State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

sabato 24 aprile 2021

PERSONA E COMUNITA'.: Resistenza e scuola nel tempo del covid.

PERSONA E 

Post di Gian Maria Zavattaro 
Vignette di Mauro Biani (con gentile autorizzazione).
 
Mauro Biani, Liberazione, 25 aprile
Il 25 aprile (quest’anno cade di domenica) siamo tutti invitati a ripensare il valore della Resistenza e della nostra libertà, proprio alla vigilia di nuove speranze nei riguardi della resistenza al covid.
 
Penso soprattutto alla scuola ed ai suoi fondamenti valoriali radicati nei primi 12 articoli della Costituzione: dignità del lavoro, diritti inviolabili della persona e pari dignità di tutti, solidarietà politica economica e sociale, impegno a rimuovere gli ostacoli che impediscono libertà uguaglianza partecipazione dei cittadini, libertà religiosa, sviluppo della cultura e libertà della ricerca, tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico, accoglienza dello straniero, ripudio della guerra come valori essenziali dell’educazione, rapporto intrinseco tra pace e giustizia sociale ed internazionale.
 
Penso alla Resistenza, radice della Costituzione, e al valore della memoria (“senza memoria l’uomo non saprebbe nulla e non saprebbe fare nulla”), centrale soprattutto per lo sviluppo di una cittadinanza attiva giovanile.
 
Per noi anziani il tempo è costituito da un passato, dal presente e in minima parte da un futuro. Per i giovani il tempo è costituito soprattutto dal presente e da un futuro che appare oggi più come minaccia che come promessa. E’ inutile che ci lamentiamo dei giovani che non sanno progettare e guardare al futuro. Uno dei risultati del modo con cui gli adulti stanno gestendo la società è proprio la deprivazione del futuro per i giovani, senza la possibilità per loro di progettare a medio e lungo termine.
L’unica realtà che oggi percepiscono è questo tempo ferito, un presente dilatato senza confini precisi: non determinato da un passato per loro poco comprensibile data la velocità dei cambiamenti e non proiettabile in un futuro data l’incertezza nella quale si vive in questo tempo di covid. Se poi osserviamo la realtà in modo impietoso, possiamo constatare che spesso siamo noi adulti - in specie non pochi di coloro che sono ai vertici dei poteri - ad essere incapaci di guardare lontano per costruire un futuro che apparterrà ad altri.

venerdì 25 dicembre 2020

PERSONA E COMUNITA'.: Il sogno di Natale.

PERSONA E COMUNITA'.: Il sogno di Natale.: Edward Burne-Jones, Natività, 1888 A tutti gli amici del blog desideriamo rivolgere i nostri auguri, accompagnati da due spunti di riflessio...

sabato 1 febbraio 2020

Così ti dico, ragazzo mio, di non tornare indietro, di non soffermarti sulla scala perché penoso è il cammino, di non cedere, ora. Vedi io, continuo a salire…



leggoerifletto: La mia vita non è stata una scala di cristallo

LA MIA VITA NON E’ STATA UNA SCALA DI CRISTALLOLangston Hughes

 
Figlio, ti dirò
che la mia vita
non è stata una scala di cristallo
ma una scala di legno tarlato
con dentro i chiodi e piena di schegge
e gradini smossi sconnessi
e luoghi squallidi
senza tappeti in terra.
Ma ho sempre continuato a salire,
ed ho raggiunto le porte
ed ho voltato gli angoli di strade,
e qualche volta mi sono trovato nel buio,
buio nero, dove mai è stata luce.
Così ti dico, ragazzo mio,
di non tornare indietro,
di non soffermarti sulla scala
perché penoso è il cammino,
di non cedere, ora.
Vedi io,
continuo a salire…
E la mia vita,
non è stata una scala di cristallo.


martedì 7 gennaio 2020

I corpi, le piazze, la rete.

PERSONA E COMUNITA'.

“Persona e Comunità” è un blog di riflessione culturale, filosofica, religiosa, pedagogica, estetica. Tutti gli articoli sono scritti da: Gian Maria Zavattaro, Rossana Rolando, Rosario Grillo.

Post di Rosario Grillo
Immagini delle vignette di Mauro Biani(con gentile autorizzazione).
“Nei linguaggi naturali tutte le voci del mondo chiedono la parola”
(Il bibliotecario di Leibniz).

