, discorsi a tavola, mie visite a casa sua e ultimamente anche sue venute a Bose...Lucio era amabile perché umanissimo: nei rapporti con le persone, certo, ma anche nel suo pensare, nel suo poetare, nel suo abitare il tempo della vita per trovare in esso ciò che davvero conta, ciò che rimane, ciò che è eterno: perché "è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato".
Tante volte assieme abbiamo parlato dell'Amore e Lucio ha voluto che fossi io a presentare a Torino nel dicembre scorso il suo ultimo album: "Questo è amore". "Cos'è l'amore?", mi chiedeva in un modo che pareva ossessivo. Non che non lo sapesse, ma voleva sempre mettersi alla prova, interrogarsi per verificare se i suoi rapporti, i suoi amori erano Amore."Vorrei capire che cos'è l'amore, dov'è che si prende, dov'è che si dà": non sono versi frivoli, non sono parole leggere, sono invece l'espressione della sua appassionata ricerca dell'amore.
Ci sono persone che per tutta la vita cercano solo l'amore, fino a essere vittime dell'amore che inseguono in modi a volte incomprensibili per gli altri. Lucio era una di queste persone: cercava l'amore, ma soprattutto credeva all'amore. Quando avevo qualche conferenza a Bologna lui, se era in città, non mancava mai, leggeva i miei libri, mi mandava messaggi per commentarli e sempre il cuore del discorso tornava a questa sua fede nell'amore. Gli piaceva sentirsi ripetere che "l'amore vince la morte", che nel cristianesimo proprio questo è il fondamento della fede: la morte, infatti, resta per tutti un enigma ed esige di essere vinta. Ma da chi? Dall'amore.
E nel ricordare Lucio vorrei aggiungere anche una parola sulla sua fede: mi raccontava che da ragazzo aveva avuto come confessore padre Pio e che più tardi, grazie ai domenicani di Bologna aveva potuto accompagnare la sua vita con la fede. Non rinnegava neppure alcune "devozioni", perché la sua era una fede semplice e umile, come quella di un bambino, ma una fede salda, carica di speranza. Nella mia amicizia con lui, ultimamente c'era anche la presenza cara di Marco Alemanno, l'amico sempre accanto che con la sua "arte" permetteva a Lucio di sperare contro ogni solitudine:
"Buonanotte anima mia, adesso spengo la luce e così sia!".
Buonanotte, Lucio, dormi, riposa nell'Amore, perché è certo che, come cantavi tu, "se Dio esiste voi, voi vi ritroverete là, là. Amore".
Sì, Lucio, ci ritroveremo là, nell'Amore.
ENZO BIANCHI
venerdì 2 marzo 2012
Ciao Lucio
Anna e Marco - Lucio Dalla (con De Gregori e Ron) - da Banana Republic
Eravamo alla fine degli anni settanta .. ricordo Dalla in un bellisimo concerto allo stadio di Firenze, credo fosse il tour "Banana Republic" insieme con un giovanissimo Ron e Francesco De Gregori.Lucio Dalla + Francesco de Gregori Banana Republic
lucio-dalla-l'artista col-tarlo-della-bellezza "L'arte e la musica, bellezza dell'epifania di Dio" Papa Benedetto XVI° |
di Gabriel Zagni
Da un blog non a caso ... >>> Ciao Lucio <<<
Da uno dei molti blog che seguo ... estate incantata
vai al link >>> Oggi, il giorno dopo
Il cuore rimane con i suoi battiti, lo stordimento è nel cervello.
Qualcosa dentro nega l'evidenza, come un bisogno di buttare via qualcosa che fa male.
Più tardi ci si sveglia, di solito.
Fra le tante pagine scritte su Lucio Dalla ricopio questa da Diritto di Cronaca
Scritto da Redazione il 2 marzo 2012 in Cultura - di Virgilio Bartolucci
“Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’ e siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò”..........................
Balla balla ballerino
tutta la notte e al mattino
non fermarti.
Balla su una tavola tra due montagne
e se balli sulle onde dei mare io ti vengo a guardare.
Prendi il cielo con le mani
vola in alto più degli aeroplani
non fermarti.
Sono pochi gli anni forse sono solo giorni
e stan finendo tutti in fretta e in fila
non ce n'è uno che ritorni.
Balla non aver paura
se la notte è fredda e scura
non pensare
alla pistola che hai puntato contro.
Balla alla luce di mille sigarette e di una luna
che ti illumina a giorno.
Balla il mistero di questo mondo che brucia in fretta
quello che ieri era vero, dammi retta, non sarà vero domani.
Ferma con quelle tue mani il treno Palermo-Francoforte,
per la mia commozione
c'è un ragazzo al finestrino,
gli occhi verdi che sembrano di vetro
corri e ferma quel treno
fallo tornare indietro.
Balla anche per tutti i violenti
veloci di mano e coi coltelli,
accidenti.
Se capissero vedendoti ballare
di essere morti da sempre
anche se possono respirare.
Vola e balla sul cuore malato
illuso, sconfitto, poi abbandonato
senza amore
dell'uomo che confonde la luna con il sole
senza avere coltelli in mano
ma nel suo povero cuore.