Mauro Biani, 2019
Dei corpi, la politica moderna si è occupata seguendo la logica della biopolitica, ovvero togliendo gli ideali ed incrementando l’azione oggettiva ed oggettivante, per ridurre l’uomo a “nuda vita”.
L’analisi di Giorgio Agamben smossa dagli studi di Foucault, ha spostato l’inizio della biopolitica sull’intero corso della storia moderna, guardandolo come incubatore inconsapevole del potere assoluto di vita e di morte che nella gestione del potere totalitario è sottrazione di vita privata.
L’attenzione posta sul corpo sacer fa da battistrada, mentre diventa emblematico l’habeas corpus del 1215 in quanto, pur contemplando le libertà (particolari) concesse, le colloca su l’elemento corpo (nomen omen).
Più avanti, ma con il concorso della democrazia, che predica l’uguaglianza dei diritti introducendo il concetto di massa sociale (insieme di corpi), si estrinseca una politica concentrata a vigilare su tutto l’arco dell’esistenza del cittadino, dalla vita alla morte, fino a regolamentare ogni battito di vita di questi corpi. Compressi (o spostati nel retrobottega): individualità, sentimenti, differenze. (1)
La mia umile taglia non mi autorizza a sbilanciarmi nella valutazione se il “tempo di esercizio” della dottrina biopolitica sia di già esaurito.
Di certo, restringendo la visuale alla nostra ottica nazionale, abbiamo di recente osservato un passo falso del sovranismo nazionalista, che aveva messo in opera la capacità di manipolazione collegata alla biopolitica. Un sovranismo che ha pigiato i tasti funzionali alla sollecitazione del populismo: con la propaganda della paura, con lo sbandieramento della minaccia occupazionale e addirittura culturale.
Mauro Biani,2019
Mauro Biani, 2019
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lunedì 23 dicembre 2019

S. Natale 2019. Tanti auguri

PERSONA E COMUNITA'



 I nostri auguri.

I nostri auguri a tutti.
Martina Peluso, 
Natività
“Natale è per ogni uomo e donna che veglia nella notte, che spera in un mondo migliore, che si prende cura degli altri, cercando di fare umilmente il proprio dovere”
(papa Francesco).

Come ogni anno vogliamo evitare il rituale compulsivo di auguri seriali. Preferiamo provare a far nostro l’invito di Papa Francesco di vegliare nella notte, sperare in un mondo migliore, prendersi cura degli altri e cercare di fare umilmente il proprio dovere. Allora volentieri, a ognuno di noi e di voi,
auguriamo un Natale pieno di gioia
ed un Nuovo Anno  ricco di  bene, dove ...
1.  vegliare nella notte, vivere lo stupore per il mistero dell’Incarnazione, di  Dio che si fa uomo grazie alla libera scelta di una giovane ebrea, Maria madre di Dio; percepire la Sua presenza e riconoscerLo nei migranti e nelle persone più fragili, deboli, ferite, escluse, abbandonate. Perché sono loro a rivelarci le situazione del mondo ed a tenerci vigili nella notte della povertà, della distruttività disumana, delle guerre, delle violenze verbali sui social media, delle  violazioni dei diritti umani, dei disastri ambientali, dei  pochi che accumulano potere e denaro a danno dei molti.
Martina Peluso, Natale
2. sperare in un mondo migliore,  ben sapendo che per milioni di persone sarà un “Natale nero”, offuscato impoverito dal contesto oscuro di indifferenza, disinteresse, dolore, disperazione, abissi di disuguaglianze ed atrocità.  Speranza che si ravviva nell’attesa non passiva  del piccolo evento di Betlemme che ha cambiato la storia del mondo.
3. prendersi cura degli altri, vivere il tempo di Natale come promessa di vera fraternità, riscoprendo e testimoniando la sua verità nascosta dal frastuono di questi giorni: la comunione di gratuità tra gli uomini,  la speranza in una  rinascita  di ciascuno, la fame di pace e la  sete di  giustizia, la gioia  di spendersi per gli altri senza nulla chiedere in cambio, per anzi scomparire  come i re magi…
Martina Peluso, 
Lavanda dei piedi
4. cercare di fare umilmente il proprio dovere. Che possiamo fare - oltre la preghiera e la quotidiana supplica  a Dio -  per non assuefarci al male e alle stragi degli innocenti,  perché coloro che piangono  siano consolati,  perché anche nei cuori dei carnefici, nei deliri delle atrocità e nelle spirali della corruzione si faccia strada l’anelito di pace e l’ansia di comunione reciproca?
Papa Francesco ci invita a scoprire il significato del “cercare di fare umilmente il proprio dovere” oggi, domani, dopodomani e nei giorni a venire. Ci pare di riconoscerlo nel segmento temporale decisivo della nostra vita, la quotidianità: ripetere i soliti gesti restando aperti ai nuovi, riscoprire di non essere isolati dal resto dell’umanità e dal resto della creazione, insieme renderci consapevoli della nostra quota, per quanto marginale, di responsabilità nel costruire  comunità, dove l’agire di ognuno ricade sugli altri in tempi e distanze che nessuno sa prevedere, praticare con pervicacia le sette opere di misericordia spirituali e corporali “fatte con discrezione ed in silenzio” (1).  E magari - perché no? - rileggere le parole, riascoltare la voce di don Tonino Bello, accogliere i suoi “auguri scomodi” perché“sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza” (2).
Rosario, Rossana, Gian Maria