Allora vieni angelo benedetto
prova a mettere i piedi sul suo petto
e stancarti
a ballare al ritmo del motore
e alle grandi parole di una canzone, canzone d'amore.
Ecco il mistero,
sotto un cielo di ferro e di gesso
l'uomo riesce ad amare lo stesso
e ama davvero
nessuna certezza
che commozione, che tenerezza ...
Nel giorno in cui Lucio Dalla ha lasciato questo mondo,
tornano alla mente, oggi più che mai,
i versi di una sua famosa canzone,
scritta nel 1986 e dedicata ad un altro
grande artista, Enrico Caruso,
versi che si possono forse considerare
quasi come una filosofia di vita
o una sorta di "testamento"
del cantautore scomparso:
« Ma sì, è la vita che finisce, ma lui non ci pensò poi tanto, anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto. » Le rondini, poesia sul senso della vitaROMA - "Vorrei girare in cielo come le rondini", canta Lucio Dalla nella canzone scelta per il suo funerale di domani, forse immaginando che in qualche modo ora quel desiderio potrebbe essersi realizzato. 'Le rondini' è la confessione di un uomo in cerca del significato profondo della vita, delle cose semplici, quelle che contano. S'interroga sull'amore e sui sogni il brano di un Dalla già maturo che nel '90 dava vita a 'Cambiò, album conosciuto soprattutto per l'allegra 'Attenti al lupo'. Il testo che verrà letto alla fine della messa, come unica eccezione alla liturgia tradizionale, si accompagna invece ad una melodia dolce e malinconica, che si apre con il fischiettio di Dalla sulle note di una chitarra prima acustica, poi elettrica, e prosegue sul suono di violini e sax e il coro che ritorna ad invocare i "sogni". "Vorrei entrare dentro i fili di una radio - canta Dalla nel pezzo di cui è coautore Mauro Malavasi - E volare sopra i tetti delle città. Incontrare le espressioni dialettali. Mescolarmi con l'odore del caffé. Fermarmi sul naso dei vecchi mentre leggono i giornali. E con la polvere dei sogni volare e volare al fresco delle stelle, anche più in là". "Vorrei girare il cielo come le rondini - prosegue l'artista con la sua inconfondibile voce -. E ogni tanto fermarmi qua e là. Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici. E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità. Vorrei seguire ogni battito del mio cuore. Per capire cosa succede dentro e cos'é che lo muove. Da dove viene ogni tanto questo strano dolore. Vorrei capire insomma che cos'é l'amore. Dov'é che si prende, dov'é che si dà". ANSA
Le rondini
Vorrei entrare dentro i fili di una radio
E volare sopra i tetti delle città Incontrare le espressioni dialettali Mescolarmi con l’odore del caffè Fermarmi sul naso dei vecchi mentre Leggono i giornali E con la polvere dei sogni volare e volare Al fresco delle stelle, anche più in là
Coro :
Sogni, tu sogni nel mare dei sogni.
Vorrei girare il cielo come le rondini
E ogni tanto fermarmi qua e là
Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici
E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità.
Vorrei seguire ogni battito del mio cuore
Per capire cosa succede dentro
e cos’è che lo muove
Da dove viene ogni tanto questo strano dolore
Vorrei capire insomma che cos’è l’amore Dov’è che si prende, dov’è che si dà
Coro :
Sogni, tu sogni nel cielo dei sogn Continua a leggere su: http://www.mondoinformazione.com/2012/03/03/lucio-dalla-le-rondiniultimo-concerto-video-testo/#ixzz1o9x8P2vP Sono stati i frati della basilica di San Francescod'Assisi i primi a dare la notizia della morte di Lucio Dalla. Su twitter, alle 12,10 ............ http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/14294_Lucio_Dalla_%C3%A8_morto__dolore_e_sgomento_per_l_improvvisa_scomparsa_del_cantautore_di_Dio.php >>>>>>> 162-Lucio Dalla "Caruso" <<<>>> da http://vimeo.com/34311619 Here, where the sea shines and the wind howls, on the old terrace beside the gulf of Sorrento, a man embraces a girl he wept after, then clears his throat and continues the song: I love you very much, very, very much, you know; it is a chain by now that melts the blood inside the veins, you know… He saw the lights out on the sea, thought of the nights there in America, but they were only the fishermen’s lamps and the white wash astern. He felt the pain in the music and stood up from the piano, but when he saw the moon emerging from a cloud death also seemed sweeter to him. He looked the girl in the eyes, those eyes as green as the sea. Then suddenly a tear fell and he believed he was drowning. I love you very much, very, very much, you know, it is a chain by now that melts the blood inside the vein you know… The power of opera, where every drama is a hoax; with a little make-up and with mime you can become someone else. But two eyes that look at you, so close and real, make you forget the words, confuse your thoughts, So everything became small, also the nights there in America. You turn and see your life through the white wash astern. But, yes, it is life that ends and he did not think so much about it on the contrary, he already felt happy and continued his song: I love you very much, very, very much, you know, it is a chain by now that melts the blood inside the veins, you know… I love you very much, very, very much, you know, it is a chain by now that melts the blood inside the veins, you kno | CIAO LUCIO GiuM@ |
Iscriviti a:
Post (Atom)