Note.
1. Sono le parole di Papa Francesco all’Angelus di Domenica 8.12. 2019, festa dell’Immacolata.
2. cfr.“gli auguri scomodi”di Don Tonino Bello, Alla finestra la speranza, lettere di un vescovo, ed. Paoline,1988(qui il testo)

Immagini delle illustrazioni di Martina Peluso, per gentile autorizzazione (qui il sito).

giovedì 14 novembre 2019

Si quaeris / Se cerchi...

Se cerchi i miracoli…
Cedunt mare, vincula,
membra resque perditas
petunt et accipiunt
juvenes et cani.
SI QUAERIS MIRACULA – INNO A SANT’ANTONIO DI PADOVA
Si quaeris miracula
mors, error, calamitas,
demon, lepra fugiunt,
aegri surgunt sani.
Rit. Cedunt mare, vincula,
membra resque perditas
petunt et accipiunt
juvenes et cani.
Pereunt pericula,
cessat et necessitas,
narrent hi qui sentiunt,
dicant Paduani.
Rit. Cedunt mare, vincula…
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto…
Rit. Cedunt mare, vincula…
(Versione in Italiano)
Se miracoli tu brami,
fugge error, calamità,
lebbra, morte, spiriti infami
e qualunque infermità.
Rit. Cede il mare e le catene
trova ognun ciò che smarrì
han conforto nelle pene
vecchi e giovani ogni dì.
I perigli avrai lontani,
la miseria sparirà;
ben lo sanno i Padovani,
preghi ognun e proverà!
Rit. Cede il mare e le catene…
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo…
Rit. Cede il mare e le catene…

giovedì 26 settembre 2019

È Vietato calpestare i SOGNI


«La meraviglia negli occhi»


Wolfgang e Paola 3 Corso 09/2019
9/2019 3 corso Romena a Quorle Ar
Insetto colibrì ❗️
Di solito siete voi ad accompagnare me nel mondo del visibile, per una volta vorrei portarvi nel mio mondo, il mondo di ciò che è invisibile agli occhi”. 

sabato 28 Wolfgang Fasser al festival della Spiritualità di Torino


Fasser 800
Wolfgang Fasser
Quattro giorni di incontri, dialoghi, lezioni e letture per crescere insieme, attraverso il confronto tra coscienze, l’incrocio di fedi, culture e religioni provenienti da ogni parte del mondo. La XV edizione di Torino Spiritualità «Ad infinita notte» in programma dal 26 al 29 settembre è dedicata alla maestosa bellezza della notte: spazio e tempo in cui lo spirito, lontano dagli abbagli e dalla marcia febbrile del giorno, può contemplare in dolcezza la tenda stellata che lo sovrasta o la vertigine infinita che racchiude in sé.
Il fine settimana vede la partecipazione del nostro Wolfgang Fasser che, accompagnato dai ritmi del quartetto Shalom Klezmer di cui fa parte, ci porterà nel suo mondo, quello di “ciò che è invisibile agli occhi” per scoprire quanta luce può brillare sotto la scorza del buio.
 
Istantanee da Quorle Poppi Ar
Buon viaggio a tutti…